Coronavirus e fase due cultura, Felicori: "L'estate? Garantire distanze, ma anche sostenibilità economica"
L'assessore regionale ha parlato anche di precari del settore e riapertura delle biblioteche
La stagione estiva della cultura in Emilia-Romagna si farà, puntando su distanziamento e prevendite online per gli eventi ("vanno aumentate tantissimo per sapere in anticipo che pubblico avrai").
"L'estate è un bel problema per tutti, compresi noi che dobbiamo prendere delle decisioni", dice l'assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori, oggi in diretta su Facebook e Lepida tv per il filo diretto con la giunta.
La stagione estiva "è molto vicina quindi non possiamo pensare che il contagio possa nel frattempo calare in modo radicale, ma io non escludo niente", sottolinea Felicori. "L'importante- aggiunge- è che ci sia la garanzia della distanza e la sostenibilità economica".
Comunque, la Regione farà la sua parte e non approfitterà ad esempio della riduzione delle date di uno spettacolo per tagliare contributi. "Nei nostri finanziamenti- afferma ancora l'assessore rispondendo alle domande degli operatori- non terremo conto dei limiti che ci saranno. La cultura deve uscire viva" da questa vicenda.
Secondo Felicori "si può convivere col virus perché non ci possiamo aspettare che i contagi arrivino a zero nel prossimo mese, ma serve un progetto. Questo vale anche per i festival e per i cinema estivi. Ciò che va evitata è comunque la vicinanza delle persone e non c'è azione repressiva che sostituisca l'autodisciplina" da parte di chi partecipa agli eventi.
Coronavirus e cultura, il nodo precari
C'è poi un altro grande problema da afforntare, un'annosa questione che però con lo stop improvviso e obbligato è emersa in tutta la sua forza. "Non possiamo accettare, finita questa crisi, che il mondo della cultura mantenga questo alto grado di precarietà e insicurezza" scandisce ancora Felicori, che ammette: nel settore "c'è una grande quantità di lavoratori atipici. La cassa integrazione ha permesso di coprire il lavoro dipendente, è arrivato qualche centinaio di euro ai lavoratori autonomi. Tuttavia abbiamo lavoratori intermittenti, abbiamo una parte del lavoro culturale che oggi non è coperta", lamenta l'assessore.
Cultura e fase due, le biblioteche riapriranno
Mauro Felicori, rispondendo alle domande degli operatori culturali durante la diretta su Facebook e Lepida tv, apre sul fronte delle biblioteche "Vedo qualche ottimismo che ci possiamo permettere" osserva, ma riconosce: "La chiusura ha fatto un danno irreparabile, perché la biblioteca è una comunità. Ma gli utenti di quelle digitali sono raddoppiati o triplicati, quindi usciremo da questa crisi con un sistema bibliotecario più forte".
Ora "non è impossibile organizzare la riapertura delle biblioteche". Oltre a scaricare i libri online, una possibilità aumentata con l'epidemia, "si può fare il prestito, prenotare il libro, anche l'ora e il giorno in cui si va a ritirarlo", così anche il servizio di reference. (Bil/ Dire)