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Slow Wine, in fiera va in scena in "vino sostenibile"

Dall’Emilia-Romagna 64 cantine, provenienti da tutte le province

Conservazione del suolo e delle risorse naturale anche nella produzioni dei vini come ha intenzione di dimostrare gli espositori di Slow Wine Fair, in programma a Bologna dal 26 al 28 febbraio. 

Si tratta della seconda edizione della fiera organizzata da BolognaFiere e SANA, sotto la guida di di Slow Food: "Vogliamo cambiare il paradigma con cui si comprano e si vendono i vini - ha detto Giancarlo Gariglio, Coordinatore internazionale della Slow Wine Coalition durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento - Sappiamo che è una missione molto complicata, ma solo lavorando sull’educazione dei consumatori e sulla formazione di chi commercializza le bottiglie si può sperare di modificare radicalmente il sistema di produzione, privilegiando metodi che preservino le risorse naturali e incrementino la fertilità del suolo, abbandonando la chimica di sintesi. Inoltre, vogliamo sia riconosciuta alla figura del vignaiolo il giusto ruolo di difensore del paesaggio e promotore di cultura e di un sistema etico di investimenti sul territorio. Per questo la Slow Wine Fair ha un ricco programma di masterclass, incontri, convegni e scambi tra i protagonisti della filiera: produttori, professionisti e appassionati. Solo attraverso l'unione delle loro forze si può pensare di rivoluzionare l’agricoltura e migliorare il futuro del pianeta". 

Dall’Emilia-Romagna partecipano a oggi 64 cantine, provenienti da tutte le province, in rappresentanza del nuovo capitolo che sta vivendo il settore vitivinicolo nella regione, secondo quanto fotografato dalla guida Slow Wine 2023. Mentre i locali, i ristoranti, i winebar e le enoteche candidati dagli appassionati al Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow sono 12. 

"Slow Wine Fair nasce da un accordo tra Slow Food e BolognaFiere, che da 35 anni promuove SANA, il Salone internazionale del biologico e del naturale, e non è, quindi, nuova ai temi della sostenibilità. Abbiamo accolto con piacere la proposta di Slow Food di realizzare insieme questa manifestazione e abbiamo, poi, trovato la collaborazione di FederBio e di altri partner qualificati - sottolinea Domenico Lunghi, Direttore Manifestazioni dirette di BolognaFiere, che organizza l’evento con la direzione artistica di Slow Food, - La risposta del mondo del vino alla prima edizione è stata estremamente positiva, con la partecipazione di ben 500 cantine. Ma dal 26 al 28 febbraio il pubblico potrà conoscerne il 50% in più – circa 750 –, un centinaio delle quali straniere e oltre 350 certificate biologiche e biodinamiche (o in conversione), con più di tremila etichette da apprezzare. E quest’anno ci saranno anche la nuova sezione degli amari e una decina di aziende che operano nella filiera all’insegna della sostenibilità".  

Vini da agricoltura sostenibile

Visitatori e addetti ai lavori scorpiranno quindi vini frutto di un’agricoltura sostenibile, qundi biodiversità, tutela del paesaggio agricolo, uso ponderato delle sue risorse, crescita culturale e sociale delle comunità contadine, oltre a una sempre maggiore consapevolezza dei consumatori.  

"Momento di formazione"

Oltre a far incontrare produttori e buyer "Slow Wine Fair è innanzitutto un momento di formazione – ha dichiarato Federico Varazi, Vicepresidente di Slow Food Italia –. Un percorso di approfondimento che abbiamo già iniziato con la prima delle tre conferenze online che anticipano la tre giorni bolognese, svoltasi mercoledì 8 febbraio. L’incontro ha visto la partecipazione di oltre 350 persone. Produttori ed esperti hanno discusso degli effetti del cambiamento climatico in vigna, evidenziando la necessità di un fronte d’azione comune quanto mai urgente: smettere di nutrire le piante e ricominciare a nutrire il suolo. Avere un suolo sano significa avere una vite sana, che è in grado di rispondere alla siccità che stiamo fronteggiando. Nelle prossime conferenze affrontiamo altri due temi di grande attualità: il sistema delle denominazioni, in programma il 15 febbraio, e il biologico nel convegno del 21 febbraio, realizzato grazie alla preziosa collaborazione di FederBio". 

Ricco anche il banco di assaggio, 8 masterclass e conferenze in programma nella Slow Wine Arena - Reale Mutua e in Sala Opera. Tra queste ultime, citiamo la consegna del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, lunedì 27, e il convegno di martedì 28 “La comunicazione e promozione del vino tra revisione Ocm e istanze salutiste”, a cui sono invitati i maggiori rappresentanti politici e professionali del settore.  

Foto: la presentazione dell'evento 

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