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Coronavirus e colori regioni, oggi la nuova ordinanza. L'Emilia Romagna vede giallo, ma l'RT torna a salire

Indice di contagio in risalita stando agli ultimi dati del monitoraggio del virus nella nostra regione. Tuttavia la tendenza dei nuovi positivi settimanale è in calo, così come non si registrano allerte dalle strutture sanitarie della nostra regione. Ecco come l'Italia cambia (ancora) colore dalla prossima settimana

Attesa per oggi la nuova ordinanza del ministro Roberto Speranza che in base alla situazione epidemica 'classifica' le regioni nelle varie 'colorazioni'. L'Emilia Romagna va verso la riconferma della zona gialla, anche se risale l'Rt :  la stima dell'indice di contagio è allo 0.81 (dati al 14-4-21).  Tuttavia la tendenza dei nuovi positivi settimanale è in calo, così come non si registrano allerte dalle strutture sanitarie della nostra regione.

Il quadro è similare a quello della maggior parte delle regioni italiane. Rt in rialzo anche a livello nazionale: secondo quanto emerso nel corso della cabina di regia ministero della Salute-Istituto superiore di sanità di questa mattina, si assesta infatti a 0,85, rispetto allo 0,81 della scorsa settimana. Scende invece l'incidenza, a 146 casi settimanali per centomila abitanti (contro i 157 di sette giorni fa). I nuovi dati sull'andamento dell'epidemia si riferiscono alla settimana precedente all'entrata in vigore del nuovo decreto del governo sulle riaperture del 26 aprile.

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Il monitoraggio Iss-ministero della Salute di oggi

Secondo la bozza del monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute relativo al periodo 19-25 aprile, scende, ma rimane alto, il numero di regioni e province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (8 regioni e province autonome contro 12 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è uguale alla soglia critica (30%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate in terapia intensiva, che passa da 3.151 del 20 aprile a 2.748 del 27 aprile. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale - si legge nella bozza - scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (32%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 23.255 del 20 aprile a 20.312 del 27 aprile.

Covid, come ha viaggiato il virus in Emilia-Romagna negli ultimi giorni | GRAFICI 

Gli esperti sottolineano che "si conferma la lenta discesa dei nuovi casi e del numero di pazienti ricoverati, ma il quadro complessivo resta ancora ad un livello molto impegnativo". "È fondamentale - si ricorda - che la popolazione continui a rispettare tutte le misure raccomandate di protezione individuale e distanziamento in tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo per ridurre il rischio di contagio". E ancora: "Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi".

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Cambio colori regioni con l'ordinanza di oggi

Oggi, come ogni venerdì, è il giorno dei cambi di colore per le regioni, dopo la riunione della cabina di regia che analizzerà i dati settimanali e fornirà al ministro Roberto Speranza il report da cui saranno eventualmente emesse le relative ordinanze che saranno in vigore da lunedì 3 maggio. Pochi i cambi previsti, dopo il pieno di regioni gialle della scorsa settimana e le riaperture del 26 aprile. In base alle ordinanze del ministro della Salute, attualmente si trovano:

  • in zona gialla le regioni Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto e le province autonome di Bolzano e Trento;
  • in zona arancione le regioni Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta;
  • in zona rossa la regione Sardegna.

Ma i numeri del report dell'Iss cambieranno la situazione. La Valle d'Aosta rischia di passare dall'arancione al rosso per i dati sull'incidenza peggiorati, mentre la Sardegna potrebbe passare nell'area intermedia di rischio covid dopo tre settimane in zona rossa. La Puglia va verso la zona gialla. In attesa delle decisioni ufficiali, dovrebbero rimanere in zona arancione Calabria, Sicilia e Basilicata. Tutte le altre regioni dovrebbero rimanere in giallo.

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