rotate-mobile
Blog

Robert Smith (The Cure) è uscito dal poster

Due ore e mezza di concerto, ventisei brani, il palazzetto pieno e un Robert Smith in formissima: ecco il concerto dei Cure, la serata (di Halloween) perfetta

Robert Smith è uscito dal poster. Lo ha fatto a Bologna la notte di Halloween, coerentemente con lo stile gotico della band britannica nata 44 anni fa nel pieno della new wave. Ci stava (nel poster dei Cure) dagli anni Ottanta, in migliaia di camerette con i mobili di vimini, dopo i grandi successi di pezzi storici come Boys don't cry, Lullaby, Close to me. E l'alternative rock non ha età, così come la voce del leader dei The Cure, che ha cantato per due ore e mezza cominciando puntualissimo (un minuto di ritardo a dire il vero) alle otto e sedici minuti, dopo la band spalla, i The Twilight Sad.  

Robert Smith è stato il primo uomo con il rossetto di cui mi sia invaghita. Non era gender fluid, era punk. Lui, che a sua volta probabilmente aveva nella sua stanza il poster di David Bowie (visto che come ha dichiarato più volte, il primo vinile che comprò fu Ziggy Sturdust del 1972) l'ispirazione per il suo look sapeva bene dove prenderla. E a sua volta l'ha anche poi abbondantemente restituita, visto che quell'Edward mani di forbice di Tim Burton (siamo nel 1990) gli somiglia davvero tanto. 

The Cure live Unipol Arena

Ma chi c'era al concerto? Moltissimi boomer, parecchi x-generation, millennials a gogo e qualche zeta accompagnato dai genitori. Dietro di me due amiche non smettevano di dire frasi tipo "Stasera abbiamo ancora 14 anni!" e via con ricordi di musicassette scambiate e regalate con i titoli delle canzoni impiastricciate dalle strisciate di Trattopen, che anche se non eri mancino sbrodolavano lo stesso. Davanti un papà con il figlio truccato da Halloween e parecchio assonnato, che sta sdravaccato sulla poltroncina forse immaginando come sarebbe stato il suo dolcetto/scherzetto con gli amici. Intanto il papà gli mostra delle foto sul cellulare: ecco chi è quell'uomo sul palco (che adesso canta un tantino appesantito rispetto alle foto di 40 anni fa). Potrà dire di esserci stato a questo concerto agli amici che trappano su Tik Tok.  

The Cure Bologna  (2)

Una chiacchierata con Samantha, mi chiarisce un po' la presenza di under 30. Lei, che è anche musicista, è venuta a Bologna (dal Molise) per diverse ragioni: il concerto dei Cure, la mostra di Pasolini e la visita alla casa di Lucio Dalla. Questa è la serata clou. Ma com'è che a 27 anni conosce i The Cure? "Ho ascoltato per caso gli Smiths e sono arrivata naturalmente ai Cure. Un bel supporto me lo hanno dato le mie cugine grandi e con loro ho ascoltato i primi vinili. L'emozione più grande di stasera è stata ascoltare Picture of you, l'atmosfera di tutte le oltre due ore di concerto meravigliosa, eterea. Non me la tolgo da dosso e questo live me lo ricorderò a lungo. Una canzone che avrei voluto? Bare! (We should let it all go/It never stays the same/So why does it hurt me like this/When you say that I've changed?/When you say that I've aged?/Say I'm afraid)". 

La scaletta di Bologna e la dedica al fratello scomparso: "I Could Never Say Goodbye"

Ecco la scaletta di ieri sera: Alone, Pictures of You, A Night Like This, Lovesong, And Nothing Is Forever, At Night, A Strange Day, The Hanging Garden, The Last Day of Summer, Cold, Burn, Push, Play for Today, Primary, From the Edge of the Deep Green Sea, Endsong. Pausa. Tornato sul palco, Smith ha dedicato al fratello scomprso I Could Never Say Goodbye: un momento molto commovente che si ricollega alla vita privata dell'artista, il quale (così come si è letto in alcune interviste) ha perso in poco tempo madre, padre e fratello. Dopo il brano più toccante è stata la volta di I Can Never Say Goodbye, Faith, A Forest, Lullaby, The Walk, Friday I’m in Love, Close to Me, In Between Days, Just Like Heaven e Boys Don’t Cry. Un finale che ha "mosso" parecchio il pubblico e lo ha fatto cantare a squarciagola. E i ragazzi (la maggior parte "ragazzi di una volta" come me) invece hanno pianto. Perché questo strepitoso, lungo e caleidoscopico live era finito. 

The Cure, il concerto di Bologna - VIDEO 

Il momento più bello per me? Friday I'm in Love! Canzone che avrei ascoltato volentieri: Lovecats!

(il video è tremolante perchè si ballava!)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Robert Smith (The Cure) è uscito dal poster

BolognaToday è in caricamento