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Erika Bertossi

Collaboratrice cronaca ed eventi

Le mostre di maggio da non perdere

Maggio 2022 è decisamente un mese speciale per l'arte: a Bologna c'è l'edizione riprogrammata di Arte Fiera e quindi anche dell'off Art City, compresa la notte bianca dell'arte. Oltre a questo un bel decalogo delle esposizioni più belle in città con delle novità

Maggio è un mese speciale per l'arte. Sì, perchè oltre alle mostre che troviamo nei palazzi, nei musei e nelle gallerie della città ci sono anche gli eventi legati ad Arte Fiera (13-15 maggio 2022) e ad Art City (dal 7 al 15 maggio), compresa la notte bianca dell'arte, che è il sabato sera (14 maggio) con aperture prolungate. Quest'anno a causa del covid la fiera è stata spostata a primavera e così le date da segnare sul calendario sono dal 13 al 15 maggio. Una carrellata di eventi sparsi per tutta Bologna, una settimana ricca di installazioni e performance che arrivano anche da lontano. 

Ecco le 10 mostre da non perdere a maggio: 

1. The MAST Collection - A Visual Alphabet of Industry, Work and Technology

Prosegue per tutto maggio e fino al 28 agosto al MAST la mostra The MAST Collection - A Visual Alphabet of Industry, Work and Technology, curata da Urs Stahel: la prima grande esposizione di opere selezionate dalla collezione della Fondazione. Oltre 500 immagini tra fotografie, album, video di 200 grandi fotografi italiani e internazionali e artisti anonimi, che occupano tutte le aree espositive del MAST. Ingresso gratuito senza prenotazione, aperture straordinarie il 1°maggio e il 2 giugno. Martedì-domenica ore 10-19, eventi serali 10-22. 

2. "Scatta la rinascita": la mostra fotografica in collaborazione con Nino Migliori

Una mostra, quaranta fotografie scattate da pazienti oncologici e non, un unico obiettivo: raccontare la propria personale rinascita dopo la malattia o un momento difficile, e dare un segno di speranza alle donne affette da tumori ginecologici. La mostra “Scatta la rinascita”, a cura di Loto Odv con la collaborazione del fotografo Nino Migliori, è allestita a Bologna a Palazzo d’Accursio fino all’8 maggio, Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico: si sposterà poi nei Day Hospital dei reparti di Ginecologia e Senologia Oncologica di sette ospedali italiani, dal Policlinico Sant’Orsola di Bologna fino all’Ospedale Civico di Palermo

La diagnosi di un tumore ginecologico (utero, ovaio, cervice, vulva, vagina) in Italia interessa circa 18mila donne l’anno, solo di tumore all’ovaio in Emilia-Romagna ci sono circa 450 nuovi casi l’anno: è un’esperienza che lascia ferite, nel corpo e nell’anima. Ma può essere anche un punto di svolta dal quale si può rinascere: attraverso il confronto con medici e psicologi, le cure adeguate, la condivisione di esperienze e il supporto delle associazioni.

La possibilità dare un senso nuovo alla propria vita dopo lo spartiacque della malattia è il fil rouge della mostra “Scatta la rinascita”, allestita Palazzo d’Accursio dal 29 aprile fino all’8 maggio, Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico, che poi si sposterà in sette ospedali italiani da Bologna a Palermo.

L’esposizione - resa possibile grazie alla collaborazione con Nino Migliori e al supporto di BPER Banca - nasce da un contest fotografico lanciato dall’associazione Loto Odv in collaborazione con il grande fotografo Nino Migliori che ha donato un suo scatto per lanciare il concorso. Loto è da sempre impegnata nel supporto e nella sensibilizzazione contro i tumori ginecologici e con questa iniziativa vuole raccontare i due volti della rinascita che in questo momento storico viaggiano paralleli: la rinascita dopo la malattia e la rinascita di tutti noi dopo un lungo periodo di pandemia. 
Nelle due settimane di contest hanno risposto in tantissimi: donne, uomini, pazienti, ex pazienti di tutte le età e da ogni parte d’Italia, ma anche semplici appassionati, ognuno inviando un’immagine che rappresenta la propria personale rinascita.

3. "La Quadreria del Castello. Pittura emiliana dalla Collezione di Michelangelo Poletti" 

Genus Bononiae. Musei nella Città presenta nelle splendide sale di Palazzo Fava a Bologna affrescate dai Carracci, da giovedì 7 aprile a domenica 24 luglio 2022, la mostra "La Quadreria del Castello. Pittura emiliana dalla Collezione di Michelangelo Poletti" curata da Angelo Mazza. La mostra dà vita a un excursus sulla pittura emiliana dalla fine del ‘400 sino al primo ‘800 presentando importanti opere mai esposte prima d’ora. L’esposizione mette inoltre in evidenza le relazioni e connessioni tra i dipinti e la storia di committenza del luogo che le ospita, Palazzo Fava. La mostra si compone di 85 opere eseguite tra la fine del Quattrocento e gli inizi dell’Ottocento, appartenenti alla ricca collezione creata da Michelangelo Poletti nel suggestivo Castello di San Martino in Soverzano, nella pianura bolognese: una collezione formatasi negli ultimi trent’anni che trae origine dalla passione di un imprenditore sensibile alle ragioni della cultura. La selezione offre una documentazione ben rappresentativa della componente emiliana, che costituisce l’anima della “pinacoteca Poletti”. Si tratta, nella stragrande maggioranza, di opere mai viste in pubblico, che hanno dato vita a quella che può essere definita la più cospicua e significativa collezione di pittura emiliana in mani private.

