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Borghi in Emilia Romagna: alla scoperta di Castell’Arquato, dove il Medioevo è in collina

Annoverato tra i borghi più belli d'Italia, dista da Bologna un'ora e mezza

Per una giornata fuori porta è possibile fare un giro a Castell'Arquato, un comune più unico che raro annoverato tra i Borghi più d'Italia, e distante da Bologna un'ora e mezza di auto. Un lugo dove è possibile fare escursioni in mountain bike o a cavallo, trekking e lunghe passeggiate.

Dove siamo e i Musei da non perdere

Siamo in provincia di Piacenza, nella Val d’Arda, ai confini con l'Appennino parmense. Nella parte alta è coperta di boschi, scendendo di quota si trovano i pregiati vigneti. Cosa vedere? Oltre a camminare e perdersi tra i vicoli del borgo, è possibile visitare il Museo di vita medievale in piazza del Municipio nella Rocca Viscontea: una finestra aperta sul passato del borgo, il Museo della collegiata in piazza Don Cagnoni con l’entrata nel magnifico chiostro con il pozzo mentre nelle sale sono esposti reperti archeologici, marmi con iscrizioni medievali, oggetti liturgici, sculture e dipinti. L’archivio storico conserva documenti in pergamena a partire dal 1120. Il Museo Geologico G. Cortesi in via Sforza che conserva fossili e resti di balene provenienti dalla Riserva naturale geologica del Piacenziano.

Cosa mangiare

Gli anolini in brodo sono un must, con un ripieno è di grana padano amalgamato con pane grattato. Il brodo, come spiegano sul sito Borghi più belli d'Italia, è rigorosamente di gallina, manzo e vitello. Il patrimonio gastronomico locale non può, prescindere dai salumi: tre quelli che hanno ricevuto la Dop, ossia la coppa, la pancetta e il salame piacentino La cultura della vite ha inoltre radici antichissime a Castell’Arquato, sede di un’enoteca comunale e di numerose cantine. Il Monterosso Valdarda Doc Colli Piacentini prende il nome da una collina accanto al borgo, si produce solo nelle valli circostanti ed è, perciò, il vino locale per definizione. Giallo paglierino, profumo delicato, secco, abboccato oppure amabile; ideale con salumi e risotti. Gli altri grandi vini Doc del territorio sono l’Ortrugo, la Malvasia, il Sauvignon e, tra i rossi, il Gutturnio e la Bonarda. Nella frazione di Vigolo Marchese nasce una sorta di crostata al cioccolato, la cui ricetta è segreta.

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