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Erika Bertossi

Collaboratrice cronaca ed eventi

Tra super food e versioni vegetariane di qualsiasi cosa, ecco che aria soffia dal Sana

Un giro in fiera per scoprire le novità del bio e del naturale facendosi un'idea di quello che mangeremo in futuro. Ma non solo. Anche la cosmesi è green: tutto solido e zero waste

Ricordo lo scalpore per i tortellini vegani presentati anni fa a non ricordo più a quale fiera. Mezze pagine di giornali e tanta indignazione per un oltraggio alla tradizione culinaria italiana ed emiliana (senza porco non si fa!). E sui social una lista di commenti scandalizzati tanto lunga da essere "unscrollable" (ecco invece l'oltraggio all'Accademia della Crusca). Solo pochi anni dopo, entrando nell'area food della fiera dedicata al biologico e del naturale (il Sana, da oggi all'11 settembre nei padiglioni di Piazza della Costituzione), lo scenario è questo: snack per l'aperitivo a base di cavolfiore, cavolo nero e verza che riducono gli scarti della filiera agricola (fatti nelle Marche); un sostituto delle uova 100% vegano a base di proteine vegetali (unico prodotto di questo genere in Italia, fatto nel padovano) perfetto per pasta fresca, crepes, tiramisù e formaggi vegetali; il primo polpettificio vegetale senza glutine che sforna gustose palline e persino arancini (made in Vicenza), cioccolate calde senza latte e affettati vegetariani. Il futuro (è evidente) è vegano. Così mi ha detto un amico e adesso inizio a pensarlo anche io, che se al formaggio non so se saprei rinunciare. 

Sana 2022: anteprima della fiera

Il primo incontro fra i padiglioni è stato quello con Alberto Dal Lago e Giuseppe Sartori, entrambi vicentini (e anche la scontatissima battuta sui gatti l'abbiamo fatta): sono venuti a Bologna per presentare il polpettificio vegano che hanno chiamato Polpett Green, con una pallina al posto della "o". Una realtà che esiste da solo un anno, ma che ha richiesto molto tempo per studiare gli ingredienti giusti: "Facciamo quello che le nostre nonne facevano per noi, con pochi ingredienti e tutti genuini. Loro usavano carne e pesce, noi usiamo materie prime vegetali di altissima qualità alle quali non aggiungiamo nulla. Tagliamo tutto a mano e cuciniamo lentamente: il risultato è una linea di polpette tutte gluten free. E poi abbiamo aggiunto anche dei formaggi vegetali. Vendiamo tutto online e siamo entrati da poco nella grande distribuzione, ma solo nella nostra regione per il momento". E come sono queste polpette e il formaggio? Deliziosa quella al radicchio e patate e davvero buonissimo il formaveg (si, così possiamo dare un nome nuovo che rimandi all'idea del prodotto finale) alla mediterranea. Leggendo l'etichetta si scopre che non ci sono nè additivi nè conservanti. 

Alberto e Giuseppe SANA-2

L' "uovo" finisce in bottiglia

La seconda scoperta arriva con uno stand tutto giallo. Lì intorno c'è un gran movimento e ci si passano piccole bottigliette, ma anche porzioni di parmigiano e vasetti con un invitante tiramisù: è un sostituto vegetale dell'uovo e costituisce di fatto la base per preparare qualsiasi piatto a base di uova: uova strapazzate, omelette, pancake, pasta fresca, torte, biscotti. Ovviamente formaggi fra cui anche un parmigiano (a basso contenuto di amido ma arricchito con le proteine dei ceci, dei piselli e di altri legumi). Una sbirciatina al contenuto: l'aspetto è quello di un liquido viscoso di colore giallo. Anche questo è un prodotto italiano e si chiama Vegge: "Il bello sta nell'etichetta che ha davvro pocissimi ingredienti. - spiegano allo stand - Senza glutine, senza colesterolo, senza allergeni e no OGM". E' qui che mi viene l'idea di provare a fare una pasta alla carbonara vegana e il fatto di trovare proprio di fronte la pancetta vegetale lo interpreto come segno del destino. Tanto più che anche quella originale non mi viene un gran bene, che carbonara sia (alla fine però non ho usato gli spaghetti di soia ma quelli normali).

