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Villa Beatrice, nuova vita per il gioiellino cinquecentesco di Argelato

Insieme al Teatro Consorziale di Budrio fa parte delle due realtà bolognesi che rientrano tra i 18 progetti di restauro e conservazione di edifici del patrimonio storico e di riqualificazione di teatri finanziati dalla Regione

Si va dal teatro di Correggio al Bonci di Cesena, passando per il Consorziale di Budrio e il Regio di Parma: nove progetti finanziati da un bando per restauro, conservazione, consolidamento e valorizzazione del patrimonio storico e contemporaneo a destinazione culturale e altri nove nell’ambito di un bando dedicato a interventi per spese di investimento nel settore dello spettacolo e destinati alla riqualificazione di altrettanti teatri.

La Giunta regionale ha approvato le graduatorie di due bandi, che per gli anni 2023-2024 complessivamente rendono disponibili oltre 6 milioni di euro.

“Questi bandi hanno riscosso un notevole successo di partecipazione- spiega l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-. Si tratta di risorse importanti, che daranno un nuovo impulso ai luoghi destinati allo spettacolo e agli edifici del patrimonio architettonico, storico e contemporaneo che viene destinato ad ospitare attività culturali, a dimostrazione di come l’Emilia-Romagna voglia sostenere la cultura e le sue potenzialità”.

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1°Bando Restauro e valorizzazione patrimonio architettonico storico 

Per quanto riguarda il primo bando, dedicato al restauro e alla valorizzazione del patrimonio architettonico storico e contemporaneo a destinazione culturale, su 34 progetti ammissibili le risorse disponibili, oltre 3 milioni di euro, consentono di finanziare i primi 9 progetti in graduatoria. Il bando, rivolto ai Comuni dell’Emilia-Romagna, prevedeva la concessione di contributi per sostenere la realizzazione di progetti di conservazione, restauro, consolidamento e valorizzazione del patrimonio architettonico storico e contemporaneo a destinazione culturale, compresi gli interventi di riduzione del consumo energetico e di innovazione tecnologica.

Gli interventi finanziati, nel bolognese, riguardano i lavori di restauro dell’ala Est di Villa Beatrice, nel Comune di Argelato. 

Fuori comune, i lavori contemplano anche il restauro dei locali studio, la scuola di musica e l’area esterna della biblioteca del Comune di Castelnovo di Sotto (Re); gli interventi di conservazione, restauro e valorizzazione di Villa Tusini, nel Comune di San Prospero (Mo); gli interventi di valorizzazione e riqualificazione della Rocca Sanvitale, a Sala Baganza (Pr); il completamento dell’impianto di condizionamento della biblioteca Villa Gandini, nel Comune di Formigine (Mo); il restauro e il riuso dell’ex scuderia del Castello di Calendasco (Pc); il restauro  gli interventi di prevenzione incendi della biblioteca comunale “Fabrizio Trisi” del Comune di Lugo (Ra);  l’adeguamento impiantistico del spazi museali del Museo Internazionale delle Ceramiche, a Faenza (Ra); la realizzazione di un nuovo ingresso accessibile e il restauro di alcuni ambienti limitrofi al museo del Palazzo Ducale di Guastalla (Re).

Villa Beatrice, gioiellino cinquecentesco

Si trova ad Argelato in Via degli Aceri n. 12. Questo prestigioso edificio, risalente alla seconda metà del ’500, venne costruito dalla famiglia senatoria bolognese degli Angelelli. Passò in seguito a vari proprietari, tra cui la famiglia Zambeccari, di cui si conservano motivi araldici negli affreschi.

Nell’800 venne acquistata (unitamente alle proprietà fondiarie) dalla famiglia Facchini, il cui ultimo proprietario, Alessandro, la donò al Ricovero di Mendicità di Bologna (oggi Istituto Giovanni XXIII); dal 1996 è proprietà del Comune di Argelato. 
L’edificio, pur essendo formato di parti di epoche diverse, risulta di una soddisfacente omogeneità. Il nucleo centrale, risalente alla seconda metà del XVI secolo, risulta affiancato da due ali laterali che delimitano cortili interni. L’interno conserva importanti decorazioni attribuite in parte al noto decoratore Cesare Baglione (le quattro sale della parte nord) e in parte (sala e quattro ambienti della zona sud) ad un artista  che fu pure attivo nella Villa Sampieri Talon a Volta Reno. I soggetti dipinti hanno caratteri moralistici e tendono probabilmente a ricordare iniziative a sfondo religioso o culturale di qualche membro della proprietà.
La denominazione “Villa Beatrice” vuole ricordare la Contessa Beatrice Lanzi Facchini, moglie di uno degli ultimi proprietari della villa, Enea Facchini, scomparsa  nel 1884 e ricordata in una lapide collocata sopra la porta della piccola cappella che si trova all’interno dell’edificio, recentemente restaurata.
La villa è composta dal piano terra riservato agli ambienti di servizio (cucine, tinello, pozzi ecc.), dal primo piano (piano nobile), abitazione ufficiale dei signori e luogo di ricevimento e di rappresentanza, e dal secondo piano, generalmente utilizzato per il riposo e il disimpegno.
Anche il giardino circostante ha particolari caratteristiche e comprende la collinetta-conserva; un tempo vi era pure collocata una peschiera.
La disposizione degli alberi e della vegetazione venne studiata appositamente, secondo le tecniche rinascimentali, per accentuare lo sbalzo termico tra le due zone del giardino creando un microclima che provocava correnti e brezze d’aria tra le stanze della villa. (Cenni storici, fonte Comune Agelato)

2°Bando Investimenti nel settore spettacolo 

Il secondo bando, sempre rivolto ai Comuni dell’Emilia-Romagna, prevedeva la concessione di contributi per sostenere la realizzazione di progetti relativi ad interventi per spese di investimento nel settore dello spettacolo, e in particolare lavori di ripristino, ristrutturazione, qualificazione e innovazione tecnologica di teatri ritenuti strategici all’interno dei rispettivi ambiti territoriali. Sono quattordici i progetti risultati ammissibili, nove quelli finanziati con 3 milioni di euro.

Gli interventi finanziati riguardano nel bolognese il Teatro Consorziale di Budrio. Fuori dal nostro comune rientrano anche: il Teatro “Asioli” di Correggio (Re), il Teatro Comunale “Alessandro Bonci” di Cesena (Fc), il Teatro auditorium della Fiera di Morciano di Romagna (Rn), il Teatro Malatesta di Montefiore Conca (Rn) e il Teatro Regio di Parma.

I Comuni beneficiari del contributo hanno ora 12 mesi di tempo per affidare i lavori per la realizzazione delle opere.

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