Covid, "Gel poco efficaci vs il virus o pericolosi": scattano sanzioni e i sanitari mettono in guardia
Diegoli, del servizio Prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione, a cominciare con un avviso: "Insieme al distanziamento fisico e all'uso della mascherina, è l'uso di disinfettanti e detergenti a caratterizzare in questa fase la prevenzione alla diffusione del Covid
Le sanzioni sono scattate e continuano ad essere emesse, ma "al di là dei verbali è la mancanza di efficacia dei prodotti contro il virus o addirittura la loro pericolosita', per chi li usa o chi ne viene a contatto, a far sì che questo settore debba essere particolarmente controllato oggi". È la raccomandazione che emerge oggi dal webinar "Un primo controllo della pericolosita' dei sanificanti presenti sul mercato al tempo del Covid-19", promosso da Unioncamere Emilia-Romagna, in collaborazione con i dipartimenti di Sanita' pubblica delle Ausl di Bologna, Ferrara e Imola, per aggiornare le imprese sulla dinamiche di un comparto piu' che mai nel vivo.Nel corso del seminario online tecnico e' Giuseppe Diegoli, del servizio Prevenzione collettiva e sanita' pubblica della Regione, a cominciare con un avviso: "Insieme al distanziamento fisico e all'uso della mascherina, e' l'uso di disinfettanti e detergenti a caratterizzare in questa fase la prevenzione alla diffusione del Covid.
Proprio l'esplosione del mercato in questo settore- evidenzia il veterinario- ha fatto si' che anche produttori improvvisati o impreparati si inserissero nel mercato. Di qui si e' avvertita l'esigenza, da parte delle imprese, di conoscere i principi di corretta classificazione e individuazione dei prodotti. Ma si e' avvertita anche l'esigenza di conoscenza, da parte dei colleghi dei dipartimenti di sanita' pubblica, di criticita', verifiche e controllo in questo mercato". Se quindi anche la stessa Commissione Ue ha confermato che e' aumentato il numero di prodotti chimici legati alla sanificazione e disinfettanti, quelli presenti nel mercato in questa fase anche se non conformi alle normative previste non mancano.
Tra diffide, sanzioni e ritiro di prodotti anche in Italia, e' emerso "un quadro complessivo ingannevole per il consumatore, oltre a criticita' per le imprese e un problema di inefficacia per la salute", nell'ottica del blocco reale alla diffusione del Covid. Puntualizza Diegoli: "Solo nella nostra regione, in questo periodo sono stati completati 150 controlli ufficiali, verificando 57 tipologie di prodotti chimici sanificanti fabbricati e distribuiti da 43 imprese. L'aspetto piu' rilevante e' che, dei 150 controlli sui 57 prodotti verificati, sono state trovate 65 non conformita', quindi il 42%, su un totale di controlli che hanno fatto scaturire 39 verbali sanzionatori per illecito amministrativo", dettaglia l'esperto regionale. La produzione di presidi medico-chirurgici, emerge tra l'altro al webinar di Unioncamere Emilia-Romagna, e' comunque subordinata ad un'autorizzazione del ministero della salute (Dpr 392 del 1998): le imprese che intendono produrli, anzitutto, devono inoltrare una specifica richiesta al ministero, fornendo diverse informazioni tecniche anche sull'officina di produzione. (Agenzia Dire)