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Erika Bertossi

Collaboratrice cronaca ed eventi

Le 10 mostre di marzo da non perdere

Il grande omaggio a Lucio Dalla e a Pier Paolo Pasolini, Italo Zuffi e Francesco Giulari: pittura, fotografia e altre espressioni d'arte tutte in città, tutte nel mese di marzo

8. Artificial Botany 

Mutamenti. Le metamorfosi sintetiche di fuse* e Francesca Pasquali è il titolo del progetto curato da Federica Patti per das.05, la quinta edizione di das-dialoghi artistici sperimentali. Per questa edizione CUBO Unipol lancia una doppia esposizione all’insegna di un’esperienza diffusa, immersiva e variegata che coinvolge i diversi spazi del Museo d’impresa sull’idea di mutevolezza, caducità, evoluzione che le nozioni, le immagini, i supporti, le tecnologie e gli elementi culturali attuano nel tempo, incessantemente, proprio come i processi di trasformazione che avvengono in natura. Qui tutte le info sulla mostra. 

9. Gutta cavat lapidem/la goccia scava la pietra

Gutta cavat lapidem/la goccia scava la pietra. Il proverbio latino afferma che così come una goccia con il tempo riesce ad avere la meglio sulla dura roccia, con la pazienza e la perseveranza si può ottenere qualunque risultato. La mostra inclusiva e intermediale Gutta cavat lapidem tratta di questo: di come la tenacia dell’acqua riesca a modellare la superficie terrestre e a scavare in profondità ambienti che possono raggiungere dimensioni inimmaginabili e anche, in senso figurato, dell’instancabile lavoro condotto dagli speleologi per rivelare, un pezzetto alla volta, la vastità del mondo sotterraneo. Questo viaggio alla scoperta delle grotte e della speleologia, ha una prospettiva prevalentemente locale, ponendo cioè in risalto i fenomeni carsici dei Gessi Bolognesi e delle altre cavità naturali della provincia. Qui tutte info sulla mostra. 

10. "Luci ed ombre del legno"

C'è tempo fino al 13 marzo per una bella mostra fuori porta. La storia del Simposio del Tesino esposta nella pinacoteca del castello del borgo di Dozza in "Luci ed ombre del Legno". Le sale della pinacoteca del castello che domina il borgo saranno impreziosite dalle meravigliose opere lignee di 19 artisti. Un appuntamento promosso dall’amministrazione comunale e dalla Fondazione Dozza Città d’Arte, Museo della Rocca, e curato dal Centro di Documentazione del Lavoro nei Boschi di Castello Tesino, realtà gemellata con la comunità dozzese. L’esposizione, reduce dal bagno di folla di Palazzo Roccabruna di Trento, ripercorre le varie edizioni realizzate dal 2002 in terra trentina ed in altre località italiane che hanno attirato l’attenzione di quasi ottantamila persone. Un viaggio nella storia del Simposio del Tesino come racconta il curatore dell’iniziativa Gabriele Bertacchini: una mostra collettiva che ospita le opere dei vincitori delle varie edizioni della rassegna – spiega -. Artisti provenienti dal Trentino, da altre regioni italiane ma anche da altre nazioni europee”. Con una chiara finalità. “Far comprendere come la scultura lignea varia a seconda dei diversi interpreti – continua -. Si tratta dell’atto conclusivo di una mirata progettualità. Solo due le sedi espositive, Trento e Dozza, scelte per il coronamento di questo percorso. Località che ci sono state sempre vicine in questi anni”.

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