Che domenica speciale al Dall'Ara!
“Che domenica speciale, la domenica con te” è l’incipit del ritornello della nota canzone di Fabio Concato. Versi che ben si confanno alla giornata di oggi, dal momento che il Bologna ha trionfato nettamente sull’Inter nell’anticipo delle 12.30. E non importa il risultato finale, cioè 1-0. E nemmeno importano né la pioggia incessante che si è abbattuta sul Dall’Ara per tutti i 90 minuti; né la bassa temperatura che maturava, minuto dopo minuto, per tutta la partita (5°, percepiti 0°). Tutto questo, infatti, è stato ben insabbiato dalla soddisfazione di aver vinto ancora contro la seconda squadra del campionato. Del resto il Bologna, sin dai primi minuti, ha dimostrato di poter giocarsi la partita alla pari, pressando alto l’Inter e giocando a viso aperto. E si sarebbe anche portato meritatamente in vantaggio al minuto 13’ con Barrow, se solo il VAR non avesse richiamato Orsato per una netta posizione di fuorigioco di Dominguez. Ad ogni modo, per un Bologna che aveva approcciato bene la gara, c’era un’Inter insufficiente. Probabilmente ancora in balìa dei festeggiamenti per l’ottima prestazione di mercoledì sera contro il Porto. I minuti comunque passano: e dopo una doppia chance decise prima da una gran parata di Onana su Cambiaso, poi dalla traversa sulla ribattuta di Soriano, finalmente l’Inter è venuta fuori e ha cominciato a crescere. E, proprio sul finire del primo tempo, ha sfiorato addirittura il vantaggio con un colpo di testa di Lautaro Martinez. Il secondo tempo, invece, sembrava destinato ad essere dominato dai nerazzurri: Dzeko, subentrato al posto di uno spento Lukaku, addirittura si è fatto parare da Skorupski un tiro fortissimo dal limite dell’area. Tuttavia, il Bologna non ha mollato: è attento, coraggioso e cinico. L’Inter, invece, con il passare dei minuti calava la propria intensità. E, infatti, al 75’ la formazione rossoblu è stata premiata: ripartenza bassa di Onana per D’Ambrosio. Il centrale nerazzurro, però, non è stato capace di intercettare lo sguardo di Barella: ottimo recupero di Schouten, che immediatamente ha servito Orsolini. Il numero 7 del Bologna, a tu per tu con Onana, lo ha superato con sinistro imprendibile. É festa sotto la curva. Gli ultimi 15 minuti sono un assedio dell’Inter nella metà campo rossoblu. E l’ultimo squillo della partita è stato proprio di Gosens che, nell’ultimo minuto di recupero, si è fatto parare un tiro molto potente ma centrale da Skorupski. Triplice fischio: è festa grande al Dall’Ara. Del resto, per il secondo anno consecutivo il Bologna è riuscito a fermare in casa l’Inter. E, almeno per quest’anno, senza deciderla grazie ad un episodio favorevole. Ma il plauso va soprattutto a Thiago Motta, perché è riuscito in questi mesi a plasmare la squadra secondo tutti i suoi principii: per prima cosa, non ci sono leader. Forse perché è proprio lui il vero leader. Poi, la squadra gioca tutte le partite senza dare troppo peso all’avversario. Ne discende un ottimo rendimento in fase difensiva, anche nelle sconfitte: sempre di misura. Infine, l’approccio ad ogni partita è costantemente ottimo. E, quando prende coraggio ed esce dalla sua metà campo, il Bologna dimostra di saper giocare bene e la chiude sempre. Anche quando, come in questo periodo, manca il centravanti titolare. In conclusione, spero che il Bologna, pur avendo battuto l’Inter, non si lasci sopraffare dalla sbornia europea. Infatti, il settimo posto conquistato in campionato fa si che la vera contendente per la qualificazione alla Conference League sia proprio la Juventus. Tuttavia, penso che la qualità della rosa, la continuità in campionato e, a tratti, anche il gioco gradevole della squadra di Allegri - che oggi, senza i 15 punti di penalità, sarebbe premiata meritatamente con il secondo posto - la rendono del tutto superiore al Bologna. D’altra parte, a distanza di anni, fa molto piacere vedere una città per procura dei suoi tifosi, credere seriamente e sinceramente ad un obbiettivo così importante. E doverselo contendere proprio con la Juventus, lo rende ancora più emozionante. Comunque, ribadisco: tutto questo dipenderà solo da noi. Basta una partita svogliata - e sbagliata - per perdere concentrazione e dilapidare il vantaggio accumulato, rendendo assolutamente inutile la prossima gara con la Juventus. Ma, almeno per oggi, godiamoci questa vittoria: ce la siamo proprio meritati. Scritto il 26/2/2023