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Maltempo, la situazione nell'imolese: nella vallata del Santerno 104 evacuati

Si lavora per riportare alla normalità le zone colpite dall’esondazione. Oggi il sindaco di Imola ha incontrato i vertici delle banche, mentre i sindaci della vallata hanno preso accordi con Hera e Tper

Dalla Città Metropolitana arriva uno stanziamento di 2,7 milioni di euro, principalmente rivolto al ripristino dei danni sulle strade più danneggiate. A questi vanno aggiunti i 300mila euro già spesi per la rimozione di frane, spazzatura dalle strade e chiusura delle voragini, per un totale di 3 milioni di euro di interventi a cui seguiranno ulteriori 800mila euro. Oggi inoltre il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha incontrato a Palazzo Chigi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per fare il punto sui danni che, da una prima stima, si agiterebbero sul miliardo di euro. 

Maltempo, caduto un pino ai Giardini Margherita. Scuola allagata al Navile

Si lavora per riportare alla normalità le zone colpite dall’esondazione nelle frazioni di Imola - Spazzate Sassatelli, Sesto Imolese e Sasso Morelli -  con i corsi d'acqua che hanno fatto registrare alcuna situazioni di allerta. 

A lavoro anche i volontari della Protezione civile del Veneto per pulire e sgomberare le abitazioni ubicate nelle zone più colpite: "Si stima che, tempo permettendo, entro la fine di questa settimana possa essere completato l’intervento su tutte le abitazioni colpite dall’alluvione - fa sapere il Comune - E’ continuato anche l’intervento di pulizia di fossi, fossi tombati e scarichi. Da lunedì riprenderà la raccolta di ingombranti e RAEE per i materiali
esposti e poi su specifico appuntamento". 

Incontro con le banche

Questa mattina, il sindaco di Imola, Marco Panieri, e l’assessore alle Attività produttive, Pierangelo Raffini, hanno incontrato i vertici degli istituti di credito locali, per un confronto in merito a possibili azioni a favore delle famiglie e
delle imprese colpite. All’incontro erano presenti i rappresentanti di BPER, BCC Romagna Occidentale, BCC
ravennate forlivese e imolese, Banco BPM, Banca di Imola e Agrifidi:  “Voglio esprimere la mia soddisfazione e gratitudine per la sensibilità e l’ascolto che ho trovato nell’incontro con gli istituti di credito della nostra città. Valuteranno, ognuno nelle sue possibilità, quali iniziative adottare e mettere in campo per sostenere la popolazione colpita dall’alluvione. Alcune di loro hanno già deliberato pacchetti di aiuti con proposte agevolate per
famiglie e imprese. Si tratta di un gioco di squadra che vede il Comune impegnato con tutte le sue forze, ma che necessita di altri partner e stakeholder per accelerare e agevolare in ogni modo quel ritorno alla normalità a cui le famiglie e le imprese colpite hanno diritto” ha commentato il sindaco Marco Panieri, al termine dell’incontro.

Maltempo nell'imolese, in corso le operazioni di pulizia: raccolta fondi e accordo con artigiani 

Vallata del Santerno

Il Centro di Coordinamento Sovracomunale di Protezione Civile - per i quattro Comuni della Vallata del
Santerno colpiti dall’emergenza alluvione - prosegue con la pianificazione con gli interventi di ripristino possibili al momento lungo le strade interessate da frane e smottamenti.

L’arrivo di tre squadre di volontari di Protezione Civile da Parma e l’ausilio di droni in dotazione ai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Rovigo, coadiuvati nelle operazioni dai Vigili del fuoco volontari della valle del Santerno, hanno fatto avanzare l’azione di monitoraggio dell'area dopo le precipitazioni di ieri.

I sindaci del territori, Beatrice Poli, Mauro Ghini, Gabriele Meluzzi e Alberto Baldazzi, hanno incontrato anche i referenti di Hera per fare il punto sullo stato dello svuotamento dei cassonetti dei rifiuti che risulta attualmente regolare nell’intera zona, nonchè con una delegazione di Tper,che ha garantito agli utenti della linea 142 (percorso che interessa via Maddalena alle prese con diverse criticità, ndr) la validità dei propri abbonamenti a prescindere dal punto di salita sui mezzi. 

Le persone evacuate

Sono in totale di 104 unità (Castel del Rio 11, Borgo Tossignano 21, Fontanelice 42 e Casalfiumanese 30). 

