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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Gioielli bolognesi: Palazzo Bonasoni, arte e cultura del '500

Palazzo Bonasoni sorge sulle case medioevali dei Caccianemici dell'Orso

In via Galliera, al centro della città di Bologna, c'è Palazzo Bonasoni. Via Galliera infatti, era la strada che un tempo rappresentava il principale accesso al nucleo urbano per chi veniva da nord.  Palazzo Bonasoni sorge sulle case medioevali dei Caccianemici dell'Orso. Furono una famiglia importante: presero parte alla vita pubblica bolognese promuovendo nel 1256 il Liber Paradisus che affrancava i servi della gleba e passarono alla storia con Venedico che Dante Alighieri collocò nelle malebolge come ruffiano nel XVIII canto dell'Inferno per avere offerto la sorella al marchese di Ferrara Obizzo d'Este, come tramandava una “sconcia novella” (“I' fui colui che la Ghisolabella condussi a far la voglia del marchese”), e come riportato sul suto fondoambiente.it.  A metà ‘500 l'edificio fu acquistato dai Bonasoni, originari di San Giovanni in Persiceto e di Castel d'Argile, ma con un ramo anche a Carpi. Cittadini bolognesi dal 1472, si erano distinti con Giovanni d'Antonio, docente di diritto canonico all'università, e con Galeazzo, conte palatino dal 1544 per nomina di Carlo V d'Asburgo.

Palazzo Bonasoni rappresenta un esempio significativo dell'edilizia signorile bolognese del '500; il complesso si affaccia su via Galliera con il prospetto principale. Al periodo di proprietà della famiglia Bonasoni (1556) si debbono gli interventi architettonici più rilevanti. Gli stipiti del portale d'ingresso, e degli archi all'interno del palazzo, sono decorati con le “losanghe”, motivi molto diffusi a Bologna dove li aveva introdotti a inizio ‘500 il Formigine, celebre architetto (al secolo Andrea Marchesi). 

Cosa scoprire durante una visita

Nel corso delle Giornate Fai c'è la possibilità di scoprire Palazzo Bonasoni, che oggi ospita  il Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna e mai aperto al pubblico-  La visita durante le Giornate FAI di Primavera consentirà dunque di riscoprire questo gioiello del '500 bolognese attraverso una contestualizzazione storica dell'area urbana di Via Galliera, in cui il bene si inserisce, per poi approfondire la scoperta dell'edificio con il Cortile principale del Palazzo e gli spazi di rappresentanza del piano nobile.

Giornate Fai Primavera, in Regione 53 luoghi aperti al pubblico. 

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