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'Star' bolognesi su Instagram, da passione a professione: "Non mi definisco influencer, voglio essere di ispirazione"

Due casi di successo, due "narratori" per immagini che grazie al social hanno trasformato una passione in lavoro: @thererumnatura e @dorpell raccontano come si diventa influencer (anche se nessuno dei due ama definirsi tale!)

Gianluca Fazio e Dorian Pellumbi, entrambi trentenni, entrambi bolognesi, entrambi influencer grazie a due profili Instagram seguitissimi che trattano principalmente il tema del viaggio e del lifestile. Gianluca Fazio, con il suo @thererumnatura conta 100 mila follower, mentre @dorpell ne ha 237 mila: in pratica è come se l'intera città di Bolzano seguisse il primo e come se tutti gli abitanti di Messina o Padova seguissero il secondo. Così, per dare un'idea. E se c'è ancora chi si stupisce del fatto che persino il premier Giuseppe Conte abbia chiesto ai due influencer per eccellenza Chiara Ferragni e Fedez (che insieme fanno Ferragnez) di aiutarlo a sensibilizzare i giovani sull'utilizzo della mascherina nella lotta al Covid, la realtà è che "influenzando" la Rete si guadagna non solo in termini di fama. 

Uno degli Instagrammer bolognesi più noti su scala nazionale (e non solo) è certamente Gianluca Vacchi con i suoi circa 18 milioni di follower, ma oltre a lui ci sono altri due profili nostrani di successo, entrambi al maschile ed entrambi focalizzati sul viaggio: proprio in questo periodo in cui viaggiare ci manca così tanto, farlo con la fantasia ispirati da scatti artistici, non è affatto male. Ma che cosa significa davvero essere degli influencer? Se e quando può diventare una professione? Quali sono le carte per farcela nell'immenso mare dei social? Provano a rispondere Gianluca e Dorian. 

"influencer s. m. e f. Personaggio popolare in Rete, che ha la capacità di influenzare i comportamenti e le scelte di un determinato gruppo di utenti e, in particolare, di potenziali consumatori, e viene utilizzato nell'àmbito delle strategie di comunicazione e di marketing" (Treccani)

"Non mi definisco influencer, voglio essere di ispirazione"

Si deve essere ispirato al poema didascalico "De rerum natura" del latino Tito Lucrezio Caro (I secolo a.C.) Gianluca Fazio quando ha creato il suo profilo e il blog “thererumnatura": 31enne bolognese, è uno dei travel influencer italiani più seguiti, ma lui odia definirsi influencer: dice che il suo lavoro non è influenzare le persone, ma creare contenuti che possano essere d’ispirazione. Gianluca si occupa principalmente di contenuti di viaggio e lifestyle che condivide sul profilo Instagram “thererumnatura”, in cui ha creato una community composta da oltre 100.000 persone, e sul blog “thererumnatura.it".

Il grande "salto": da instagrammer per hobby a instagrammer per professione

Con quali aspettative hai aperto il tuo profilo Instagram? "Quando ho aperto il mio profilo Instagram avevo il desiderio di condividere i miei piccoli viaggi, raccontare qualcosa della mia città, mostrare alcuni aspetti curiosi della mia quotidianità. Col tempo si è creata una piccola community di appassionati di viaggio che ha cominciato a crescere gradualmente, poi ho aperto il blog, poi sono arrivate le prime proposte di partnership professionali, così ho capito che questo sarebbe potuto diventare il mio lavoro. Dopo un’attenta valutazione ho deciso di fare il grande salto e diventare un creatore di contenuti a tempo pieno".

Gianluca Fazio - TheRerumNatura - 2020 HD-2

Cosa e come fai i tuoi racconti visuali a grandi linee? "Nella maggior parte dei casi i racconti visivi sono realizzati in tre momenti: raccolta di informazioni, creazione dei materiali e rielaborazione dei contenuti. È fondamentale prepararsi per trovare le parole e le immagini migliori, e questo richiede del tempo. A seconda di ciò che voglio trasmettere, tuttavia, a volte preferisco improvvisare e raccontare in maniera spontanea ciò che vivo nel momento". 

Può diventare una professione dunque. Che tipo di lavoro è? "Quella del content creator è una professione a tutti gli effetti: serve formazione (molti colleghi sono laureati in marketing o in comunicazione, io in psicologia), si fanno corsi d’aggiornamento, s’imparano le basi della fotografia, del video editing, della scrittura creativa, si realizzano campagne di comunicazione con la supervisione di clienti spesso esigentissimi e si lavora a stretto contatto con aziende che chiedono di essere aiutate a diffondere i propri messaggi online".

