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Martedì, 16 Aprile 2024
Cura della persona

Mal di schiena e collo: cos'è l'Ossigeno - ozono terapia

Dolori spesso invalidanti che proseguono nel tempo: cosa fare

Il mal di schiena, così come il mal di collo possono esssere la causa di dolori invalidanti e possono colpire tutti, indistintamente dall'età. Un dolore che può causare molti problemi, comprommettendo temporaneamente le funzioni quotidiane, e non a caso rappresenta la prima causa di assenza dal lavoro. 

Il dolore può essere intermittente o costante, focalizzato in un posto o essere riferito o irradiarsi ad altre aree. Può essere un dolore sordo, o un dolore acuto o trafiggente o bruciante. Il dolore interessa la parte bassa della colonna vertebrale subito sopra le natiche (lombalgia), principalmente lungo i fasci muscolari ancorati sulla colonna vertebrale. Spesso si manifesta al risveglio, coi primi movimenti della colonna, o la sera alla fine della giornata lavorativa.

Chi colpisce e perché

Per chi svolge un lavoro prevalentemente sedentario, lo stare seduto a lungo manifesta il dolore, tipicamente proprio nel momento in cui ci si alza dalla sedia. Ma per alcuni il dolore si manifesta acutamente dopo uno forzo o un movimento incongruo, con un irrigidimento muscolare che blocca i movimenti della schiena. Il dolore può essere sentito al collo (e può irradiare alle braccia e alle mani), nel mal di schiena “alto”, oppure, alla bassa schiena (nel mal di schiena “basso”, e può irradiarsi alle gambe o piedi), e può includere altri sintomi oltre al dolore, come debolezza, sensazione di addormentamento o formicolii. E’ importante distinguere l’origine del mal di schiena dovuto a problemi alla colonna vertebrale (quali discopatie etc, con problemi di sciatica), da semplici problemi muscolari. 

Normalmente i problemi più semplici di infiammazione muscolare o articolare si risolvono spontaneamente o con semplici analgesici e con il riposo. Quando però il dolore non passa o si ripresenta periodicamente nella stessa forma bisogna fare accertamenti specialistici per verificare  la presenza di un’infiammazione cronica articolare; spesso poi il dolore prolungato e ripetuto si associa a quello che viene definito dolore radicolare, prodotto cioè dall’infiammazione di una terminazione nervosa che può essere causata da un fatto compressivo quale un’ernia discale o dalla compressione di osteofiti prodotti dall’artrosi.

La patogenesi del dolore radicolare è spiegata dal fatto che il disco erniato (ernia del disco) meccanicamente comprime la radice nervosa che si deforma e determina una degenerazione del rivestimento mielico. Inoltre il prolungato effetto pressorio sulla radice induce un vero e proprio insulto ischemico, legato all’alterazione del microcircolo arterioso e soprattutto al blocco del ritorno venoso, con conseguente imbibizione edemigena della radice stessa, che aumenta di volume.  Questo avviene nelle grosse ernie; nelle piccole ernie e nelle protrusioni discali il disco non sempre entra in contatto permanente con la radice  ma solo facendo particolari movimenti o assumendo  particolari posizioni, in questo caso l’infiammazione non è immediata, ma  basta un colpo di freddo  o movimenti anomali prolungati per scatenare l’infiammazione e il dolore in quella radice che è particolarmente sotto stress.

Ossigeno-Ozono

Il presupposto è quello di rivolgersi sempre al proprio medico o uno specialista per capire quale sia il trattamento più adatto al nostro problema, e l'eventuale cura, scoprendone anche la causa. Negli ultimi anni la scienza ha fatto passi da gigante, e  molti coloro che si affidanto all'Ossigeno Ozono Terapia. 

Questa è una pratica medica che utilizza i benefici effetti dell’ozono per scopi terapeutici; l’obiettivo del trattamento consiste essenzialmente nell’aumentare la quantità disponibile di ossigeno o dei suoi radicali, attraverso l’introduzione di ozono nel corpo. La somministrazione avviene con diversi metodi e con concentrazioni diverse di ozono in ossigeno (μg / ml ).

L’Ossigeno-Ozono, grazie alla normalizzazione dei livelli di prostaglandina E2, ha efficacia antiflogistica, antidolorifica, eutrofica, miorilassante e neoangiogenetica.

L’Ossigeno – Ozono terapia può essere impiegata in numerose patologie, poichè differenti vie di somministrazione (locali e generali) e diverse concentrazioni di ossigeno in ozono portano differenti effetti terapeutici. I campi di applicazione spaziano tra le varie Specialità mediche, come l’ortopedia, la medicina sportiva, la medicina interna, la reumatologia, la neurologia, la dermatologia e molte altre.

Dove rivolgersi a Bologna

Neuroradiologia Ospedale Bellaria in via Altura

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