KIT-2Carbonara vegana-2

Da fanatica dell'aperitivo quale sono, alla vista dei sacchettini tipo patatine mi ci sono fiondata. Con una vena ironica dalle Marche scopro questi snack a base di cavolo (ma non solo) aromatizzati. Sono tipo a cubetto e quelli al rosmarino sono buonissimi: in pratica sono una porzione di verdura tascabile (quindi tante fibre e proteine, no lattosio e no glutine) che scrocchiano quando le mastichi. Mi hanno ricordato il cavolo nero essiccato (sono fatte di verdura essiccata) che vendono all'estero da Pret a Manger

Snack Cavolo-2

Nuovi alimenti: cosa sono Kinvit e Silan 

I padiglioni dedicati al campo alimentare riservano tante altre scoperte. E' il caso del Kinvit, che è un alimento fresco, vegano e biologico, proteico e vegetale, che si ottiene dal glutine di frumento e legumi. C'è anche il Silan da appuntarsi, che è conosciuto anche come miele o sciroppo di datteri, un dolcificante naturale. Grande spazio ho notato anche per le persone che hanno intolleranze alimentari: una marea di prodotti  gluten free bio, pasta a basso indice glicemico, integratori alimentari e nelle tisane a basso contenuto di FODMAP, carboidrati a catena corta mal tollerati da chi soffre di colon irritabile. A proposito dell'area novità. Superano le 250 le referenze ospitate dal padiglione 30 candidate ai Sana Novità Awards, destinati ai 3 prodotti più apprezzati. La cosa carina è che saranno i visitatori della fiera a decretare i vincitori, uno per ogni categoria: Food, Care&Beauty, Green Lifestyle. 

Onnivori versus vegani: cosa ti dicono quando annunci che sei vegano?

Dopo il giro in fiera ho chiesto a un amico diventato vegano da pochissimo quali siano i commenti di amici, familiari e colleghi di fronte a questa scelta e quali siano le motivazioni che lo hanno portato a questa scelta. Ecco le risposte: 1. Anche io mangio poca carne/ anche a me piacerebbe tantissimo ma non potrei mai rinunciare al pesce/ai formaggi. 2. Perché non mangi anche le uova della gallina del contadino? 3. Ma non hai carenze?. Sul fronte motivazione: 1. Animali - etica antispecista 2. Dieta più salutare 3. Riduzione emissioni CO2. 

Numeri del bio. Cosa ci dice l'osservatorio Sana

"L’Italia si conferma leader nel settore biologico per quota di superficie agricola, operatori ed export. Molte – invece - le trasformazioni che riguardano i consumi interni che complessivamente si dimostrano crescita grazie al traino dei consumi extra-domestici (ristorazione commerciale e collettiva segnano un +53%) a fronte di un segno meno della componente domestica (-0,8%) e un’incidenza dei consumi bio sul totale dei consumi alimentati ancora più bassa rispetto a quanto accade nei principali paesi europei. Sono queste alcune delle evidenze contenute nell’Osservatorio Sana 2022, presentato oggi all’interno dell’evento Rivoluzione Bio 2022 in programma fino al 9 settembre presso Bologna Fiere.
Il momento che il biologico sta vivendo è cruciale; da una parte vi sono gli impatti collegati prima alla pandemia, dall’altra il conflitto russo-ucraino e l’inflazione che contribuiscono a delineare uno scenario evolutivo che sta producendo effetti sul modello di consumo degli italiani. Mai come in questo momento è fondamentale fare il punto sul comparto biologico per implementare azioni di promozione e informazione verso i consumatori con l’obiettivo di rafforzare l’educazione alimentare, incrementare conoscenza sulla certificazione, creare strumenti per facilitare scelte di consumo consapevoli, sfruttando le opportunità legate alle iniziative del prossimo Piano di Azione Nazionale per l’agricoltura biologica.
L'Osservatorio SANA, i cui dati sono funzionali a contestualizzare correttamente lo scenario, è al centro di un protocollo di intesa firmato oggi a Bologna in occasione dell'inaugurazione del Salone internazionale del biologico e del naturale da BolognaFiere, ISMEA, ICE, AssoBio e FederBio. L'accordo sancisce sinergie e convergenze nell'ambito dell'Osservatorio SANA, che si avvale della collaborazione di Nomisma, per favorire la diffusione di informazioni sul settore biologico, con particolare riferimento all'agroalimentare e alla cosmetica". 
 

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