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La montagna vicino Bologna: 5 escursioni a due passi dalle Due Torri

Una gita in montagna a due passi dalla città per una giornata fresca di relax. Ecco i consigli di BolognaToday per evadere sulla propria vetta

3. Il Corno alle Scale

Il Corno alle Scale (1.945 m s.l.m.) è una montagna dell'Appennino tosco-emiliano situata nel territorio del comune di Lizzano in Belvedere, con il versante settentrionale e la vetta inclusa interamente nell'area della città metropolitana di Bologna, della quale costituisce la maggiore altitudine e parte del versante meridionale inclusa invece nel comune di San Marcello Piteglio in provincia di Pistoia. Il nome deriva dalla singolare forma della parete settentrionale, costituita da una serie di balze rocciose a gradinate. Classificato come sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale (IT405002), a sua volta parte del Parco regionale del Corno alle Scale, istituito nel 1988 a essa sono dedicati componimenti poetici di Vico Faggi, poeta e drammaturgo modenese, genovese d'adozione ed è sede di un'importante stazione sciistica dell'Appennino settentrionale.

Un trekking dinamico alla scoperta del Corno alle Scale.
Il Corno alle Scale (1945 mslm) è attraversato da una fitta rete di sentieri CAI: qui vi proponiamo tre itinerari a vari livelli di difficoltà per scoprire i punti più belli della nostra montagna.

1) Livello facile/turistico
Le seggiovie del Corno alle Scale funzionano anche in estate, e potrete sfruttarle per alleggerire le vostre passeggiate!
Arrivando al laghetto del Cavone con l’auto o i mezzi pubblici potrete usufruire delle seggiovie del Cavone e delle Rocce (aperte per i pedoni durante il periodo estivo) per raggiungere la cima del Corno. Una volta arrivati alla croce, forse il simbolo più forte della nostra montagna, potete proseguire verso il passo dello Strofinatoio (sentiero CAI 129) e poi in direzione lago Scaffaiolo (sentiero CAI 00, un sentiero di crinale poco impegnativo e panoramico). Questo specchio d’acqua ad alta quota è un luogo magico e suggestivo, che mantiene il suo fascino si ain estate che in inverno. Dallo Scaffaiolo potete tornare al Cavone tramite il sentiero CAI 329, che attraversa le ampie distese di mirtilli.

2) Livello medio/escursionistico

Una variazione che non sfrutta le seggiovie ma raggiunge comunque il Corno alle Scale e/o il lago Scaffaiolo è la seguente. Sempre partendo dal laghetto del Cavone raggiungete la Valle del Silenzio tramite il sentiero CAI 335. La Valle è un altro dei luoghi fantastici che incontrerete nel nostro territorio, una vera oasi di pace e tranquillità dove potrete iniziare ad ammirare le prime carline. Da qui raggiungete il passo della Porticciola tramite il percorso 335a. Da qui potrete continuare sul 335a fino al lago Scaffaiolo oppure decidere di proseguire verso la croce del Corno e poi verso il lago Scaffaiolo (sentiero 335 + 129 + 00). Il ritorno al Cavone avviene sempre tramite il sentiero CAI 329.

3) Livello difficile/escursionisti esperti

Il modo più spettacolare (ma impegnativo!) per raggiungere la cima del Corno alle Scale è tramite i Balzi dell’Ora. La partenza è sempre dal laghetto del Cavone, ma una volta giunti alla Valle del Silenzio proseguite verso il Passo del Vallone (sentiero CAI 335). A questo punto vi troverete sul crinale e potrete ammirare a sinistra il monte La Nuda e a destra la parete rocciosa del Corno alle Scale. Per salire dovrete imboccare il sentiero CAI 129 per escursionisti esperti, proseguendo fino alla croce. Lungo il sentiero potrete ammirare molte piante che crescono tra le rocce (come la primula Orecchia d’Orso e le carline) e, spesso, il volo dell’aquila o della poiana. Giunti alla croce potrete raggiungere il lago Scaffaiolo e poi di nuovo il Cavone tramite i sentieri CAI 129 + 00 + 329.

