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Affitti. Alvar e le sue “Stanze Bolognesissime”, tra parodia e (triste) realtà

Tra stanze sottomarine e letti in verticale, il personaggio di finzione Alvar Aaltissimo presenta il suo viaggio all’interno di un mercato immobiliare che pare sempre più folle

Forse il nome di Alvar Aaltissimo vi sarà poco noto, ma sicuramente vi suonerà quantomeno strano. E in effetti lo è: Alvar Aaltissimo non esiste. Questo è, infatti, solamente lo pseudonimo di Fabrizio, un architetto di 28 anni che, nel tempo libero, si dedica al suo alter ego. Alvar Aaltissimo, nella finzione, gestisce uno studio di architettura in cui Fabrizio lavora come tirocinante.

Nella realtà, Alvar è l’autore del libro “Stanze Bolognesissime” (in uscita il prossimo 28 ottobre per Corraini Edizioni), una raccolta – tra il serio e la parodia – degli annunci per le stanze per studenti in affitto nel capoluogo emiliano. “Il progetto nasce nel 2016 – racconta Fabrizio, intervistato da Bologna Today –, quando ero all’università. Era un momento diverso da oggi. All’epoca non c’erano tutte queste pagine e profili ironici, Instagram era appena esploso e io avevo creato questa pagina satirica per alleggerire un po’ il mondo dell’architettura che, dal mio punto di vista di studente, era un po’ troppo serio”.

Nel tempo la pagina si è evoluta e da lì sono nati diversi progetti. Tra cui “Stanze Bolognesissime”: “Il libro nasce come secondo volume di un libro che riguarda sempre il mercato degli affitti e che si chiama “Stanze Milanesissime”. In poche parole, era una lettura dello stato delle case in affitto a Milano. Questo, ovviamente, con un carattere ironico e surreale, ma comunque verosimile. Il tema è comune a diverse città, specialmente a Bologna, dove la situazione è drammatica”.

E infatti il paragone è calzante, seppure Bologna presenti delle differenze in negativo non indifferenti: “I costi sono alti in entrambe le città ma a Bologna l’offerta è scarsa e di bassa qualità. A Milano i costi sono molto alti ma raramente si trovano annunci come si trovano a Bologna. Il minimo che puoi trovare lì sono stanze seminterrate. A Bologna ci sono situazioni veramente drammatica: posti letto sul divano, stanze sovraffollate e così via. Questo è probabilmente legato al patrimonio architettonico: il centro storico è molto consolidato, la periferia è più piccola e ci sono poche nuove costruzioni dove alcune situazioni – come soffitti bassi o problemi strutturali degli edifici – difficilmente si verificano”.

Tutta la criticità della situazione è documentata peraltro da storie raccolte da BolognaToday -tristemente reali e dove la parodia non c'entra nulla-: come quella, ad esempio, dell'appartamento con camere senza finestre (ma tanto di piscina a sorpresa) o dell'annuncio di affitto con tanto di limiti di altezza sottolineati, nonchè gli sfoghi e le lettere di protesta giunti da più parti circa la difficile situazione del mercato delle locazioni. Una summa che fa riflettere.

Stanze Bolognesissime di Alvar Aaltissimo

“Stanze Bolognesissime” è quindi uno spaccato ironico e paradossale sul mercato di Bologna, ma solo fino ad un certo punto: tra stanze sottomarine o letti posti in verticale per il poco spazio c’è anche qualcosa di vero: “Molte persone si ritrovano negli annunci presenti all’interno del libro. Le immagini sono finte, per la maggior parte sono modelli 3D e render, ma in alcuni casi sono ricalchi di immagini effettive, reali. Lo stile grafico è lo stesso, ma alcune stanze sono vere. Il gioco è proprio quello di non far capire quale sia la stanza assurda e impossibile e quale è invece verosimile”.

Studenti, turismo e il “grande hotel” Bologna: “Mercato senza regole e processi lunghi decenni”

(Tutte le immagini e i modelli sono di Alvar Aaltissimo - corraini.com)

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