rotate-mobile
Attualità

Covid, verso le riaperture: cronoprogramma e protocolli

C'è una data papabile sul piatto, quella del 26 aprile, con il ripristino della zona gialla e le ripartenze per varie attività. L'ipotesi: prenotazioni, test rapidi e certificati vaccinali per accedere ai locali al chiuso. Si pensa anche al riavvio dei 'grandi' eventi e alla riapertura di palestre e piscine

Il cronoprogramma per il ritorno della zona gialla del governo Draghi è tracciato. E prevede una prima data fissata sul calendario delle riaperture: il 26 aprile. La cabina di regia sulle riaperture dovrebbe tenersi domani, 16 aprile. 

Il nodo principale da sciogliere è quello sulle modalità della ripartenza. I rigoristi - come riassume Today -spingono per un processo graduale, mentre chi vuole un cambio di rotta chiede un allentamento generale delle misure che comprenda anche per esempio lo stop al divieto degli spostamenti tra le Regioni. E sono proprio i governatori ad invocare una svolta. Il piano ricalca quello disegnato l'anno scorso ma aggiornato al criterio della vaccinazione come parametro da considerare. Riapertura delle attività all'aperto, sfruttamento degli spazi interni di bar e ristoranti affinché le saracinesche restino alzate anche la sera, aumentando il distanziamento e prevedendo una capienza limitata. Le Regioni propongono anche di eliminare il coprifuoco, fermo restando che non sarà permesso alcun assembramento. 

Sul tema il governatore dell'Emilia Rpmagna, Stefano Bonaccini, era stato chiaro, sostenendo le riaperture di pubblici esercizi e attività culturali e sportive: "Se viene confermato che all'aperto è molto più difficile contagiarsi- affermava qualhe giorno fa il presidente  - sarebbe utile che le attività all'aperto, dai pubblici esercizi allo spettacolo, dalla cultura allo sport, possano cominciare, in forma ristretta, per dare un po' di linfa ad attività da troppo tempo chiuse". 

Repubblica oggi spiega che l'idea del governo Draghi è quella di partire con le regioni - che sarebbero 13, secondo alcune previsioni - con parametri da zona gialla. L'obiettivo è "liberarle" il 26 aprile con un decreto che fisserà anche i criteri per maggio. A metà del mese prossimo arriverà la riapertura di bar e ristoranti anche di sera. 

Contagi e riaperture, in E-R indice Rt da zona gialla 

Ristoranti  e Bar

Tra le indicazioni si prevede di privilegiare la prenotazione, assicurare i 2 metri di distanza tra i clienti al chiuso e almeno 1 metro all'aperto. All'interno, favorire il ricambio d’aria.
Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere si prevede di consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 2 metri di separazione. E laddove possibile, si chiede di privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni. Negli esercizi che non hanno posti a sedere non si consuma al banco dopo le 14.00.  ll gioco con le carte o con altri materiali di cui non è possibile garantire una «puntuale e accurata disinfezione», dicono le Regioni, sono consentite «purché siano rigorosamente rispettate» una serie di indicazioni: utilizzo della mascherina, igienizzazione delle mani e delle superfici di gioco, rispetto della distanza di un metro sia tra i giocatori allo stesso tavolo sia tra tavoli vicini. Si consiglia inoltre la sostituzione frequente dei mazzi di carte. Per i giornali «È consentita la messa a disposizione, possibilmente in più copie, di riviste, quotidiani e materiale informativo a favore dell’utenza per un uso comune, da consultare previa igienizzazione delle mani». 

Bozza regioni: tutte le linee guida per le riaperture 

Palestre

Per quanto riguarda le palestre, le indicazioni delle Regioni prevedono due metri di distanza sia tra chi fa attività fisica, sia dentro gli spogliatoi
Sempre nelle palestre, si prevede di misurare la temperatura corporea, la sanificazione degli attrezzi dopo ogni utilizzo e in generale la pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine anche più volte al giorno. E poi la regolamentazione degli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni, il mantenimento dell’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.

In sintesi:

  • distanze di almeno 2 metri nelle docce;
  • un metro di distanza tra le persone
  • almeno due metri di distanza tra attrezzi e macchine per l'attività fisica

Piscine

Bisognerà organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 2 metri (ad esempio prevedendo postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere). Come per le palestre l'indicazione è di igienizzare frequentemente gli attrezzi e delle aree comuni, e di favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni
Le indicazioni prevedono poi di calcolare la densità di affollamento in vasca assicurando almeno 7 metri quadri di superficie d'acqua a persona, che il gestore dovrà quindi garantire
Dovranno essere garantite le distanze tra gli ombrelloni per le aree solarium e verdi, in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone. Tra le attrezzature (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5m

In sintesi: 

  • ingresso su prenotazione;
  • almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone;
  • distanziamento di 2 metri in spogliatoi e docce;
  • in vasca 7 metri quadri di superficie di acqua a persona.

Cinema e spettacoli

Per il cinema e gli spettacoli dal vivo si indica almeno un metro di distanza (2 senza mascherine) e la richiesta di un test negativo nelle 48 ore precedenti o di un documento che attesti la vaccinazione.
I posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo, tra uno spettatore e l’altro, sia frontalmente che lateralmente, di  almeno 1 metro
Tutti gli spettatori devono indossare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto e comunque ogni volta ci si allontani dallo stesso, incluso il momento del deflusso. Se invece si decide per un distanziamento di almeno 2 metri si può rimanere al proprio posto senza indossare la mascherina.

Pertanto per la riapertura delle sale cinematografiche, così come teatri, circhi, teatri tenda, arene e spettacoli in genere occorrerà:

  • prenotazione del biglietto di ingresso, ma nessun certificato Covid-negativo all'ingresso;
  • due metri di distanza se seduti senza mascherina;
  • sarà consentito di togliere la mascherina solo dopo aver raggiunto il posto assegnato;
  • un metro di distanza con le mascherine;
  • non sarà consentito assistere in piedi allo spettacolo;
  • nei guardaroba indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.
  • Gli esercenti dovranno favorire il ricambio d'aria naturale escludendo il ricircolo negli impianti di condizionamento.

LINEE GUIDA VALIDE ANCHE IN ZONE A ALTO RISCHIO - Secondo la bozza, le misure per ristorazione, palestre e piscine e cinema e spettacoli dal vivo, possono essere applicate anche nelle zone rosse. Le misure indicate per ristoranti e palestre, si legge infatti, «possono consentire il mantenimento dell'attività anche in scenari epidemiologici ad alto rischio» purché associate a «screening periodico del personale non vaccinato». Per cinema e spettacoli dal vivo, le misure si mantengono in scenari a «basso medio e alto rischio» se integrate con tamponi all'ingresso, test negativi effettuati nelle ultime 48 ore, completamento della vaccinazione.


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid, verso le riaperture: cronoprogramma e protocolli

BolognaToday è in caricamento