Debutto bolognese per Serra Yilmaz. La guerra? "Preannunciata. Assurdo che a pagare siano gli artisti"
L'INTERVISTA - L'attrice protagonista di tante pellicole del connazionale Özpetek fa una prima e unica data in città: "Debutto l'8 marzo. Nella realtà le donne restano la più grande minoranza di questo pianeta"
Serra Yilmaz, la meravigliosa attrice turca che abbiamo tanto amato in Le fate ignoranti e in Saturno Contro, è insieme al regista argentino Carlos Branca quando ci concede un po' di tempo per parlare del suo debutto bolognese con lo spettacolo "E le nuvole sosterranno il mio peso" (e anche di tanto altro, a dire il vero). Stanno cantando e la loro energia è contagiosa. L'8 marzo calcheranno il palco di via Cartoleria con quello che Branca definisce "il nostro pasticcio", ma di cui è evidente quanto sia orgoglioso: "Insieme a Rosanna Pavarini abbatteremo un po' di barriere a suon di tango - l'anticipazione di Branca - con grandi musicisti e danzatori, fra cui la ballerina non vedente Gabriella Panaro. Sul palco anche la poesia del giovane autore Giovanni Lenzi, affetto da un deficit cognitivo che non gli impedisce però di emozionare enormemente. E in tutto questo, abbiamo l'onore di avere Serra Yilmez con noi, un miracolo della natura che terrà le fila della situazione". La musa di Ferzan Özpetek è schietta, ironica, pungente.
Serra, prima di parlare dei progetti artistici, possiamo contestualizzare quest'intervista al momento storico che stiamo vivendo chiedendole cosa pensa della situazione attuale? Mi riferisco naturalmente al conflitto Russia-Ucraina...
"Penso che se i grandi poteri avessero votuto impedirlo, avrebbero avuto tutti i mezzi per farlo. Era risaputo che i russi stessero preparando armi e reggimenti ma è evidente che a qualcuno la guerra conviene sempre, visto chele armi alla fine si vendono. Stiamo vivendo una brutta epoca e vorrei contestare qualcosa che riguarda proprio il mio campo: quanto è insensato che gli artisti russi vengano licenziati o tenuti lontani dai palchi? Risulta forse che si abbia avuto lo stesso atteggiamento con gli americani quando combattevano la guerra del Vietnam o in Iraq? Non credo proprio ci siano stati boicottaggi come quelli che stiamo vedendo oggi. E tutto ciò è ancora più assurdo se pensiamo a quanto dobbiamo all'arte proprio in momenti come questo. Cito una frase pronunciata da Churchill durante la Seconda Guerra Mondiale, che arrivò in risposta alla richiesta di tagliare i budget alla cultura a favore di quelli per combattere: 'E allora per che cosa combattiamo?' disse il primo ministro britannico. Ecco: allora per cosa combattiamo?".
L'8 marzo è la data della prima dello spettacolo E le nuvole sosterranno il mio peso al Duse. Casuale? "In realtà lo spettacolo che debutta a Bologna non è concentrato sul 'femminista, femmile o femminino', ma non è detto che non possa esserci una manifestazione pirata - scherza Serra Yilmaz (scherza?) - E' molto bello dire 'umanità' ma nella realtà le donne restano la più grande minoranza di questo pianeta".
Se le chiedessi di descrivere lo spettacolo con tre soli aggettivi, quali sarebbero? Chi vorrebbe in platea? "Nuvoloso, molto tanghero, diverso. E' un'opera che difende decisamente la diversità. Non non sono razzista, chi vorrà venire, sarà il benvenuto".
Lavorare per il cinema e per il teatro. Quali sono le differenze?
"Quando si gira un film il mondo in cui si viene catapultati è un microcosmo con tempi definiti e puntuali. Si lavora con i colleghi molto intestamente, mentre tutto il resto rimane fuori. Il teatro è più condivisione, c'è un rapporto con il pubblico e con la città. Quando sono sul set di un film non ho molto tempo e disponibilità verso l'altro, mentre dopo le prove a teatro le giornate sono più mie".
