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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ospitalità profughi, Gianni Morandi apre le porte di casa: il racconto

Morandi è stato ospite della trasmissione Giletti 102.5, con Massimo Giletti, Luigi Santarelli e Stefania Iodice

"Ho ospitato per circa quindici giorni una signora ucraina di 69 anni, non riuscivamo a comunicare molto bene con lei perché parlava solo ucraino o russo. Lei si chiudeva in camera e piangeva e cercava di parlare al telefono con alcuni famigliari che erano là, una mattina si è svegliata e se n’è andata perché voleva tornare in Ucraina, a casa sua, nonostante le bombe. Poi ho saputo che è arrivata, ci ha ringraziato tanto. Non si può andare avanti tanto con questa guerra, prima o poi finirà. Forse Putin non vuole far vedere di essere sconfitto? Mi sembra che si stia comportando in maniera folle”. Questa la dichirazione di Gianni Morandi, ospite a “Giletti 102.5” : un intervento nel quale, parlando di musica e del significato di alcune canzoni, il cantante bolognese ha dichiratao di aver ospitato una donna ucraina - così come si legge in una nota -.

“Penso che siamo stati molto fortunati in tutti questi anni, non abbiamo mai vissuto un conflitto così, dopo il 1944 e il 25 aprile del 1945. Si, ci sono state le brigate rosse, gli attentati, i rapimenti, ma una guerra così non me l’aspettavo di certo, nonostante io sia nato sotto i bombardamenti”, ha raccontato Morandi. “Un soldato americano portò una coperta a mia madre che stava partorendo. Per questo americano mi chiamavo ‘Little John’, chissà dove è finito”. Nella canzone “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” Gianni Morandi parlava della guerra in Vietnam. “Siamo nel 1966 e mi arriva una canzone che era molto diversa da tutto quello che avevo cantato fino a quel momento. Mi innamorai e la volli cantare a tutti i costi. Erano dei soldati americani costretti ad andare a combattere nel Vietnam mentre avrebbero voluto rimanere a casa loro a suonare la chitarra, ad ascoltare la musica e a vivere una vita da giovani”, ha detto Gianni Morandi. “La cosa si è capovolta e oggi sono i russi che aggrediscono l’Ucraina e magari questi soldati russi non hanno una grande voglia di andare in guerra lì. C’è un paradosso molto particolare: nel 1983 fui premiato dal governo russo con una cerimonia ufficiale come un portatore di pace. Si sono rivoltate le cose, oggi sono i russi che aggrediscono”. La canzone sul Vietnam venne censurata perché raccontava qualcosa che forse non doveva essere raccontato. “Con quella canzone offendevo un governo alleato, che erano gli Stati Uniti, che dopo la guerra sono diventati alleati dell’Italia e molte cose nostre dipendevano da loro. Fu censurata, non fu mai trasmessa alla radio”, ha raccontato Morandi. “Successe che in un programma chiamato ‘Hit Parade’, dove veniva decretata la canzone più venduta, questa canzone sul Vietnam non vinse nonostante a noi risultasse essere la più venduta. Era contenuta in un vinile nel lato A e alla fine vinse ‘Se perdo anche te’, contenuta nel lato B”.

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