Casalfiumanese

E' stata confermata in via precauzionale la sosta fuori casa dei residenti lella località di Carseggio sistemati in autonoma abitazione o collocati presso strutture della zona in collaborazione con il municipio. Monitorato con attenzione il quadro di via Croara così come lo stato del torrente Arvulla, che appare sotto controllo, per il quale è stata richiesta una tempestiva azione di pulizia. La presenza di alcuni grossi alberi incastrati all’altezza del ponte di San Martino, invece, ha innescato una serie di analisi tecniche valutative per focalizzare la migliore modalità di rimozione.

Intanto è arrivato uno stop la Sagra della Cuccagna di Sassoleone, inizialmente programmata per lo scorso 7
maggio e riprogrammata per questa domenica. Rimane però la possibilità di ritirare gli zuccherini (dolcetto
tipico della zona in distribuzione

Castel del Rio

Si segnalano piccoli movimenti di terra in aree private costantemente monitorati.

Fontanelice

Chiuse ai non residenti, ma con un tratto interdetto pure ai residenti con transito consentito sopra e sotto la zona delimitata, le arterie comunali Risorgimento e Casolana per un potenziale rischio frana con interventi di riapertura vincolati alla tregua del meteo avverso.

Borgo Tossignano

Segnalazioni di nuovi smottamenti che insistono, però, su strade già interessate da apposite ordinanze. generale della situazione con possibilità di mappatura di tutte le frane, presenti anche sulle aree di privati, del territorio di copertura. Infine, ormai a tarda serata, il briefing meteo insieme alla vicepresidente della Regione, Irene Priolo. Sul fronte degli sfollati, questi i numeri divisi Comune per Comune: Castel del Rio 11 persone, Borgo Tossignano 21 persone, Fontanelice 42 persone e Casalfiumanese 30 persone. “La proroga dell’allerta rossa rinnova il quadro di grande difficoltà meteo previsto per la giornata di domani – commentano i primi cittadini di Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice e Castel del Rio -. Continueremo il monitoraggio dello stato attivo di frane e smottamenti oltre a rispondere tempestivamente a nuove segnalazioni. Invitiamo ancora una volta i cittadini al rispetto totale delle disposizioni vigenti e delle chiusure indicate da apposita cartellonistica e transenne”.

La situazione nella Regione

Il report di viale Aldo Moro:

- Le criticità idrauliche: 15 rotte arginali. Le piene hanno generato sormonti degli argini, con successive
erosioni. In tutto si sono verificate 15 rotte, tra minori (anche di argini golenali) e maggiori. Nove quelle solo
nel bolognese. Le principali sono avvenute: sul fiume Lamone, con esondazioni che hanno interessato gli
abitati di Bagnacavallo e Faenza; sul fiume Sillaro, con allagamenti che hanno interessato gli abitati di Spazzate
Sassatelli, Sesto Imolese e Sasso Morelli, in comune di Imola, e Conselice; sul fiume Quaderna, con
interessamento di Selva Malvezzi, in comune di Molinella e della località Sant’Antonio, a Medicina; sul Senio,
con interessamento dell’abitato di Castel Bolognese.

- Le criticità idrogeologiche: 193 frane e 24 provinciali interrotte. Alle problematiche idrauliche, si uniscono
quelle idrogeologiche con oltre 193 frane importanti rilevate in oltre 40 Comuni dell’Appennino. In
particolare, si sono attivate 72 frane nel ravennate, 64 nel forlivese-cesenate, 32 nel bolognese, 14 nel
modenese e 11 nel reggiano. I dissesti hanno causato l’interruzione di 24 strade provinciali e decine di
comunali.

- 747 sfollati. Allagamenti e frane hanno determinato il maggior numero di evacuati causato da un’emergenza
maltempo, almeno nell’ultimo decennio: il picco è stato di oltre 1.792 persone. Ad oggi risultano ancora
oltre 747 cittadini fuori dalle proprie abitazioni. La maggior parte nel ravennate (417 persone, per lo più a
Faenza); 172 nel bolognese; 158 nel forlivese-cesenate; 5 nel modenese.

- 4mila giornate/uomo dai volontari. Immediatamente si è attivato l’intero sistema di protezione civile,
compreso il volontariato regionale che ha collaborato per la sorveglianza e il monitoraggio delle arginature,
le sacchettature, la rimozione dei detriti e la pulizia delle aree allagate. Dal 4 maggio sono operative sul
territorio anche le Colonne mobili delle Regioni Veneto, Lombardia, Marche e Liguria oltre al volontariato
delle organizzazioni nazionali: resteranno fino a giovedì. La Colonna mobile della Toscana ha terminato la sua
attività domenica. In tutto, da extra regione si è garantito finora un supporto di oltre 922 giornate-uomo di
lavoro; a queste si uniscono le oltre 3 mila dei volontari emiliano-romagnoli, per un impegno complessivo di
più di 4mila giornate-uomo.

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