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Regioni e colori, oggi l'ordinanza di Speranza: Emilia Romagna verso la zona gialla da lunedì 26 aprile

Il Venerdì ormai fa rima con l'ordinanza cambia colori delle regioni in base all'andamento del virus sui territori del Belpaese. Oggi però c'è un nuovo inizio. Dopo un lungo periodo di stretta generale sullo  stivale, diviso solo tra le sfumaure rosso e arancione, oggi fa il suo ritorno la zona gialla. Ovvero si allentano le restrizioni anti covid nelle regioni in cui i dati della pandemia sono più rassicuranti. Lo ha sancito il decreto Riaperture del governo, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale.

Nella fascia di colore più chiara con tutta probabilità rientrerà anche l'Emilia Romagna. Stando agli ultimi dati infatti i nostri numeri già dalla scorsa settimana raccontavano una situazione di decompressione e un indice RT da 'zona gialla'.

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L'Emilia Romagna verso la zona gialla da lunedì 26 aprile

Il report #49 del monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero fornirà oggi gli ultimi dati.

Le previsioni dicono che l'indice di contagio Rt nazionale sarà ancora una volta in calo: la settimana scorsa era a 0,85, per oggi si punta a 0,82/0,83 nel report della Cabina di Regia dell'emergenza coronavirus. Ci si attende anche una diminuzione dell'incidenza dei casi settimanali per centomila abitanti su scala nazionale e in alcune regioni. Secondo le ultime indiscrezioni nessuna regione sarà oltre la soglia di 250, che fa scattare la zona rossa. L'incidenza media nazionale dovrebbe scendere da 182 a 159.

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Sarebbero undici regioni e due province autonome che aspirano alla zona gialla. Hanno attualmente un indice di contagio Rt al di sotto di uno e un rischio basso o moderato, compatibile con lo "scenario 1" (Rt inferiore a 1 e all'incidenza dei casi settimanali per 100mila abitanti inferiore a 250). E sono, oltre all'Emilia-Romagna: Abruzzo Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e Veneto. A queste si aggiungono le province autonome di Trento e Bolzano. Ma c'è di più. L'unica sicura di rimanere nell'area a maggiori restrizioni è la Sardegna. In arancione resteranno molto probabilmente Calabria, Sicilia e Valle d’Aosta. Tutte le altre ambiscono alla zona gialla.

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Anche la Puglia con i suoi quattro milioni di abitanti e numeri del contagio molto alti potrebbe cambiare zona. Ma ad oggi i numeri non consentono di dire se arriverà il giallo oppure passerà soltanto all'arancione. Anche per Basilicata e Molise la zona gialla è attualmente in bilico. In base a questo pronostico quindi in arancione dovrebbero restare Calabria, Sicilia e Valle d’Aosta. Dovrebbero diventare zona gialla 12 Regioni, ovvero Campania, Lazio, Abruzzo, Marche, Umbria, Toscana, Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia. E a queste si dovrebbero aggiungere le due Province di Trento e Bolzano. 

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