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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute Monzuno

Monzuno: posa della prima pietra per la nuova Casa della Salute

Presente anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini

Posa della prima pietra per la nuova Casa della Salute a Vado, frazione del Comune di Monzuno. Il cantiere è stato aperto ieri grazie a un investimento di 2 milioni e 400 mila euro da parte dell’Azienda Usl di Bologna. La nuova struttura – oltre mille metri quadrati - si aggiungerà alle tre Case della salute già presenti nel a Castiglione dei Pepoli, Porretta Terme e Vergato. Un presidio territoriale che completa così l’offerta sanitaria in questa parte di Appennino, che può contare anche sui servizi di assistenza degli ospedali di Vergato, Porretta Terme e sulla Casa di Cura Villa Nobili, convenzionata con il servizio sanitario nazionale.

“Investiamo nella medicina di territorio, per servizi vicino ai cittadini che permettano l’attività di prevenzione, oltre a quella di cura e assistenza, direttamente nelle comunità locali- ha sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, presente all’avvio dei lavori- Non a caso l'Emilia-Romagna è la regione con più Case della salute, 120, di cui 22 nella provincia di Bologna, e con il più alto tasso di medicina domiciliare. E farlo nelle aree montane è ancor più importante, anche per contrastare il rischio di spopolamento e attirare qui nuovi residenti, obiettivo di altre misure che abbiamo avviato come la riduzione dell’Irap per imprese, artigiani, commercianti, e il bando da 10 milioni di euro per contributi a fondo perduto alle giovani coppie che acquistano o ristrutturano casa sempre in Appennino. Da qui, oggi, arriva un’altra conferma di come si può e si debba potenziare la sanità pubblica: in Emilia-Romagna lo facciamo e continueremo a farlo, pronti a dare il nostro contributo impiegando nel modo più efficace e rapido possibile tutte le risorse nazionali ed europee che avremo a disposizione, oltre a quelle regionali. Farlo è una priorità assoluta, come purtroppo anche la pandemia ci ha insegnato”.

Alla posa della prima pietra il sindaco di Monzuno, Bruno Pasquini, il presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana di Bologna, Giuliano Barigazzi, eil direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna, Paolo Bordon, con altre autorità e amministratori locali.

La struttura

Il nuovo edificio, di oltre mille metri quadrati, cui si aggiungeranno i 570 di parcheggio coperto, viene edificato su un terreno di proprietà del Comune di Monzuno. Tre i piani: il seminterrato sarà occupato dal parcheggio per le auto; al piano terra troveranno posto l’accettazione, il punto informativo e il Centro unico di prenotazione (Cup), la sala d’attesa e il punto prelievi. Ancora al piano terra saranno collocati 14 ambulatori: quattro per i medici di famiglia, tre di specialistica, uno infermieristico, tre riservati al Centro di Salute mentale, uno di pediatria di comunità, uno per il pediatra di libera scelta e uno per gli infermieri domiciliari. Al primo piano verranno posti un ambulatorio generico, uno studio medico, una sala polivalente, un locale di ristoro e due spogliatoi, oltre ai locali riservati alle attrezzature tecnologiche.

All’interno, l’edificio avrà lo stesso stile architettonico delle più recenti Case della salute: pavimenti ceramici, infissi esterni in alluminio con ottime prestazioni termiche e acustiche, finiture e colori studiati appositamente per garantire un ottimale orientamento esterno ed interno, anche per le persone disabili.
 

A poca distanza dal cantiere della nuova Casa della Salute si trova la sede della “Pubblica Assistenza” di Vado e il “Centro di formazione 118” di Val di Setta, unico in Italia nel suo genere, per l’addestramento degli operatori del pronto intervento. Così Paolo Bordon, direttore generale dell'Azienda Usl di Bologna: “Oggi è una bella giornata per l'Appennino. Le Case della Salute costituiscono un punto di riferimento centrale, in grado di rispondere, in rete con i medici di medicina generale e gli ospedali dell'intera area metropolitana, alla domanda di salute dei cittadini. Qui troveranno posto i medici di medicina generale e i pediatri, la specialistica, i servizi infermieristici, il punto prelievi. Una rete di servizi, vicini ai luoghi di vita e di lavoro dei cittadini di questa area, un presidio sanitario che garantirà la continuità assistenziale tra il territorio e gli ospedali dell'Azienda Usl di Bologna. Con la posa della prima pietra della Casa della salute di Vado-Monzuno, si apre per l'Azienda un programma intenso di completamento della rete di Case della Salute, in città come nei comuni dell'area metropolitana”.

Soddisfatto Bruno Pasquini, sindaco del Comune di Monzuno: “Una giornata importante per la nostra comunità e per entrambe le vallate del Setta e del Sambro.  Con la posa simbolica della prima pietra, vede la luce un progetto di grande valore per la salute dei nostri cittadini: un servizio sanitario completo che consentirà loro di curarsi vicino a casa, senza dover affrontare lunghe percorrenze. Ringrazio di cuore il presidente Bonaccini, che ci onora della sua presenza e che non ha mai fatto mancare la sua vicinanza nel lungo percorso che ha preceduto la realizzazione di questa nuova realtà”.

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