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Torna a salire il consumo di energia elettrica in regione

Terna comunica il report di ottobre. Sale la quota di rinnovabili

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

A ottobre i consumi elettrici dell’Emilia Romagna sono risultati in crescita rispetto allo stesso mese dello scorso anno, nonostante la profonda incertezza alimentata dalla dinamica dei contagi relativa all’emergenza sanitaria da Covid-19: in particolare il fabbisogno elettrico è stato di circa 2,4 miliardi di kWh (il 9% del totale nazionale), con un incremento del 2,8 rispetto a ottobre 2019. L’indice IMCEI elaborato da Terna - che prende in esame e monitora in Italia in maniera diretta i consumi industriali di circa 530 clienti cosiddetti energivori connessi alla rete di trasmissione elettrica nazionale (grandi industrie dei settori ‘cemento, calce e gesso’, ‘siderurgia’, ‘chimica’, ‘meccanica’, ‘mezzi di trasporto’, ‘alimentari’, ‘cartaria’, ‘ceramica e vetraria’, ‘metalli non ferrosi’) – pur facendo registrare a livello nazionale una flessione (-0,7%) rispetto a ottobre dello scorso anno, appare ancora in graduale ripresa rispetto ai mesi precedenti. In particolare, in Emilia-Romagna nel mese di ottobre la variazione complessiva dell’indice IMCEI monitorato da Terna è stata positiva dello 0,9% e trainata prevalentemente dai settori dei materiali da costruzione ed energia, mentre hanno registrato performance negative i comparti della chimica, siderurgia e meccanica. Stabili invece i consumi nei trasporti. Anche In Italia, a ottobre, i consumi elettrici sono risultati in crescita rispetto al mese precedente. Terna ha infatti rilevato un valore di richiesta di energia elettrica che, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in miglioramento congiunturale (+0,4%) rispetto a settembre 2020. Il valore nazionale di ottobre 2020 è sostanzialmente allineato (-0,8%) ai 26,4 miliardi di kWh dell’ottobre del 2019 e, corretta dagli effetti calendario e temperatura, la variazione diventa -0,6%. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 37% della domanda, rispetto al 28,8% dell’ottobre di un anno fa. Il campione dei consumi dei clienti industriali monitorato da Terna, pur facendo registrare una flessione contenuta rispetto a ottobre dello scorso anno, appare ancora in ripresa rispetto ai mesi precedenti: la variazione congiunturale del mese di ottobre su settembre è pari a +1,4%. Nel mese di ottobre 2020 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’84,2% con produzione nazionale e per la quota restante (15,8%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,3 miliardi di kWh) è risultata in diminuzione del 2,8% rispetto a ottobre del 2019. In forte crescita le fonti di produzione eolica (+56,6%), idrica (+48,9%) e fotovoltaica (+9,8%). In flessione la fonte di produzione geotermica (-1%) e quella termoelettrica (-16,9%). A livello territoriale, la variazione tendenziale di ottobre 2020 è risultata negativa al Nord (-1,2%) e al Sud e nelle Isole (-0,3%) e stazionaria al Centro. Nei primi 10 mesi del 2020 la domanda elettrica nazionale risulta ancora in flessione rispetto al corrispondente periodo del 2019 (-6,2%, anche in termini rettificati). Da gennaio a ottobre le fonti rinnovabili hanno coperto il 39% della domanda elettrica italiana (35% nel 2019).

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