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Redazione

San Petronio: cosa fare a Bologna il 4 ottobre, i musei aperti

Un giorno di festa, perfetto per riposarsi e prendere parte alle celebrazioni, ma anche per visitare mostre e musei, andare a teatro o al cinema

Lunedì 4 ottobre è il Santo Patrono della città di Bologna: è San Petronio. Cosa fare in città oltre a votare per le prossime amministrative se non lo si è già fatto domenica? Intanto le celebrazioni religiose: tradizionale benedizione ai piedi della statua di San Petronio alle 12.45 e alle 17 la messa solenne dell'arcivescovo Matteo Zuppi nella Basilica. Alle 18.30 in Piazza Maggiore processione e benedizione e poi fuochi d'artificio. 

In Piazza VIII Agosto lunedì 4 ottobre c'è il mercato straordinario della Piazzola: bancarelle di vario tipo e mille merceologie, fra abiti e accessori, stock "da bazza": l'unica occasione per fare veri affari in una giornata festiva! 

Al Museo Civico Archeologico alle 16 visita guidata "Messaggi di Pietra" per bambini da 7 a 12 anni. Nel mondo romano le epigrafi erano molto diffuse ed erano utilizzate su diversi tipi di monumenti, con funzioni differenti: altari, stele funerarie, insegne di botteghe, segnali stradali… Passeggiando nel lapidario del Museo ascoltiamo dalla voce di un’archeologa le storie degli antichi abitanti di Bologna: tra gli altri, faremo la conoscenza di un soldato, di un porcaro, di una matrona e di una intera famiglia immigrata dalla Grecia! Prenotazione obbligatoria a musarcheoscuole@comune.bologna.it entro le h 18.30 del giorno precedente l’attività indicando il numero di persone e un recapito telefonico. Informazioni: tel. 331 6139089 (giovedì h 10-12).

In occasione delle celebrazioni per la festa del Santo Patrono il facsimile del Polittico Griffoni sarà esposto dal 4 al 31 ottobre 2021 nella Basilica di San Petronio, sede originaria della pala rinascimentale. Si tratta di una fedelissima riproduzione dell’opera di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti realizzata da Factum Foundation, già esposta nella mostra La Riscoperta di un Capolavoro che ha riunito a Palazzo Fava le tavole originali del Polittico e ora collocata nelle sale del Museo della Storia di Bologna, a Palazzo Pepoli. Una replica realizzata grazie alla scansione delle tavole e la stampa 3D ad alta risoluzione, alla ricostruzione digitale e al ritocco a mano delle dorature. I visitatori potranno così vedere riunite le 16 tavole note, nella disposizione che con ogni probabilità corrisponde a quella d’origine. Come noto, la pala realizzata tra il 1470 e il 1472 per la cappella della famiglia Griffoni nel corso dei secoli, per varie vicende, fu smembrata, giungendo infine ad essere presente nelle collezioni di nove musei ‒ dalla National Gallery di Londra al Louvre, dalla National Gallery of Art di Washington alla Collezione Vittorio Cini di Venezia ‒ che oggi ne sono proprietari.

Pinacoteca e Palazzo Pepoli Campogrande: apertura straordinaria per il patrono 

Per festeggiare San Petronio, patrono della città di Bologna, lunedì 4 ottobre 2021 la Pinacoteca Nazionale di Bologna e Palazzo Pepoli Campogrande saranno aperti dalle ore 9.00 alle ore 14.00 con ingresso gratuito.
Nell’occasione, i bolognesi potranno scoprire le collezioni della Pinacoteca, museo nato nel 1808 come quadreria dell’Accademia di Belle Arti, l’istituto d’istruzione sorto dalle ceneri della settecentesca Accademia Clementina. L’antico nucleo, proveniente dall’Istituto delle Scienze, fu in seguito arricchito dalla straordinaria raccolta di quasi mille dipinti frutto delle soppressioni di chiese e conventi compiute dopo l’ingresso delle truppe napoleoniche a Bologna, tra il 1797 e il 1810, e nuovamente a seguito delle soppressioni del 1866 attuate dal nuovo stato italiano. L’itinerario di visita si snoda a partire dalle ricche testimonianze del Trecento bolognese, con opere di Vitale da Bologna e di Simone dei Crocefissi, senza dimenticare la significativa presenza del polittico di Giotto e degli affreschi provenienti dalla chiesetta di S. Maria di Mezzaratta, ricomposti secondo la struttura architettonica originale. Il Rinascimento è testimoniato dai ferraresi Francesco del Cossa ed Ercole Roberti e dal bolognese Francesco Francia. Dopo i capolavori di Raffaello (Estasi di santa Cecilia) e Parmigianino (Pala di S. Margherita), il percorso di visita conduce alla riforma di fine Cinquecento, testimoniata dalla consistente produzione dei Carracci, e alla pittura del Seicento emiliano rappresentata da opere di Guido Reni, Domenichino, Francesco Albani, Alessandro Tiarini e Guercino. L'itinerario si conclude col Settecento multiforme - volta a volta aristocratico e popolare - di Giuseppe Maria Crespi, di Donato Creti e dei fratelli Gaetano e Ubaldo Gandolfi.

Nella sede distaccata di Palazzo Pepoli Campogrande, i visitatori potranno invece ammirare le sale splendidamente affrescate dai principali protagonisti della grande decorazione bolognese tra la seconda metà del Seicento e gli inizi del secolo successivo: il Salone d’onore con la trionfale Apoteosi di Ercole di Canuti, la Sala di Felsina con le pitture composte e aggraziate dei fratelli Rolli, le sale delle Stagioni e dell’Olimpo, dove l’irriverente Giuseppe Maria Crespi contamina la decorazione celebrativa con i modi della pittura di genere, l’elegante classicismo della Sala di Alessandro di Donato Creti. Gli ambienti del piano nobile di Palazzo Pepoli Campogrande ospitano alle pareti alcuni dipinti della quadreria Zambeccari, la ricca collezione destinata alla pubblica fruizione a fine Settecento dal marchese Giacomo Zambeccari ed entrata a far parte delle raccolte della Pinacoteca nel 1884.

E la sera...musica al Mercato!

Lunedì 4 ottobre (San Petronio) alle ore 21:30 si riaccende la musica di Istantanea al Mercato Sonato di Bologna, con le produzioni della residenza fra l’ensemble e il compositore Salvatore Sciarrino. Ad aprire e chiudere il concerto di Istantanea Alarico Mantovani, che proporrà una selezione esplorativa ad ampio spettro: dal minimalismo ambient alle pulsioni ritmiche grime e dubstep, dallo sperimentalismo industrial alle frontiere elettroniche più astratte ed ipercinetiche.

Dalla residenza che ha visto coinvolti i musicisti di Istantanea con il grande compositore Salvatore Sciarrino infatti nasce la produzione “Centauromarino”. Un intreccio di brani tratti dal catalogo del Maestro e dal repertorio originale di Istantanea,  dove la comunicazione e lo scambio di idee con una delle menti più illustri del panorama musicale contemporaneo internazionale rendono ancora più profondo il legame tra interpreti e compositori. Ingresso 5 euro . Mercato Sonato, via Giuseppe Tartini, 3            

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