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Giovedì, 25 Aprile 2024

Erika Bertossi

Collaboratrice cronaca ed eventi

Le 10 mostre di febbraio da non perdere

Un decalogo per appassionati d'arte, di storia, di bellezza in generale. Dal numero uno al numero dieci (ma non è una classifica!) ecco i consigli per il mese più corto dell'anno

Il decalogo delle mostre di febbraio? Eccolo! Una manciata di ottimi consigli per godersi le bellezze della città, ben cutodite nei palazzi e nei musei di Bologna. 

Ecco le 10 mostre da non perdere a febbraio: 

1. Italo Zuffi. Fronte e retro

Fronte e retro è il titolo della mostra personale di Italo Zuffi (Imola, 1969) che si articola in due spazi, il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna e Palazzo De’ Toschi, sede delle iniziative dedicate  all’arte contemporanea di Banca di Bologna, dove è prevista l'apertura in primavera. Per il MAMbo la mostra prosegue il lavoro di indagine sull’arte italiana che il museo porta avanti da anni, a conferma della linea di ricerca che discende storicamente dalla GAM, presentando un artista legato al territorio in cui sorge il museo stesso; mentre per Banca di Bologna, nella Sala Convegni di Palazzo De’ Toschi, si tratta della prima personale dedicata a un artista italiano.

Fronte e retro è idealmente divisa in due momenti, in grado di richiamarsi e rilanciarsi reciprocamente: da una parte, al MAMbo, un percorso che permette di rileggere il lavoro dell’artista prendendo in considerazione uno spettro di opere che va dagli esordi, alla metà degli anni Novanta, fino al 2020. Dall’altra, a Palazzo De’ Toschi, una serie di nuove produzioni, di lavori realizzati per l’occasione e in
reazione alle caratteristiche dello spazio, tocca alcuni degli aspetti nodali della sua ricerca recente.

La mostra, nel suo insieme, ruota attorno ad alcuni nuclei tematici che da sempre sostengono il lavoro di Zuffi e si traducono in contrasti e opposizioni che possono agire sul corpo (talvolta quello dell’artista stesso) come sulla forma scultorea: tra le idee di costruzione e al contempo di distruzione/caduta; di lavoro e, insieme, di dispersione di energia; di mollezza e di rigidità; di fragilità e di competizione (soprattutto rispetto al sistema dell’arte).

Mostra personale a cura di Lorenzo Balbi e Davide Ferri
- promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Banca di Bologna
Orari di apertura:
martedì e mercoledì h 14-19
giovedì h 14-20
venerdì, sabato, domenica e festivi h 10-19

Ingresso:
€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto

2. Pasolini '42

Il 5 marzo di cento anni fa nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini. In questa ricorrenza la Biblioteca dell’Archiginnasio ha deciso di allestire una mostra dedicata alla sua formazione intellettuale e ai suoi esordi letterari, avvenuti proprio a Bologna tra la fine degli anni Trenta e i primi anni Quaranta. I documenti esposti, per la maggior parte provenienti dalle collezione dell’Archiginnasio, ma anche dalla Biblioteca Universitaria di Bologna, dal Centro studi archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna, Archivio storico dell’Università di Bologna, dalla Biblioteca Cantonale di Lugano e dal Liceo Ginnasio Luigi Galvani, sono in parte già stati utilizzati per la banca dati Pasolini ’42 realizzata dalla Biblioteca dell’Archiginnasio nel 2015 e dove possono essere consultate le riproduzioni digitali integrali dei primi scritti di Pasolini.

Alcuni materiali esposti sono particolarmente rari, come la rivista ‘Il Setaccio’, di cui Pier Paolo Pasolini, appena ventenne, fu uno dei fondatori e tra i principali redattori. La biblitoeca dell’Archinnasio possiede tutti i numeri, sfogliabili online.

Al centro dell’esposizione il primo scritto pubblicato da Pasolini, il suo vero e proprio esordio letterario.
Si tratta di un articolo sulla poesia contemporanea, comparso nell’aprile del 1942 su Gioventù italiana del Littorio. Bollettino del Comando federale di Bologna, che fino alla riscoperta avvenuta nel 2015 non risultava citato in alcuno studio o bibliografia.

La mostra, a ingresso gratuito, rimarrà aperta dal 15 febbraio al 19 marzo 2022 nei seguenti orari: da lunedì a venerdì 9 > 19; sabato: 9 > 18; domenica chiusa.

3. Il Dante di Wolfango

Dal 28 novembre 2021 a Santa Maria della Vita, la mostra Il Dante di Wolfango, a cura di Laura Pasquini e Alighiera Peretti Poggi, si propone di celebrare il Sommo Poeta, attraverso i lavori che tra il 1963 e il 1968, a lui dedicò il pittore bolognese Wolfango Peretti Poggi, acuto lettore ed interprete della Commedia. Nel 1972 Wolfango illustrò per i tipi di Rizzoli un’edizione di lusso delle tre cantiche della quale ormai esistono pochissimi esemplari. L’artista ci ha lasciato, però, moltissimi accurati disegni preparatori con cui è possibile ricostruire la nascita e l’iter creativo delle 100 tavole che illustrarono l’edizione a stampa. La mostra presenta inoltre un corpus originale di disegni monocromi che il pittore realizzò, all’inizio degli anni Duemila, sulle “Similitudini dantesche”, temi estrapolati dal testo poetico per il loro carattere eminentemente “astorico”.

Eventi nell’ambito della mostra “Il Dante di Wolfango” a questo link

Orari: dal martedì alla domenica 10.00 - 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30)

Ridotto € 6 per i possessori Card Cultura

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Le 10 mostre di febbraio da non perdere

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