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Nuovo decreto legge e ritorno a scuola in zona rossa. Draghi conferma: "Ministro Bianchi al lavoro"

Il presidente del consiglio tuttavia ha anticipato che lo stop alla dad in zona rossa per ora riguarda nidi, materne, elementari e medie. Non è contemplato per le scuole superiori

Nuove misure anti covid al via con un decreto legge in vigore a partire da dopo Pasqua, ovvero mercoledì 7 aprile, che arriverà in Consiglio dei ministri nei primi giorni della prossima settimana. In ballo ci sono il ritorno a scuola in presenza - dagli asili fino alla prima media - che il premier e alcuni ministri vorrebbero anche in zona rossa -, il sistema dei colori delle regioni e le decisioni sugli spostamenti tra regioni e sulle attività produttive. 

Come scrive Today, la strategia del governo per affrontare la terza ondata nelle prossime settimane ha visto confrontarsi linee molto diverse all'interno dell'esecutivo di Draghi. La maggioranza è risultata spaccata tra rigoristi e aperturisti, ma il decreto legge di Draghi è condizionato anche dai numeri dell'emergenza, ancora oggi drammatici.

Nuovo decreto: novità zone gialle e riaperture esercizi

Dalla cabina di regia del governo, secondo quanto si apprende, emerge che non ci saranno zone gialle: fino al 30 aprile saranno confermate le misure oggi in vigore che prevedono solo zone arancioni e rosse. Sembra dunque scartata l'ipotesi di una zona gialla rafforzata per le regioni dove la curva dei contagi, dopo Pasqua, mostrerà una discesa. L'idea era quella di concedere fiato a quelle categorie più penalizzate dall'inizio della pandemia, come i gestori di bar e ristoranti.

Per il decreto che sarà in vigore dal 7 aprile i ministri che sostengono la linea del rigore hanno chiesto ancora un mese di divieti, eliminando proprio la fascia gialla. Le nuove misure dovrebbero essere in vigore fino a fine mese di aprile e l'unica novità dovrebbe riguardare il ritorno in classe fino alla prima media anche in zona rossa.

Per il resto dovrebbero essere confermate tutte le restrizioni attualmente in vigore. La riapertura potrebbe essere invece consentita in zona rossa a barbieri e parrucchieri, proprio come accadeva prima dell'ultimo decreto. L'allentamento, però, potrebbe non riguardare il sabato e la domenica. Le restrizioni prevederebbero poi misure più severe per sabato 1 e domenica 2 maggio.

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Con nuovo decreto Covid ritorno a scuola nelle zone rosse 

E sul ritorno a scuola nelle zone rosse, dopo il 7 aprile, arriva la conferma dal Premier Draghi che oggi in conferenza stampa ha annunciato come "il ministro Bianchi sia già al lavoro per organizzare al meglio il rientro in classe". Il presidente del consiglio tuttavia ha anche anticipato che lo stop alla dad in zona rossa per ora riguarda asili nidi, materne, elementari e medie. Non è contemplato per le scuole superiori. Scelta dovuta alla necessità di contenitmento del contagio. 

E mentre da Draghi arriva l'assicurazione sul riavvio delle lezioni, a Bologna il mondo dell'istruzione si è raduanto in protesta per invocare lo stop alla Dad, insieme a varie migliorie per la gestione del mondo scuola. Intanto 

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Intanto a Bologna a nidi e materne ritorno in classe per 330 alunni

Intanto a Bologna - zona rossa- si fanno le "prove" per il rientro in classe. Sono infatti 980 le domande presentate dalle famiglie felsinee per la costituzione dei "piccoli gruppi di inclusione" pensati per consentire ad alcuni bambini di frequentare in presenza il nido o la materna cosi' da affiancare i loro compagni disabili. L'80% delle disponibilità riguarda le scuole d'infanzia (che a Bologna vedono circa 5.000 iscritti) e il 20% i nidi (circa 3.000 iscritti). Le domande potevano essere presentate solo per le sezioni in cui e' presente un bimbo disabile.

Le domande accolte per la partecipazione al servizio, che è partito lo scorso 22 marzo in via sperimentale fino a fine settimana, sono state 330 (il 33,7% delle richieste) a fronte di 140 bimbi disabili: la creazione dei gruppi prevede tre bimbi in affiancamento per ogni disabile, ma si sale a quattro nei casi in cui in un plesso è attiva una sola sezione con uno o due bambini con disabilità. La selezione delle domande è stata effettuata per sorteggio: in ogni sezione è stato seguito l'ordine alfabetico a partire dalla lettera "B", estratta casualmente.

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