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Green pass, nuove regole dal 6 agosto: quali multe si rischiano

Sanzioni da 400 a mille euro per chi accede senza il certificato verde Covid-19, o con uno scaduto o non valido, a luoghi o eventi per cui è previsto l'obbligo di presentare il documento. La stessa sanzione è prevista per l'esercente o il gestore ritenuti responsabili degli ingressi, come stabilito dall'ultimo decreto del governo

Mentre le piazze italiane, Bologna compresa, continuano a radunare cittadini anti green pass, si avvica la data dell'entrata in vigore del nuovo decreto del Governo Draghi che rende obbligatorio il certificato verde in alcune circostanze per gli over 12 nelle regioni in zona bianca.  La data di avvio è il prossimo venerdì 6 agosto 2021.

Quando servirà mostrare la certificazione verde? Quando scatteranno i controlli e quali sanzioni  rischia chi non rispetta le regole? Today ha riassunto tutte le informazioni, qui di seguito elencate.

Green pass, quando è obbligatorio

La certificazione servirà per accedere ad eventi sportivi, fiere, congressi, musei, parchi tematici e di divertimento. E ancora: casinò, teatri, cinema, concerti, concorsi pubblici, oppure anche solo per sedersi ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti (il certificato non è necessario per consumare al bancone e neppure all'aperto). Servirà anche per l'accesso a piscine, palestre e centri benessere al chiuso. Il green pass consentirà anche da subito di entrare in ospedale per far visita ai familiari ricoverati e continuerà ad essere necessario per partecipare ai matrimoni, o per visitare parenti nelle residenze sanitarie assistenziali.

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Multe fino a mille euro per chi è senza green pass

Il governo Draghi ha esteso l'obbligo della certificazione verde per far fronte all'aumento dei contagi ed evitare nuove chiusure delle attività economiche in difficoltà. E sta studiando nuove regole per il green pass obbligatorio su navi, aerei e treni, e per lavoro e scuola. Ma andiamo con ordine. Chi non ha il green pass sarà multato? Quali sono le sanzioni previste dall'ultimo decreto legge covid del governo? A rischiare multe salate, dal 6 agosto, sono sia le persone che accedono a luoghi o eventi senza green pass quando è necessario, che i gestori delle attività, che vengono giudicati responsabili. Il decreto del governo prevede infatti che "i titolari o i gestori dei servizi e delle attività sono tenuti a verificare che l'accesso ai predetti servizi avvenga nel rispetto delle prescrizioni".

Il decreto prevede multe che vanno da 400 a 1000 euro sia a carico dell'esercente sia del cliente. Inoltre, in caso di violazione reiterata per tre volte in tre giorni diversi, "l'esercizio potrebbe essere chiuso da uno a dieci giorni", ha fatto sapere Palazzo Chigi. Le sanzioni sono previste anche per la falsificazione del green pass, sia per i documenti cartacei che per quelli digitali.

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I controlli sul certificato verde Covid-19

E chi si occupa dei controlli? I controlli per verificare la validità e l'autenticità del green pass saranno effettuati, come stabilito sempre dal decreto, tramite la app "VerificaC19", sviluppata dal ministero della Salute attraverso Sogei. L'esercente attraverso l'app dovrà inquadrare il QR code del cliente: se il green pass è valido comparirà una spunta verde, il nome e cognome della persona e la data di nascita. Il controllo verrà completato verificando con il documento di identità. Questa app sarà quindi in grado di rilevare anche se il green pass non è valido, perché falso, o non ancora attivato, o scaduto, o ancora perché in quel momento non sono ancora passati 15 giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino.

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A chi viene rilasciato e quando può essere revocato

Il green pass viene rilasciato a chi è stato vaccinato contro il covid (anche con una sola dose, da almeno 15 giorni), a chi è guarito dalla malattia nei sei mesi precedenti e a chi ha ottenuto un risultato negativo al test molecolare o antigenico rapido. La durata della certificazione verde in caso di guarigione è di sei mesi a far data dall'avvenuto "risanamento" dal covid, di nove mesi dopo aver completato il ciclo vaccinale con la seconda dose. Nel caso dei tamponi, il certificato sarà davvero provvisorio perché avrà una validità di 48 ore dall'esecuzione del test. Il green pass può venire revocato: qualora il Servizio sanitario dovesse comunicare alla piattaforma nazionale la positività al Covid-19 di una persona vaccinata o guarita dal virus, infatti, la piattaforma revocherà il certificato verde.

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