
Zanichelli editore colora di Street Art la sede di via Irnerio
La casa editrice ha affidato al celebre urban artist Giorgio Bartocci il progetto di pittura site-specific su alcune vetrine e saracinesche della sede
Particolare iniziativa quella della casa editrice Zanichelli, che ha affidato al celebre urban artist Giorgio Bartocci il progetto di pittura site-specific su alcune vetrine e saracinesche della sede al civico 28 di via Irnerio.
Come spiega una nota, l’artista che vive a Milano, ha realizzato numerosi progetti di visual-design, esposizioni e live-performance così come importanti commissioni per enti privati e istituzioni pubbliche in varie città italiane e internazionali come Bologna, Roma, Milano, Parigi, Berlino, Vienna.
"Diviso tra urban-art e product-design, Bartocci, esplora il complesso rapporto tra l'uomo e il territorio in cui abita. Sempre impegnato nella sua interazione figurativa tra le complesse strutture urbane e i loro contesti sociali, su pareti e tele, ricrea una simbolica sintesi delle surreali routine da 'modernità liquida' che ci circondano -si legge - Ora il suo stile suggestivo e i suoi soggetti potranno essere ammirati in via Irnerio, sulle vetrate e sulle saracinesche della sede della casa editrice Zanichelli. Il titolo del progetto è “Riflessi Mimetici”, una definizione aperta e ossimorica che allude a una controllata ricerca sulla “riflessione” intesa come specchiatura e compresenza di elementi interni ed esterni all’opera. La temporanea inclusione nella pittura dell’immagine di coloro che transitano sotto i portici di Bologna, i magnifici tunnel metropolitani che contraddistinguono la città rendendola inconfondibile, è quindi uno degli elementi principali del progetto. Un mimetico riflettente non esiste: questo viaggio nella pittura esplora quindi l’annullamento della mimetica (nel suo significato corrente di camouflage) in una sintesi di movimento e fugacità ottenuta mediante sovrapposizioni di tratti primordiali e fluidi che adattano un concetto primitivo di pittura al contesto contemporaneo".
L’opera si è sviluppata attraverso un dialogo serrato con i dipendenti dell’Azienda (a cui è riservato un punto di vista esclusivo dell’opera dall’interno degli uffici in cui lavorano) e studi architettonici sulla sede della Casa editrice Zanichelli.