Durata: Facile: circa 30 min in seggiovia, circa 1h per raggiungere il lago   Medio: circa 2,5h per raggiungere il lago   Difficile: circa 3,5h per raggiungere il lago
Distanza percorsa: Facile:    Medio:     Difficile:
Punti di interesse: Valle del Silenzio, Croce del Corno, Lago Scaffaiolo, Laghetto del Cavone, Balzi dell’Ora
Flora: Carline, Mirtilli, Primule, Genziane 
Fauna: Aquila, Lupo, Sordone

(fonte cornoallescale.net)

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4. Il Monte Belvedere: un luogo ricco di storia

Il Monte Belvedere (1139 mt. slm) si trova pochi chilometri sopra Querciola, ed è facilmente raggiungibile sia a piedi che in mountain bike o e-bike (ciclisti esperti). Potete arrivare in macchina in località Calcinara (poco sopra Querciola), percheggiare e poi proseguire a piedi prima per un tratto di strada forestale e poi per il sentiero che vi condurrà proprio sul Monte (sentieri CAI 345 e 157). E’ possibile prendere il sentiero CAI 345 anche dalla località Corona, l’imbocco si trova appena prima della zona abitativa. Dalla cima del Monte Belvedere potrete ammirare il meraviglioso panorama e le rovine dell’antico castello medievale.

Il castello Belvedere fu edificato nel 1227 in posizione strategica sul monte Cimbriano (successivamente anche il monte venne denominato Belvedere) per frenare le minacce di aggressione di Federico II. Si possono ancora osservare le rovine del castello, da cui è stato possibile ricostruirne la pianta. Durante l’età delle Signorie il castello perse la sua importanza, fino a venire abbandonato del tutto.

Il Monte Belvedere ebbe una rinnovata importanza come punto strategico durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il Monte Belvedere è però importante anche dal punto di vista del folklore locale: è infatti qui che secondo un’antica leggenda il Diavolo è apparso ad Oliva.  

Difficoltà: Facile
Durata: dalla Calcinara circa 40 min, dalla Corona circa 1,5h
Distanza percorsa:
Punti di interesse: Linea Gotica, Linea Verde, Castello del Belvedere, Leggende locali
Flora: Faggio, Castagno
Fauna: Cinghiale, Donnola, Capriolo

(cornoallescale.net)

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5. Il Monte Grande e la Sboccata dei Bagnadori

Il Monte Grande offre uno dei panorami più spettacolari delle nostre zone: vediamo come raggiungerne la cima a partire dalla Sboccata dei Bagnadori.
Si parte da Rio Ri, dove si trova una sorgente potabile e fresca, in direzione Bagnadori tramite il sentiero CAI 325. Una volta arrivati ai Bagnadori (dove si trovano un bivacco e una delle sorgenti più grandi del territorio) per proseguire verso il Monte Grande è necessario seguire una piccola parte del sentiero CAI 123 e poi il 125a (che curva verso destra) fino alla cima del Monte. Da qui è possibile ritornare ai Bagnadori tramite il sentiero CAI 125 e poi o tornare a Rio Ri (sentiero 325) oppure raggiungere Pian d’Ivo tramite la Via dei Signori (sentiero 323). In questo caso è possibile raggiungere di nuovo Rio Ri tramite la strada asfaltata, così da completare il percorso ad anello.

Questo percorso permette di osservare (e sorseggiare!) due importanti sorgenti e di raggiungere un punto panoramico incastonato tra cime più elevate. Dal Monte Grande è visibile anche il borgo di Monteacuto.

Nella zona dei Bagnadori sono stati ritrovati alcuni reperti risalenti al periodo Neolitico, come punte di freccia, raschiatoi e selci.

Una menzione particolare per le opere d’arte della Via dei Signori, installate nel 1994 nell’ambito del progetto (Parco del Corno alle Scale e Comune di Lizzano in Belvedere) “Sentiero d’Arte”. Tutte le opere sono realizzate utilizzando materiali locali e in alcuni casi anche avvalendosi di maestranze/industrie del territorio (soprattutto per quanto riguarda la pietra e il ferro). Nell’ambito dello stesso progetto nel 1998 sono state realizzate le opere presenti alla cascata di Vidiciatico, che hanno il titolo complessivo di “Genesi dell’acqua”.

CARATTERISTICHE:
Difficoltà: Medio
Durata: Senza raggiungere Pian d’Ivo: circa 3h , Raggiungendo Pian d’Ivo: circa 4h
Distanza percorsa:
Punti di interesse: Rio Ri, Sorgente dei Bagnadori, Monte Grande, Bivacco dei Bagnadori
Flora: Acero, Castagno, Agrifoglio
Fauna: Donnola, Arvicola rossastra, Pipistrello

(fonte cornoallescale.net)

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