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Un ecografo donato alla Maternità del Maggiore, Laura Pausini tra i promotori dell'iniziativa

Lo strumento sarà impiegato per prevenire le emorragie post-partum, eventi rari, ma potenzialmente pericolosi, come rilevano i sanitari

Un ecografo portatile per prevenire le emorragie post-partum. E’ il nuovo strumento diagnostico, per un valore di circa 20 mila euro, donato alla Maternità dell’Ospedale Maggiore da 88 cittadini riuniti nel progetto “Mamma in sicurezza” da un’idea di Eulalia Santato, neomamma, suo marito Nicola Rizzoli, Responsabile Commissione Arbitri per il Campionato di Calcio Serie A e B ed Evaldo Giacomucci, ginecologo-ostetrico della Maternità dell’Ospedale Maggiore. 

La donazione - spiega una nota Ausl - è stata resa possibiel attraverso una raccolta fondi promossa, tra gli altri, da lla cantante emiliano-romagnola Laura Pausini. 

Domani la cerimonia per la donazione

La donazione avrà luogo domani, martedì 22 dicembre alle 10.30 presso l’Aula Magna dell’Ospedale Maggiore, nel rispetto delle norme di sicurezza e prevenzione anti COVID-19.

Interverranno Giuliano Barigazzi, Assessore alla Sanità e Welfare del Comune di Bologna, Nicola Rizzoli, Responsabile Commissione Arbitri per il Campionato di Calcio Serie A e B con la moglie  Eulalia Santato, neomamma.

Presenza virtuale, con un messaggio video, per Laura Pausini, che ha contribuito alla donazione dell’ecografo offrendo anche la colonna sonora del video realizzato per la raccolta fondi, al quale hanno partecipato anche Paolo Belli, Alessandra Monasta, Marco Di Vaio, Stefano Domenicali.

L’emorragia del post partum (EPP) è un evento raro, ma potenzialmente pericoloso

Utero contratto è la risposta, rassicurante, che ogni ora Eulalia Santato puntualmente riceveva dalle ostetriche dell’Ospedale Maggiore, durante la fase del travaglio. “La tanta attenzione profusa dalle ostetriche – racconta Eulalia - mi ha fatto capire quanto possano essere pericolose le emorragie uterine, che se non identificate in tempo, possono essere molto gravi per la salute della mamma. Da questa mia esperienza - conclude Eulalia - nasce il progetto Mamma in sicurezza, che ha raggiunto l’obiettivo di donare, alla Maternità del Maggiore, un ecografo portatile capace di diagnosticare prontamente, al letto della donna, eventuali complicazioni”.

L’emorragia del post partum (EPP) - rilevano i sanitari - è un evento raro, si può manifestare entro 24 ore dopo il parto, ma potenzialmente pericoloso per la incolumità della neomamma, se non viene diagnosticato tempestivamente. La diagnosi precoce e il trattamento appropriato, insieme ad un efficace lavoro di team, sono i requisiti essenziali per ridurne al minimo i rischi. 80 mila donne ne sono morte nel 2018, in tutto il mondo. Attualmente in Italia la mortalità materna per emorragia post partum è di circa 9 madri per 100 mila nati.

Le emorragie post partum possono anche avvenire nel reparto di degenza con conseguente corsa in sala operatoria. Avere l’ecografo portatile, consente di effettuare la diagnosi al letto della paziente, prevenendo l’emorragia con la terapia più adeguata (medica, strumentale o chirurgica) e abbassando, contestualmente, il rischio di shock emorragico.

  

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