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Nuova forza lavoro nei reparti della Guardia di Finanza Emilia Romagna

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Bologna 24 novembre 2022. SILF Emilia Romagna: nuova forza lavoro nei reparti. Bologna. Nuove forze nei reparti della Regione Emilia Romagna delle fiamme Gialle. Non è facile contrastare attivamente tutte le libertà fondamentali sancite dalla Costituzione. Ancor di più le battaglie che la Polizia Economico Finanziaria moderna deve affrontare quotidianamente in una democrazia competitiva e globalizzata. Si parla di necessità crescenti del mondo del lavoro, che richiedono maggiore specificità e ricambio generazionale con personale motivato e preparato alle nuove sfide lavorative che si intravedono a sostegno della libertà economica, della competitività e della sicurezza. Il 91° corso della scuola sottufficiali della Guardia di Finanza, concluso nei giorni scorsi a l’Aquila, ha consentito la dislocazione in tutta la regione di 34 nuovi Marescialli laureati in “Operatore giuridico d’impresa” destinati a sopperire le carenze organiche dei reparti presenti sul territorio. Certo, come dichiarato dal segretario generale della Regione Emilia Romagna Leonardo Scelsi, queste nuove forze sono solo un tampone momentaneo, che a contrasto della criminalità economico finanziaria avranno molto da fare, ma sono la giusta strada per il futuro, peraltro già condivisa in un recente incontro con il Comandate Regionale dell’Emilia Romagna, sempre attento a quelle che sono le esigenze organiche e sociali anche dei più piccoli reparti territoriali, ora come non mai in grande sofferenza. Il loro compito, attraverso le più recenti tecniche investigative acquisite, che sono alla base di una nuova professionalità in continua evoluzione, sarà di attuare i valori costituzionali a “protezione” dei cittadini, come fondamento di sicurezza e democrazia. Ogni singolo finanziere non è un costo per il nostro Stato, ma una preziosa risorsa che va messa nelle giuste condizioni economico sociali per operare al meglio, non solo perché previsto dalla legge, ma perché il valore del lavoro del comparto sicurezza è stato per troppi anni caratterizzato da guide politiche poco attente alle vere esigenze derivanti dall’alto valore a cui siamo chiamati in qualità di polizia economico finanziaria. Il Sindacato Italiani Lavoratori Finanzieri abbraccia con piacere questa boccata di ossigeno, con l’auspicio che si possa proseguire su questa strada anche nel prossimo futuro, con nuove assunzioni straordinarie, anche mediante lo scorrimento delle graduatorie già in atto. Siamo consapevoli che le recenti ferite sanitarie (alla quale il Corpo della Guardia di Finanza ha partecipato in prima linea, quale colonna fondamentale delle Istituzioni della Repubblica Italina), la crisi internazionale e la crescente instabilità economica energetica, hanno intricato ancor di più la visione nazionale della politica. Ma la necessità è quella di attuare un confronto con il Nuovo Governo per portare a soluzioni immediate e condivise che garantiscano sia il bene della Sicurezza Pubblica e sia il bene del lavoratore; soluzioni che non potranno essere nuovamente deluse attraverso scuse camuffate di tipo economico e sociale, che hanno occultato i continui allarmi già lanciati nell’ultimo decennio in tema di ricambio generazionale. Oggi non siamo interessati a investigare sulle responsabilità passate. Siamo qui per condividere idee e costruire soluzioni in sintonia con il Corpo della Guardia di Finanza e la nuova classe politica, certamente non volte a creare ulteriori palliativi negli assetti di previsione pensionistica verso un personale del comparto sicurezza tra i più vecchi d’Europa. Il S.I.L.F. esprime soddisfazione, ma le risorse vanno implementate con maggiori sforzi.

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