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Lunedì, 2 Ottobre 2023
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Agosto biglietto mio non ti conosco: 10 cose da fare gratis a Bologna mentre gli altri sono in vacanza

Dal sound jamaicano alle mostre di fotografia, dalle rassegne estive agli appuntamenti per bambini, ecco un decalogo per chi cerca eventi a costo zero

4. "Oltre il sipario": la vita dietro le quinte, lo sguardo di un grande

"Oltre il sipario" è la mostra fotografica di Nino Migliori a cura di Denis Curti. In mostra la nuova produzione fotografica del maestro , grande interprete della fotografia contemporanea, tra i primi ad aver intuito, considerato e attuato nuove pratiche della fotografia. Il tutto tra Il foyer e il portico del Teatro Comunale e il cortile dell’Archiginnasio. Il progetto vuole essere un omaggio al Teatro Comunale di Bologna, che l’artista emiliano ha esplorato palmo a palmo per tre mesi consecutivi nella primavera-estate del 2019 per mettere in scena una sua personalissima storia, che riesce a restituire le atmosfere e le magie che abitano quel luogo: momenti di una vita teatrale quotidiana, che oggi assumono un valore particolarmente emozionante e significativo a causa del difficile momento storico che il teatro sta vivendo. 60 le immagini in bianco e nero in mostra, suddivise in due percorsi che dialogano tra di loro e che rappresentano le due prospettive opposte, che ha utilizzato Migliori nel suo racconto fotografico: dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto. Un efficace gioco di luci restituisce allo spettatore le sensazioni dell’autore: in particolare, l’allestimento dell’Archiginnasio, che ha come soggetto le strutture architettoniche, riporta lo stesso senso di vertigine che Migliori deve aver provato dopo essersi arrampicato nei luoghi più inaccessibili del teatro; mentre quello al Comunale, che vede come protagonisti i suoi abitanti, ovvero cantanti, musicisti, truccatori, parrucchieri, attrezzisti, corpo di danza…, immerge lo spettatore nella sconosciuta e sorprendente vita del dietro-le-quinte. La mostra è correlata all’omonimo libro fotografico a cura di Denis Curti (Postcart Edizioni srl, 2020, 24 x 30 cm-152 pagine193 foto bn duotone, 8 foto colori).

5. La Sagra del porcino a Castel del Rio

Il 21-22 e 28-29 agosto l'appuntamento è con i sapori della montagna. A Castel del Rio specialità culinarie con il porcino protagonista tutte le sere dalle ore 18.30 e la domenica anche dalle ore 12.00, anche in caso di maltempo (struttura coperta). Spettacoli musicali in Piazza Repubblica. Prenotazione obbligatoria sul sito sagrealidosiane.it (attivo dal 01.08.2021).  Castel del Rio | Comune 0542 95906 / Pro loco 351 6482510 (attivo dal 1/08/2021 dalle 19 alle 22)

6. L'Orco nel fagiolo

Esistono i fagioli magici? E se esistono, cosa si cela al loro interno? Una fiaba che parla del magico e pauroso passaggio dall'infanzia all'età adulta. Evento a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà all’interno dei locali della Cava delle Arti. Appuntamento il 19 agosto alla Cava delle Arti di via Cavazzoni. 

7. Settecento veneziano, la mostra Le Plaisir de vivre

Per celebrare la ricorrenza del centenario della fondazione del Museo Davia Bargellini (30 maggio 1920), i Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, organizzano una mostra dedicata all’arte del Settecento veneziano. L’esposizione, curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Chiara Squarcina, riprende una delle linee tematiche che avevano sostenuto il progetto museografico del fondatore e primo direttore del museo, Francesco Malaguzzi Valeri: l’idea di rievocare il «fastoso Settecento».

Da questo principio ispiratore si è scelto di sviluppare il percorso della mostra, muovendo dalla presenza nel patrimonio del museo di numerose testimonianze frutto dell’abilità di artigiani, ebanisti e vetrai operanti nelle botteghe veneziane del XVIII secolo. Consoles, cornici, mobili, servizi da tavola in vetro di Murano trovano una eccezionale opportunità di esaltazione nel dialogo con una selezionata campionatura di pezzi provenienti dalle collezioni tessili e di abiti antichi del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume annesso al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia.

Trovano così temporanea dimora nelle sale del museo, modelli di abbigliamento e accessori della moda sia femminile che maschile (abiti, calzature, copricapi d’epoca), esemplari nel rappresentare lo spirito frivolo e spensierato dei veneziani in fatto di moda nel XVIII secolo. Realizzati in tessuti impreziositi da ricami e merletti, questi manufatti documentano la straordinaria perizia degli artigiani del tempo nella creazione della lussuosa eleganza per la quale il patriziato veneziano andava celebre, così come la solennità del potere ecclesiastico rappresentato da raffinati paramenti sacri prodotti nella Serenissima. 

Concorrono a ricreare l’immagine della vita quotidiana osservata nelle calli e negli interni dei palazzi nobiliari alcuni dipinti di Pietro Longhi e della sua scuola.

Orari di apertura:
martedì, mercoledì, giovedì h 10-15
venerdì h 14-18
sabato, domenica e festivi h 10-18.30

"Le plasir de vivre": lo sfarzo del 700 in mostra al Museo Davia Bargellini

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