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Attualità Pieve di Cento

Gioielli artistici in provincia: il Giardino della Scultura del Museo Magi 900 a Pieve

Tra gli autori delle opere figurano Simon Benetton, Sara Bolzani, Nado Canuti, Mirta Carroli, Pietro Cascella, Pino Castagna, Girolamo Ciulla, Lorenzo Guerrini, Gianni Guidi, Umberto Mastroianni, Emilio Mattioli e tanti altri

A Pieve di Cento esiste un luogo unico nel suo genere: il Giardino della Scultura del Museo Magi 900, uno spazio verde in cui si possono ammirare le opere dei più grandi scultori italiani, nato in concomitanza con l'apertura del museo di arte contemporanea si trova in un'area di Pieve di Cento chiamata “Quartiere delle Arti” che riunisce edifici di grande interesse culturale che dopo il sisma del 2012. Il Giardino della Scultura del Museo Magi 900  è stato realizzato dall'imprenditore e collezionista Giulio Bargellini che, alla fine degli anni ‘90, decise di valorizzare la propria collezione di opere, quadri e sculture e di creare un museo d'arte contemporanea. Allo scopo l'industriale decise di acquisire e recuperare un edificio industriale del 1933, un tempo utilizzato per lo stoccaggio del grano.  Tra gli autori delle opere figurano Simon Benetton, Sara Bolzani, Nado Canuti, Mirta Carroli, Pietro Cascella, Pino Castagna, Girolamo Ciulla, Lorenzo Guerrini, Gianni Guidi, Umberto Mastroianni, Emilio Mattioli, Marco Pellizzola, Mirko, Graziano Pompili, Ivo Sassi, Franco Scepi, Valeriano Trubbiani, Cordelia Von Den Steinen, Nicola Zamboni, Sergio Zanni.

Ideato come luogo degli eventi, delle relazioni, della conservazione, della contemplazione e della comprensione dell’arte come fenomeno complesso ed avvincente, il museo  - così come si legge sul sito - persegue questi obiettivi dal 2000, anno della sua apertura, proponendosi come un grande spazio aperto al confronto e al cambiamento. Il museo ha continuato a rinnovarsi sempre, negli spazi fisici e nelle acquisizioni e nei campi di attività. Questo nucleo conferma la vocazione eclettica di un luogo che si rivolge ad un pubblico ampio e senza barriere culturali, grazie al suo spiccato carattere di contenitore culturale vitale, aperto al mondo e al territorio. Muovendosi in diverse direzioni della cultura il MAGI interpreta così la propria identità di museo privato nella consapevolezza che la promozione dell’arte va inserita all’interno di una rete libera, interculturale e aperta ad ogni aspetto della storia e del futuro.

Giornate Fai Primavera, in Regione 53 luoghi aperti al pubblico.

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