A proposito di città, cosa ci dice di Bologna? (Non ci parli di cibo però!)
"E invece stavo pensando proprio al buon cibo! In particolare a un'osteria dove ho mangiato tanti anni fa a Borgo San Pietro, gestita da tre signore anziane il cui nome attuale si rifà proprio alle vecchine che negli anni '70 erano lì davvero. Questo fra l'altro la dice lunga sul da quanto tempo conosco e frequento Bologna...".
A breve la vedremo interprete della serie televisiva “Le fate ignoranti“ diretta da Özpetek, così come il film del 2001 che tutti abbiamo amato moltissimo. Di che si tratta?
"Un progetto che inizialmente ho guardato con diffidenza proprio perché partiva da un film cult. Lo consideravo un po' rischioso. Ma (e come sempre) mi sono fidata ciecamente di Ferzan (Özpetek ndr) perchè so come trasforma le cose quando è nella sua fase creativa. In questi otto episodi che verranno trasmessi in aprile sarò la sola attrice presente del vecchio cast (fra gli altri ricordiamo Margherita Buy e Stefano Accorsi) e fungerò un po' da filo rosso...". La serie in uscita vedrà la partecipazione, fra gli altri, di Cristiana Capotondi, Eduardo Scarpetta, Luca Argentero.
All'ultima domanda vuole rispodere Carlos Branca. Che senso ha il titolo dello spettacolo? Cosa c'entrano le nuvole? "Deriva da un'espressione di Giovanni, che durante un dialogo con il suo papà discusse del cosa ci si possa portare in paradiso quando si muore. Tantissime cose aveva detto: la mamma, il padre, le sorelle...ma come potranno le nuvole sostenere tutto quel peso? Si era chiesto".
Serra Yilmaz
Serra Yilmaz è nata ad Istanbul, ha studia psicologia e teatro in Francia. Nel ‘77 comincia a lavorare con la Compagnia Dostlar, e da quel momento non ha più smesso di fare teatro. Nel 1983 esordisce al cinema come attrice nel lungometraggio del regista Atif Yilmaz “Sekerpare”. Dal 1987, grazie al film del regista Kavur “Albergo Madrepatria” (che vince il premio Fipresci al Festival di Venezia ed è premiato anche all’Istanbul Film Festival) arriva al successo internazionale e diventa una delle più prestigiose e conosciute attrici turche. Dal 1988 al 2004 fa parte del Teatro Municipale di Istanbul non solo come attrice ma anche come dramaturga e responsabile delle relazioni internazionali. Nel 1998 partecipa ad “Harem Suaré”, il secondo film di Ferzan Ozpetek, regista del quale diventa attrice/icona, interpretando anche i successivi ”Le fate ignoranti”, “La finestra di fronte” e “Saturno Contro”, “Rosso Istanbul”, “La Dea Fortuna” tutti grandi successi di critica e di pubblico.
Dal 2004 ha recitato per dodici anni consecutivi nello spettacolo/cult “L'ultimo harem” di Angelo Savelli e dal 2015 interpreta il ruolo di zia Banu ne “La bastarda di Istanbul”, riduzione teatrale di Angelo Savelli tratta dal best seller di Elif Shafak. Per questa interpretazione ha vinto nel 2016 il Premio Persefone e il Franco Cuomo International Award.
Nell’estate del 2017 debutta al Todi Festival nello spettacolo “Grisélidis: memorie di una prostituta” di Coraly Zahonero, dagli scritti e le interviste di Grisélidis Réal, per la regia di Juan Diego Puerta Lopez. Nell’estate del 2017 debutta al Todi Festival nello spettacolo “Grisélidis: memorie di una prostituta” di Coraly Zahonero, dagli scritti e le interviste di Grisélidis Réal, per la regia di Juan Diego Puerta Lopez. Dal 2018 interpreta Sancho Panza con Alessio Boni come Don Chisciotte. Nel 2022 è interprete della serie TV “Le fate ignoranti“ per la regia di Ferzan Özpetek (prima puntata il 13 aprile sulla piattaforma streaming Disney+)