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Venerdì, 19 Aprile 2024

Erika Bertossi

Collaboratrice cronaca ed eventi

Ottobre da visitare: le 7 mostre da non perdere

La stagione autunnale si apre con alcune belle novità sparse fra i palazzi storici e i musei di Bologna: diverse le esposizioni che inaugurano, ultime settimane per alcune mostre da vedere assolutamente

4. "Confessionali di Michael Kenna": la mostra fotografica in Santa Maria della Vita

C'è tempo ancora fino al 19 ottobre per entrare nel complesso monumentale di Santa Maria della Vita e visitare la mostra fotografica Confessionali di Michael Kenna, voce tra le più poetiche e profonde della fotografia contemporanea internazionale, maestro di paesaggi in bianco e nero e atmosfere intense. La mostra è promossa da FSCIRE, in collaborazione con Genus Bononiae nell’ambito del G20 Interfaith Forum 2021. Frutto di un lavoro quasi decennale, la mostra accoglie 76 scatti che l’autore ha realizzato nel corso dei suoi viaggi nella provincia di Reggio Emilia, dove è maturato l’interesse intorno ai confessionali scoperti di volta in volta nelle diverse chiese del luogo. Essi sono diventati un cimento appassionante, una sfida nuova cui il fotografo ha voluto dedicare un’attenzione esclusiva. Ingresso gratuito

Orari di apertura: dal martedì alla domenica 10.00 - 19.00 (domenica ultimo ingresso ore 18.30)

5. Maurizio Donzelli è "In nuce" al Museo Civico Medievale

La mostra personale site specific dell’artista Maurizio Donzelli (Brescia, 1958) si pone in dialogo con le opere e gli ambienti del Museo Civico Medievale: un percorso che invita lo spettatore alla scoperta di inattese relazioni tra i preziosi manufatti e le secolari architetture del museo e le tipologie dei lavori dell’artista, dagli Arazzi ai Mirrors, dai Disegni del Quasi ai recenti monocromi sull’oro, sino alla presentazione della nuova serie pittorica dei Notturni, nati come meditazione pittorica sull’isolamento e l’attesa, tra la fine del 2020 e la prima parte del 2021, ancora inediti. 

Il titolo della mostra, In nuce, evidenzia infatti come l’opera di Donzelli contenga embrionalmente un racconto visuale e iconico che può svilupparsi in direzioni diverse, potenzialmente infinite: nato dallo sguardo furtivo dell’artista e capace di unire, fondere e distinguere linguaggi e forme di tempi e geografie differenti. È questa la modalità di approccio e dialogo che l’artista mette in atto con il passato e con le sue iconografie, alle quali la sua opera si ispira in un andirivieni di emergenze e latenze di segni e accenni, affioramenti e sussurri visuali. Un prezioso e delicato rimando che si sviluppa come un ricamo lungo le sale del museo, chiedendo allo spettatore di trovare, a partire dalle proprie reminiscenze e attitudini visuali, relazioni e confronti tra le vestigia del passato e le contemporanee superfici pittoriche e materiche di Donzelli che si acquattano tra le sale o impattano eclatanti nell’ambiente.

Un linguaggio contemporaneo che si nutre delle stratificazioni e delle rimanenze del tempo, che rievoca e ritorna ciclicamente e sulle vestigia della storia e della cultura, senza limiti di geografie e di tempi: un lavoro che perfettamente si iscrive nella cornice altrettanto stratificata del Museo Civico Medievale, in una tensione dialettica con i suoi tesori preziosi e le sue vicende inscritte tra le mura e negli oggetti esposti. Fino a domenica 7 novembre 

6. Il polittico Griffoni torna in San Petronio  

Fino a domenica 31 ottobre 2021 il facsimile del Polittico Griffoni esposto nella Basilica di San Petronio, sede originaria della pala rinascimentale.  Si tratta di una fedelissima riproduzione dell’opera di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti realizzata da Factum Foundation, già esposta nella mostra La Riscoperta di un Capolavoro che ha riunito a Palazzo Fava le tavole originali del Polittico e ora collocata nelle sale del Museo della Storia di Bologna, a Palazzo Pepoli. Una replica realizzata grazie alla scansione delle tavole e la stampa 3D ad alta risoluzione, alla ricostruzione digitale e al ritocco a mano delle dorature. I visitatori potranno così vedere riunite le 16 tavole note, nella disposizione che con ogni probabilità corrisponde a quella d’origine. Come noto, la pala realizzata tra il 1470 e il 1472 per la cappella della famiglia Griffoni nel corso dei secoli, per varie vicende, fu smembrata, giungendo infine ad essere presente nelle collezioni di nove musei ‒ dalla National Gallery di Londra al Louvre, dalla National Gallery of Art di Washington alla Collezione Vittorio Cini di Venezia ‒ che oggi ne sono proprietari.

7. L'ultima dei Gandolfi: in mostra le opere della pittrice Bianca Calza

Il Comune di Medicina dedica una mostra personale all'ultima dei Gandolfi, la pittrice Bianca Calza (Siena, 1887 - Bologna, 1977), grazie alle opere donate nel 2014 dai suoi eredi alla comunità medicinese. Un'occasione per riscoprire il talento dell'artista di inizio Novecento che realizzò ritratti, paesaggi e nature morte mostrando la propensione per l'arte ereditata dai suoi celebri antenati pittori, alimentata dalla continua evoluzione della cultura del suo tempo, da lei indagata mediante lo sguardo intimista di una donna che racconta la propria vita attraverso le opere.

L'esposizione, a cura di Ornella Chillè e Roberto Martorelli, è l'occasione per fare il punto sulle vicende della famiglia Calza, strettamente legata al territorio di Medicina dall'inizio del XIX secolo.
Il rapporto con la più celebre famiglia di artisti bolognesi attiva tra ‘700 ed ‘800 si deve alla parentela della madre di Bianca Calza, Eva Adelina Cassilde Gandolfi, grazie alla discendenza che la lega a Gaetano Gandolfi, suo bisavolo. Bianca Calza è sepolta nella Tomba Gandolfi collocata nel Chiostro Terzo della Certosa di Bologna, dove viene ricordata quale "pittrice insigne".
Per l'occasione il Museo di Medicina esporrà due dipinti di Ubaldo Gandolfi (1734 - 1802) provenienti dalle chiese medicinesi di S. Mamante e di S. Maria di Villa Fontana, normalmente difficili da ammirare e mai esposti insieme. Lungo il percorso si potranno ammirare anche altri dipinti, incisioni, foto e documenti.

In occasione della mostra si terranno visite guidate e conferenze serali sia a Medicina sia al Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna.

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