Tra le opere in mostra si segnalano la Madonna con il Bambino in trono e i santi Pietro, Paolo, Francesco d’Assisi e Antonio da Padova, capolavoro del “Maestro dei Baldraccani", personalità ricostruita da Federico Zeri attiva a Forlì alla fine del sec. XV, Santa con croce e libro, splendida piccola tavola di Boccaccio Boccaccino (Ferrara prima del 1466 - Cremona 1525); del secondo Cinquecento Camillo Procaccini con una giovanile Testa di carattere e con un Sacrificio di Isacco del periodo milanese, Denys Calvaert, il pittore di Anversa stabilitosi a Bologna, con un San Giovanni evangelista e un rametto con la Sacra Famiglia e san Giovannino. Qui tutte le info sulla mostra, orari, prezzo dei biglietti e riduzioni. 

4. "Oliviero Toscani. 80 anni da situazionista": in mostra oltre 100 opere

A Palazzo Albergati di Bologna, Arthemisia presenta la mostra Oliviero Toscani. 80 anni da situazionista a cura di Nicolas Ballario. Aperta dalle ore 15.00 dell’8 aprile fino al 4 settembre 2022, la mostra ripercorre la carriera del grande fotografo, con oltre 100 fotografie che mettono in scena la potenza creativa e la carriera di Oliviero Toscani attraverso immagini più e meno note. “80 Anni da situazionista” è il titolo che è stato scelto proprio questa grande retrospettiva, non solo per celebrare la vocazione di Toscani, ma anche per gli 80 anni che il fotografo ha compiuto proprio poche settimane fa. Toscani mediante la fotografia ha fatto discutere il mondo su temi come il razzismo, la pena di morte, l’AIDS, la guerra, il sesso, la violenza, l’anoressia e molto altro. In mostra ci sono tutte le sue campagne più famose, quelle che hanno scosso l’opinione pubblica attraverso affissioni e pagine di giornali, ma anche un Toscani meno conosciuto, come quello dei primissimi anni.

Dunque tra i lavori in mostra il famoso manifesto Jesus Jeans ‘Chi mi ama mi segua’, Bacio tra prete e suora del 1992, i Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996, No-Anorexia del 2007 e moltissime altre, ma anche le immagini realizzate per la moda (da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a quelle di Monica Bellucci) e addirittura quelle del periodo della sua formazione alla Kunstgewerbeschule di Zurigo. In mostra anche decine di ritratti che hanno “cambiato il mondo”, come Mick Jagger, Lou Reed, Carmelo Bene, Federico Fellini e i più grandi protagonisti della cultura dagli anni ‘70 in poi. E ancora, una sala è dedicata al progetto Razza Umana, con il quale Oliviero Toscani ha solcato centinaia di piazze in tutto il mondo per fotografare chiunque lo desiderasse, dando vita al più grande archivio fotografico esistente sulle differenze morfologiche e sociali dell’umanità, con oltre 10.000 ritratti.

Orario apertura:  tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00. Aperture straordinarie: domenica 17 aprile 2022, dalle 10.00 alle 20.00 (Pasqua); Lunedì 18 aprile 2022, dalle 10.00 alle 20.00; Lunedì 25 aprile 2022, dalle 10.00 alle 20.00; Domenica 1 maggio 2022, dalle 10.00 alle 20.00; Giovedì 2 giugno 2022, dalle 10.00 alle 20.00. 

5. Italo Zuffi: "Fronte e retro"

"Fronte e retro" è il titolo della mostra personale di Italo Zuffi (Imola, 1969) che si articola in due spazi, il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna e Palazzo De’ Toschi, sede delle iniziative dedicate  all’arte contemporanea di Banca di Bologna, dove è prevista l'apertura in primavera. Per il MAMbo la mostra prosegue il lavoro di indagine sull’arte italiana che il museo porta avanti da anni, a conferma della linea di ricerca che discende storicamente dalla GAM, presentando un artista legato al territorio in cui sorge il museo stesso; mentre per Banca di Bologna, nella Sala Convegni di Palazzo De’ Toschi, si tratta della prima personale dedicata a un artista italiano. Fronte e retro è idealmente divisa in due momenti, in grado di richiamarsi e rilanciarsi reciprocamente: da una parte, al MAMbo, un percorso che permette di rileggere il lavoro dell’artista prendendo in considerazione uno spettro di opere che va dagli esordi, alla metà degli anni Novanta, fino al 2020. Dall’altra, a Palazzo De’ Toschi, una serie di nuove produzioni, di lavori realizzati per l’occasione e in reazione alle caratteristiche dello spazio, tocca alcuni degli aspetti nodali della sua ricerca recente. Qui info, prezzi e orari. 

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