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Scuola, l'assessora fa il punto su riaperture, maturità e centri estivi: "Il tema divide, ma la salute resta al primo posto"

Susanna Zaccaria spiega che di certezze al momento non ce ne sono: "Capiamo le difficoltà dei genitori e attendiamo indicazioni. Molte famiglie resteranno a Bologna, studieremo anche la nuova formula per i centri estivi insieme alla Regione"

Il tema della scuola e della riapertura è uno dei più sentiti e dibattuti ora che l'emergenza Coronavirus sta per entrare nella fase 2. L'assessore comunale Susanna Zaccaria prova a fare chiarezza su ipotesi e scenari possibili, nel breve e nel lungo termine: "Intanto chiariamo un punto fondamentale. Di sicuro non c'è niente al momento, nel senso che è evidente l'incertezza sulle riaperture e il grande interrogativo che riguarda tutto il nostro paese e non solo, visto che il tema è caldo anche in Europa". 

Le scuole sono state le prime a chiudere e saranno le ultime a riaprire: rischio troppo alto

"C'è un'importante spaccatura fra chi spinge quasi troppo per la riapertura delle scuole e chi manifesta una grande prudenza. Le precauzioni vanno capite e noi mettiamo in campo tutto quello che è possibile, ma mettendo la salute sempre al primo posto. Sappiamo che avverrà tutto con gradualità. Scientificamente è stato provato che anche se i bimbi si ammalano di meno rispetto agli adulti, sono un veicolo importante di trasmissione. E' difficile far loro rispettare delle regole come non abbracciarsi e toccarsi, non mettere cose in bocca magari passandosele l'un l'altro. Questo è il motivo per cui le scuole sono state le prime a chiudere e saranno le ultime a riaprire. Il nostro dovere è dare più risposte possibile, il prima possibile e il più possibile precise. Lo sappiamo e stiamo facendo del nostro meglio, d'altronde di fronte a un'emergenza del genere è difficilissimo. Il nostro dovere è dare più risposte possibili, il prima possibile e il più possibile precise. Lo sappiamo e stiamo facendo il possibile". 

Asili nido e centri estivi: ecco a che punto siamo

"Intanto siamo usciti con il via alle domande di iscrizione ai nidi d'infanzia comunali (specificando che potrebbero subire delle modifiche) e dalla Regione è stato proposto al Governo un piano di sicurezza per i centri estivi perchè dobbiamo essere pronti quando e qualora si possa ripartire con queste attività. La scuola è fortemente tutta da pensare e gestire, mentre per quanto riguarda i centri estivi il grosso dipende da viale Aldo Moro e per quello che riguarda noi, dobbiamo capire quali possano essere i luoghi adeguati per ospitarli, visto che dovranno necessariamente essere di numero maggiore. I gruppi di bimbi saranno infatti ipoteticamnente da cinque perchè soprattutto per alcune fasce di età il rapporto educatore/ragazzi deve essere alto.

Lavorandoci si capisce quanto è complesso: pensiamo al clima che avremo a Bologna a luglio e agosto, quando tante famiglie quest'anno saranno in città e avranno bisogno del servizio. I luoghi vanno scelti in modo attento e anche sulla climatizzazione ci sono dei dubbi...questo è solo un esempio delle cose che vanno valutate. Li chimiano centri estivi ma sarà una versione tutta riadattata rispetto a quella che conosciamo". 

Fasce di età: nessuna attività 0-3, dai 3 ai 6 ancora da valutare, ma non a maggio

Per quanto riguarda le fasce di età - continua Zaccaria - impensabili attività dagli zero ai tre anni. Per quella dai 3 ai 6 anni dobbiamo pensarci bene, ma è certo che a maggio non ci saranno riaperture". Nel frattempo i genitori che dovranno rientrare al lavoro esprimono preoccupazione per l'organizzazione familiare, così come si legge ogni giorno sui social. Una preoccupazione ben compresa dalle Istituzioni a detta di Zaccaria, ma al momento ancora troppo delicata. 

Educazione digitale e didattica a distanza

Abbiamo anche altri temi sulla scuola: come procede la didattica a distanza? Quali le problematiche riscontrate e gli elementi positivi riscontrati? "La distribuzione dei devices è un argomento importante e ci siamo aperti al fabbisogno delle famiglie, non solo per averli (pensiamo che non solo le famiglie fragili sono coinvolte in questo bisogno, pensiamo a quelle nelle quali lavorano online i genitori e i vari figli) perchè poi non è detto che tutti lo sappiano usare. Ed ecco che abbiamo organizzato dei tutoraggi telefonici e supportato queste persone perchè per usufruire della didattica a distanza c'è bisogno dell'educazione digitale. Poi funziona tutto bene, ma c'è un lavoro certosino a monte. Un altro problema riscontrato riguarda quei genitori che non ritenevano necessario che i figli seguissero le lezioni online, dando origina e una percentuale di dispersione scolastica: confermo che questo strumento funziona benissimo e sta dando ottimi risultati in termini di continuità educativa". 

Esame di maturità: come funzionerà? 

"Sull'esame di maturità aspettiamo comunicazioni sugli esami orali in presenza. Se si dovesse stravolgere questa modalità certamente sarebbe un cambiamneto importante perchè possiamo immaginare cosa significherebbe cosa vuol dire terminare un ciclo scolastico senza vedere i compagni di classe o i professori. Il colloquio di persona potrebbe aiutare perchè sarebbe un modo per rendere il tutto un po' meno duro" il pensiero dell'assessora alla scuola. 

Ragazzi disabili: non ci siamo arresi

"Mi tormenta non essere riuscita a realizzare un piano di interventi domiciliari rivolto ai bambini e ai ragazzi disabili. Risulta una cosa troppo rischiosa per la salute. Abbiamo provato ad attivarli ma non ci siamo riusciti nonostante abbiano un un incredibile bisogno di educatori. Non ci siamo però arresi". 

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