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Rivoluzione ticket sanitario: "Chi ha di più paga di più"

Il ministro della Salute ha annunciato che alla legge di Bilancio verrà collegato un ddl che avrà l'obiettivo di rendere i ticket sanitari progressivi, cioè parametrati in base alla situazione economica del paziente...

Ticket sanitari: con la nuova manovra fiscale 2020 potrebbe cambiare tutto. Sembra infatti, che dal prossimo anno il loro importo  sarà stabilito in base al costo delle prestazioni e del reddito familiare equivalente, cioè il reddito prodotto dal 'nucleo familiare fiscale' rapportato alla' numerosità del nucleo familiare'.

Tutto parte dall'idea di considerare un importo come limite massimo annuale di spesa, al raggiungimento del quale cesserà l’obbligo dell’assistito di partecipare alla spesa sanitaria. Le novità in materia di ticket sanitari sono contenute nella prima bozza del ddl di riordino della materia, annunciato dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Ticket sanitario: cosa cambia

In parole povere, la compartecipazione alla spesa sanitaria sarà calcolata in base al reddito, secondo cui "chi ha di più paga di più" e chi "ha di meno paga di meno", mentre sarà eliminato il tanto contestato super-ticket sulle prestazioni specialistiche ed ambulatoriali.

Stando al Rapporto Gimbe 2019, in Italia ci sono numerose differenze regionali per i ticket sanitarii: differenze che riguardano sia le prestazioni su cui vengono applicati, sia gli importi che i cittadini devono corrispondere, sia  per le esenzioni.

La compartecipazione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini nel 2018 ha sfiorato 3 miliardi di euro. E le Regioni hanno incassato per i ticket 2.968 milioni, di cui 1.608 milioni relativi ai farmaci e 1.359 milioni per le prestazioni ambulatoriali, anche per quelle di Pronto soccorso.  

Ticket sanitario, come funziona adesso

Il ticket, introdotto nel 1989  come strumento con cui il cittadino potesse compartecipare alle prestazioni mediche, ha subito diverse modifiche nel corso degli anni, che ne hanno cambiato i costi e la modalità di utilizzo. Nonostante sia a pagamento, esistono diverse condizioni in cui è possibile chiedere l'esenzione. Premettendo che la normativa che regola la fruizione e il pagamento dei ticket varia da Regione a Regione, risultano esenti i cittadini con reddito molto basso, con malattie rare o croniche, le donne in gravidanza e le persone invalide.

Attualmente il ticket sanitario è previsto per tre diverse tipologie di assistenza sanitaria: le prestazioni in pronto soccorso, che prevedono una quota di 25 euro, alcune categorie di farmaci e alcuni visite specialistiche o esami diagnostici.

L'aliquota da pagare, soprattutto per quanto riguarda i farmaci, varia in base alla zona d'Italia in cui si usufruisce del Ssn, il tributo infatti varia di Regione in Regione. Ricordiamo inoltre che, per le prestazioni in pronto soccorso il ticket si può pagare direttamente in loco o in un secondo momento tramite bollettino postale, mentre per i medicinali si paga in farmacia. Le visite e gli esami vanno invece saldate prima che il paziente vi si sottoponga, cosa che è possibile fare in ospedale, in banca o alla Posta e, in alcuni casi, tramite le tabaccherie o servizi online(Per le Regioni che lo permettono).

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