rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità

Un posto sul divano a 450€/mese. Mercato degli affitti alla deriva

Posti in doppia che raggiungono quasi i mille euro e case senza cucina. La domanda che supera l'offerta e l'impennata dei prezzi. Nella giungla del mercato immobiliare, dove trovare un posto letto pare essere diventata un'impresa

Novembre 2022. Sui social network diventa virale la foto di una tenda montata e visibilmente vissuta posta sopra il tetto di un condominio. La didascalia recita: “Resistere al caro affitti, Bologna 2022”. La notizia non è vera: in quella tenda non ci vive nessuno. Quella tenda è stata posizionata sul tetto di un condominio dagli occupanti di uno stabile in via Oberdan, che lì sono andati per resistere allo sgombero della polizia in atto. La foto, però, ha ingannato molte persone: risultava infatti verosimile che qualcuno, stanco del caro affitti e delle difficoltà nel reperire un posto letto e un tetto sopra la testa, avesse deciso di dormire in una tenda.

Tenda sul tetto di un condominio bolognese - Foto Facebook-2

Il problema della casa a Bologna, nel periodo post pandemico, è deflagrato. Il carovita è aumentato, così come l’inflazione, e gli affitti di stanze e posti letto a Bologna hanno subìto un’impennata senza precedenti. I primi a far notare gli ostacoli che separano un potenziale affittuario dall’assicurarsi un posto letto sono stati gli studenti: lo scorso settembre, a inizio anno accademico, ha fatto notizia la lettera indirizzata al sindaco e alla vicesindaca di Gaia, neolaureata di 28 anni. Gaia denunciava la “scarsissima disponibilità di immobili” in cui gli “sciacalli” danno vita a uno “scempio dal punto di vista umano, prima che legale”. E ancora: selezioni a cui essere sottoposti, truffe all’ordine del giorno e nessuna norma in vigore che regolasse la questione. 

La risposta delle istituzioni

A rispondere a Gaia ci aveva pensato la vicesindaca con delega alla casa Emily Clancy, la quale sottolineava l’impegno quotidiano dell’amministrazione per migliorare questa situazione. In una successiva intervista a BolognaToday, Clancy illustrava le misure messe in campo dal Comune per porre un freno ad un mercato impazzito e sempre più ostaggio degli affitti brevi (qui un approfondimento sul tema). Una delle misure introdotte dall’amministrazione è quella del canone concordato: “Vogliamo mettere in campo un pacchetto di misure che possa calmierare il mercato – diceva Clancy –. Per la prima volta, 1,3 milioni di euro saranno destinati alla stipula di nuovi contratti a canone concordato, un modo che ci permette concretamente di calmierare il mercato. Noi dobbiamo creare un rapporto con i proprietari di casa che siano disponibili ad affittare le proprie case a prezzi sostenibili per i cittadini e le cittadine”. L’accordo sul canone concordato, firmato lo scorso 20 luglio da Comune, associazioni dei proprietari di immobili e sindacato degli inquilini, avrà efficacia fino al dicembre del 2023. Questo per permettere di monitorare quanti contratti a canone concordato sono stati generati a seguito dell’accordo.

La storia di Valentina: altro che posto-letto... un divano a 450 euro!

Il problema del caro affitti sembra però lontano da una soluzione. Solamente ieri, martedì 28 marzo, la redazione di BolognaToday ha ricevuto una lettera da parte di Valentina, lavoratrice di 27 anni che da poco ha trovato un posto di lavoro a Bologna. Valentina, che lavora come web designer, vive fuori casa dall’età di 17 anni. Ha vissuto in Toscana, in Umbria e adesso dovrebbe trasferirsi a Bologna. Per il momento l’azienda per cui ha firmato il contratto le permette di lavorare da remoto, ma si tratta di una soluzione temporanea. Nella lettera, Valentina scrive di essersi subito accorta, appena iniziata la ricerca per una sistemazione, della “tragica realtà. Ho ricevuto proposte di DIVANO a 450€ al mese, no stanza singola, no stanza doppia, no letto nel soggiorno ma UN DIVANO! Monolocali alla stessa cifra del mio stipendio mensile. Stanze doppie a 600€ al mese. Singole a 900€. Vengono organizzate selezioni e provini per accaparrarsi un materasso e un tetto sopra la testa”.

“Il mio appello – continua la lettera – è rivolto anche alle aziende che faranno sempre più fatica a trovare dipendenti e dovranno considerare stipendi molto più altri causa costo degli affitti. Anche le attività del luogo dovrebbero indignarsi se il costo della casa è altissimo; di conseguenza, bisogna rinunciare allo svago e agli extra (cinema, pizzerie, ristoranti, locali, estetiste, parrucchieri)”. La sua riflessione si conclude con un’amara considerazione: “Cara Bologna, un tempo sarai anche stata dotta, grassa e rossa. Ma oggi sei solo cara”. 

Caro affitti, le testimonianze di studenti e lavoratori | VIDEO

Annunci 'tragicomici' 

In effetti, dando uno sguardo in giro agli affitti per posti letto, stanze o appartamenti, non si può che convenire con Gaia, con Valentina o con gli studenti che la scorsa settimana hanno accolto tra le proteste la ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini. Tra i numerosi gruppi Facebook dedicati agli affitti per studenti e lavoratori non mancano gli annunci più disparati: il divano di cui parlava Valentina ne è un esempio, e lo è anche un appartamento per persone alte al massimo un metro e sessanta, oppure il monolocale sui colli bolognesi affittato a 700€ (550€ di canone più 150€ di spese) che però è senza cucina.

L'annuncio per un monolocale senza cucina

Oltre alla situazione tragicomica – che farebbe sorridere se non riguardasse un problema così serio – a spaventare di più sono i prezzi ormai impazziti. Facendo una stima tra gruppi Facebook dedicati, annunci di privati e annunci di agenzie immobiliari, le stanze singole non costano mai meno di 400€ e arrivano a costare anche 750€ mensili. Più difficile ancora la situazione per i monolocali, affittati anche a 1.400€ al mese. C’è poi la situazione legata ai posti letto in doppia: sistemazione un tempo rigettata dai più, nel corso degli anni è diventata sempre più utilizzata per gli indubbi vantaggi economici, a discapito di quelli relativi alla privacy. Ebbene, anche questa sistemazione è ormai allo sbando: i posti letto in doppia, in media, si vendono ormai anche a 400€-500€ mensili. Campione in carica, al momento, un posto letto in via Cesare Boldrini: 970€ (750€ di canone più 120€ di spese) per una stanza da dividere con una studentessa. 

Annuncio di un posto letto a quasi mille euro

Casa in affitto, a Bologna aumenti a doppia cifra:  +12,5% 

<< Hai una storia da raccontare sul tema? Scrivi a bolognatoday@citynews.it >>

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un posto sul divano a 450€/mese. Mercato degli affitti alla deriva

BolognaToday è in caricamento