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Storie di violenza, il racconto di Veronica: "Sono guarita. Adesso insegno a mia figlia il rispetto per se stessa"

Oggi è una donna di 38 anni e ha conosciuto la violenza quando era solo 15enne. Un percorso lungo e a lieto fine che vuole condividere: "Che il mio sia un messaggio di speranza. E dura ma si fa. E si perdona anche"

Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e il modo migliore per farlo è raccontare la storia di chi è riuscita ad uscire un'esperienza di violenza e l'ha definitivamente superata (ieri sono stati divulgati da Casa delle Donne i numeri del 2020). Non ha problemi Veronica a raccontare tutto quello che ha attraversato a partire dai suoi 15 anni, quando ha incontrato un ragazzo "sbagliato" che l'ha portata ad acuire le sue fragilità: "Che non si può amare abusando l'ho scoperto solo da adulta. Troppe volte cadiamo nel compromesso facendo oltrepassare il limite del rispetto. Troppe volte per bassa stima varchiamo quel limite che ci procura male: parlo alla donna che non c'è più e che per ragioni varie si era legata a persone dannose, ladri di sentimenti che con la violenza prendono possesso di ciò che non è loro. Io però adesso l'ho superata e li ho anche perdonati".  

"Fragilità e bullismo mi hanno portata a seguire il branco. Il ragazzo che diceva di amarmi mi usava e abusava di me"

Veronica oggi ha 37 anni e vuole parlare a quelle donne che si sentono piccole e inferiori, condividendo l'esperienza di una vita riscattata. Ma quando è entrata in contatto con la violenza di genere? "Avevo 15 anni e una famiglia sana, con due genitori che mi hanno trasmesso dei valori. Ma le troppe insicurezze, la scarsa autostima e l'essere vittima di bullismo perchè cicciotella mi hanno portata a seguire il branco e soprattutto un ragazzo un po' più grande di me che diceva di amarmi. Oltre a chiedermi soldi per comprare la droga e a prendere il mio motorino alla fine ha rubato anche la mia purezza in un modo orrendo , quando non era lucido ma sotto effetto di cocaina. Abusava di me ogni volta che voleva e poi andava anche con altre ragazze. Tenevo tutto nascosto ai miei genitori mentre soffrivo perchè lui mi sputava addosso, mi bucava le gomme della moto e mi sottoponeva a ogni tipo di angherie. Ne sono poi uscita grazie alla mia famiglia". 

Un nuovo amore, diverso. Poi la malattia

"Qualche anno dopo ho conosciuto Michele. Un ragazzo totalmente diverso che mi ha fatto domenticare il passato e mi ha fatto pensare a un progetto di vita, al matrimonio. Si è ammalato di tumore dopo due anni, è morto davanti a me e tutti i miei sogni si sono infranti. Un altro incontro sbagliato e uno stile di vita fuori dalle righe: un amico di famiglia che si diceva innamorato di me ha approfittato della mia fragilità cominciando ad abusare sessualmente di me. Io mi lasciavo usare". 

Poi però è successo qualcosa, vero? "Mia madre è diventata molto credente e ha cominciato a pregare per me. Mi chiedeva di credere Gesù, ma non ne volevo sapere visto che quello stesso Dio mi aveva tolto un amore in un modo così crudele. Mi disprezzavo e disprezzavo il mio corpo, ero in piena fase autodistruttiva. Intanto il mio 'fidanzato' non voleva che uscissi e mi aspettava sotto casa minacciandomi e maltrattandomi". 

E poi l'illuminazione che ha portato Veronica a vedere tutto sotto una luce diversa con tanta vogli adi cambiare atteggiamento nei confronti della vita..."Eh sì, so che questa non è la strada di tutte, ma io sono stata salvata dalla fede. Una sera invece che a un concerto gospel mi sono ritrovata a un incontro nel quale si parlava di Gesù e mi sono sentita compresa e amata. Ho capito e cambiato tutto esattamente da quel momento. Chi lo avrebbe mai detto. Per la prima volta e nonostante avessi provato di tutto (droghe comprese), ho avvertito una spiritualità vera". 

Adesso hai una famiglia, una specie di seconda vita, una seconda chance. Come ti vedi e come vedi la ragazza che indebolita ha permesso a qualcuno di esercitare violenza su di lei? "Intanto ho trovato la forza di perdonare e di perdonarmi. E non è poco. E poi mi sono sposata e ho tre figli, due femmine e un maschio dai 2 agli 8 anni. A loro sto insegnando a rispettare se stessi e rispettare gli altri. Ho anche un sogno che mi piecerebbe realizzare:  aprire con mio marito e i miei figli una casa famiglia per bambini e mamme che subiscono violenza".

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