La cosa più particolare che ti è accaduta da Instagrammer? "Occupandomi di viaggio ho vissuto diverse esperienze memorabili: spesso mi è capitato di partire per raccontare luoghi che non avrei mai immaginato di visitare, come il Kazakistan, l’India, Singapore, la Giamaica, l’Argentina, l’Australia…A volte ho trovato delle piccole perle totalmente inaspettate! Ricordo ad esempio di essermi innamorato di Tbilisi, capitale della Georgia di cui non conoscevo praticamente niente, e ho scoperto una città splendida, vivace, a buon mercato e con una cucina incredibile".

Come si diventa influencer? 

Cosa consiglieresti a chi punta di diventare un influencer? "L’unica cosa che consiglio a chi punta a diventare un influencer è di non puntare a diventare influencer. Il desiderio di aumentare il numero di follower è il primo e più grande errore che si possa fare. Bisogna puntare su un progetto, avere qualcosa da dire, mostrare senza timore la propria unicità.

La domanda da porsi non è “come faccio ad avere più follower”, è “come posso far sì che i miei contenuti diventino rilevanti per chi mi segue”. 24 anni fa, in tempi non sospetti, Bill Gates pronunciava la celebre frase “content is king”. È ancora così.

Dorian: "La mia relazione con Instagram è di vecchia data"

"Mi chiamo Dorian Pellumbi, ho 33 anni. Vivo a Bologna da quando ne avevo 19. Ho una formazione da architetto, ma dal 2017 la mia professione è incentrata sulla realizzazione di contenuti multimediali quali fotografie, video ed animazioni. In realtà la mia relazione con Instagram è di vecchia data. Inizia proprio con la nascita di Instagram stesso, o quasi. Se non ricordo male era il 2010 e Instagram era l'applicazione attraverso la quale gli utenti potevano condividere semplici fotografie con altre persone. Io sono sempre stato un grande appassionato di fotografia e l'uscita di questo social diventò da subito un buon veicolo per il mio hobby": questa invece la storia di Dorian.

"D'altro canto, in quel momento era pressoché impossibile avere una visione delle potenzialità di questa applicazione e di conseguenza non ci si poteva aspettate più di tanto. Personalmente mi ci sono voluti 7 anni per conoscere davvero Instagram. Iniziai a condividere più spesso i miei lavori fotografici e a sfruttare la visibilità che il social offriva in quel momento. In pochi mesi riuscì ad avere l'apprezzamento di oltre 10 mila persone che interagivano con i miei contenuti. Visto il grande numero di seguaci (per l'epoca) ho iniziato a contattare brand ed enti del turismo per attivare possibili collaborazioni. Da quel momento e in poi è stato un escursus crescente di lavori, opportunità e grandi soddisfazioni sotto tutti gli aspetti".

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"Non è un gioco. E' un lavoro a tutti gli effetti"

"Come avrete capito per me Instagram oltre che una vetrina per le mie fotografie è stata una finestra verso un mondo lavorativo che 10 anni fa non immaginavo neanche esistesse, di cui ora però faccio parte. Vorrei solo precisare che, al e o nel mio caso è un lavoro vero e proprio a tutti gli effetti che richiede moltissimo tempo e dedizione. Non è un gioco o un semplice passatempo come spesso viene descritto ed etichettato".

Di cosa ti occupi principalmente? "Il tema principale dei miei racconti e del mio canale instagram che ora conta 237mila iscritti è quello dei viaggi. Sono sempre stato attirato dal fascino della scoperta e dal senso di libertà che si prova quando si è liberi di esplorare e di conoscere luoghi e culture diverse. È esattamente questo che cerco di trasmettere anche alle persone che mi seguono. Nei miei contenuti cerco di enfatizzare quelle emozioni e quelle sensazione che ho percepito io. A livello tecnico gli elementi che sfrutto per la realizzazione dei contenuti sono principalmente quelli basilari come la luce, i colori e qualche piccola regola di composizione".

Un paio di cose particolari che mi sono successe da instagrammer? "Sono stato chiamato a fare da testimone di nozze di una coppia di ragazzi che mi seguivano su Instagram. Ho avuto modo di conoscere uno dei miei fotografi preferiti grazie ad un progetto per l'ente del turismo della Repubblica Ceca".

Consigli per chi vuole avere successo su Instagram? "Il mio consiglio per chi vuole diventare un influencer, anche se io personalmente non mi definisco tale, ma mi ritengo più un fotografo o al più un artista digitale, è quello di capire intanto qual'è la loro dote, talento o potenzialità sulla quale concentrarsi. Consiglierei sicuramente di essere originali, seguire il proprio stile, curare i proprio contenuti qualunque
essi siano, di essere sinceri nella comunicazione e di avere molta pazienza".

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