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Erika Bertossi

Collaboratrice cronaca ed eventi

10 eventi per 10 diverse tipologie di pubblico. Ecco il meglio del weekend a Bologna

Fine luglio, si resta in città, si fanno cose e si vede gente: anche il programma di questo fine settimana invoglia a godersi serate al fresco davanti allo schermo cinematografico, sotto un palco o nelle verdi location estive

Ed ecco che ci risiamo. Anche questo weekend è bello pieno di proposte che la città ci fa e che noi non possiamo non raccogliere. La grande musica c'è (Francesco De Gregori e Levante sono abbastanza?), le serate anni '40 anche (abbiamo un bel Burlesque sul Navile),  qualche concerto a ingresso libero sotto le stelle, il grande cinema e anche degli appuntamenti che conquistano il palato. Ne abbiamo scelti 10, secondo noi i migliori. Godetevi il fine settimana bolognese. 

Ecco i 10 eventi da non perdere 

1. Gli Iside live a DumBO

(per chi senza la musica dal vivo non ci sa stare)

Iside è un collettivo composto da Dario, Daniele, Dario e Giorgio, quattro ragazzi di Bergamo uniti da una profonda amicizia. Il loro percorso si unisce in maniera naturale incrociandosi per i corridoi della scuola con la maglia della stessa band rock. “Abbiamo fatto tutto insieme da quel periodo: il primo giro in auto dopo aver preso la patente, la vacanza post-maturità, un sacco di progetti in inglese e altrettanti concerti in posti sgangherati, perché da noi a Bergamo si fa così”, racconta la band. La loro musica rappresenta la sintesi tra diverse influenze e infiniti scenari, dove ogni componente del gruppo dà il suo contributo. Gli ascolti e gli spunti sono tanti: da Brockhampton, Frank Ocean, Mk Gee, Toro y Moi fino a Flume, Chet Faker e Mura Masa. ISIDE è tra i 12 progetti italiani selezionati per Radar Italia, il programma globale di Spotify (per la prima volta in Italia) nato per supportare i migliori talenti della scena musicale emergente del nostro Paese. Ingresso gratuito con registrazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite. Appuntamento sabato 24 luglio in via Casarini. 

2. "Vampyr" sullo schermo di Piazza Maggiore 

(per chi mangia aglio senza problemi)

Sabato in Piazza Maggiore (per la rassegna Il Cinema Ritrovato) va in scena un filmone legato al vampirismo. C'è "Vampyr" con musiche di Wolfgang Zeller, restaurate da Timothy Brock, eseguite dall’Orchestra del Teatro Comunale, diretta da Timothy Brock. Precede: "Un chien andalou"  (Francia/1929) di Luis Buñuel (21'). Cosa si dice del film? 

Il film di Dreyer esige molto dal suo compositore, che deve fare da narratore lirico in un film praticamente privo di suoni e dialoghi. È l’esatto opposto del Dracula girato da Browning solo un anno prima, che è tutto dialoghi e suoni ma privo di colonna sonora originale. Wolfgang Zeller (1893-1967), le cui radici cinematografiche affondano in Achmed, il principe fantastico (1926) di Lotte Reiniger, conosceva bene il linguaggio musicale del cinema muto. La partitura accompagna con intensità 71 dei 73 minuti di Vampyr, sottolineando febbrilmente il cupo paesaggio di Dreyer con trascinanti passaggi lirici ed eterei, nonché con recitativi straordinariamente efficaci che sospendono la musica permettendo al film di accogliere il primo tentativo di Dreyer con il sonoro.
Tuttavia, i rari dialoghi fungono in sostanza da effetti sonori – come lo scricchiolio di una porta, il gracchiare di un corvo – e fanno poco per l’avanzamento della trama. È la musica a svolgere quel compito. Infatti la maggior parte degli effetti sonori fu eseguita proprio dall’orchestra, e appare nello spartito. Ciò detto, sulla carta manca ancora molto. Mentre dirigeva la sessione di registrazione Zeller introdusse un’enorme varietà di cambiamenti di tempo, misure di ripetizione, note cancellate e sostituzioni di strumenti. […] Non avendo mai riproposto la composizione, Zeller archiviò il manoscritto, che finora non era mai stato ascoltato dal pubblico in una performance dal vivo. Timothy Brock

3. "Allargo già le braccia" al Baraccano 

(per chi il teatro sì, ma sotto le stelle)

Sabato e domenica sera al Baraccano (ore 21.00) un concerto per ensemble musicale, voce recitante e immagini (rassegna Atti Sonori Estate 2021): Allargo già le braccia - la segreta essenza delle cose non dette.  Le mie lettere a Ottorino e le sue a me tracciano il primo periodo della nostra vita in comune. Dopo le nozze la corrispondenza tra noi è assai poca, perché nei diciotto anni di vita assieme siamo stati separati solo pochi giorni. (Elsa Olivieri Sangiacomo). Musica e gesto musicale sono corpo in scena. Lettere, documenti e immagini sono imprescindibili tracce  di vita di Elsa e Ottorino Respighi. Respighi è profondamente e intimamente legato alla città di Bologna e la vive con fortissima nostalgia ogni volta che se ne allontana. Di fatto si stabilì a Roma dal 1913, vincendo il concorso per la Cattedra di Composizione e Fuga al Conservatorio di Santa Cecilia, ma i suoi innumerevoli viaggi si contano già dagli anni giovanili in via Castagnoli 2 (ora Largo Respighi – BO), a partire dalla piccola stanza adibita a studio, dalla libreria in abete costruita con le sue mani, dalla raccolta di vocabolari in diverse lingue, con una particolare curiosità per quelle meno note. Ai vocabolari seguono gli atlanti e le ore passate a studiare una carta geografica. “Furono quelli, furono quelli i primi viaggi, i più belli che io abbia mai fatto per il mondo”. Non è sempre facile interpretare un sognatore. Biglietto unico 10 euro, biglietti in vendita on line su vivaticket.com, nei punti vendita convenzionati e presso la biglietteria del Teatro del Baraccano (orari biglietteria Teatro del Baraccano: da lun. a ven. dalle 10 alle 13 e nelle sere di spettacolo).

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