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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Noemi di Leonardo

Giornalista BolognaToday

Pescara-Bologna in 8 ore. Diciamolo, l'Italia è divisa anche "per la lunga"

Il treno come la radio? Quando tutto manca c'è lui. Mhh no, con il maltempo no, soprattutto sulla linea Adriatica dove "circolano Freccia Rossa-Panda. E siccome sia le Ferrari che le Panda sono colorate di rosso, vengono chiamate tutte Freccia Rossa"

Il treno un po' come la radio. Funziona sempre, quando tutto manca, c'è il treno. "Sembrava il treno anch'esso un mito di progresso" per chi ricorda Guccini e la sua Locomotiva. Che romanticoni!

Le onde viaggiano ed è stato dimostrato in tanti drammi. Durante il terremoto in Irpinia, quando le linee telefoniche sono state annientate dalla distruzione, un ponte radio assicurava le comunicazioni. E che non lo sappiamo noi, abbiamo Marconi noi.

Ecco io il treno lo pensò così, quando c'è traffico, il treno viaggia, quando c'è un incidente in strada il treno viaggia, quando c'è maltempo il treno v.... ehm no, quando c'è maltempo no. 

"Quando c'era lui" - facile ironia - ora c'è lei, ma succedeva anche quando c'erano gli altri. Succede quindi che il 3 maggio, in piena emergenza maltempo in Emilia-Romagna, per carità, alla stazione di Pescara il treno per Bologna porta, sul tabellone, 120 minuti di ritardo, poi 35, ma il puntuale sms parla di 5, almeno fino a Termoli. Beh dai. Alle 14, minuto di ritardo più, minuto di ritardo meno, viene assicurato un bus sostitutivo a Rimini, che, giammai farà le fermate del regionale, ma rispetterà quelle del treno "veloce".

Mhhh no, non si scende a Rimini, si scende ad Ancona e lì c'è un bus sostitutivo, che, giammai farà le fermate del regionale, ma rispetterà quelle del treno "veloce". Armi e bagagli, i fieri utilizzatori del trasporto pubblico salgono. 

"Beh vabbè ci metteremo un pochino di più in autobus, ma a Bologna ci arriviamo". Armi e bagagli, i fieri utilizzatori del trasporto pubblico scendono ad Ancona. Mhhh no, ad Ancona il bus non c'è, bisogna salire sul regionale per Pesaro.

E a Pesaro? "Ci sarà un bus sostitutivo", che, giammai farà le fermate del regionale, ma rispetterà quelle del treno, cosiddetto "veloce". Armi e bagagli, i fieri utilizzatori del trasporto pubblico salgono sul regionale e, mhhh no, a Pesaro il bus non c'è: "Salite sul regionale per Forlì". 

E a Forlì? "FORSE, ci sarà un bus sostitutivo", che, giammai farà le fermate del regionale, ma rispetterà quelle del treno, cosiddetto "veloce" poi "FORSE riprende la circolazione interrotta per il maltempo". Armi e bagagli, i fieri utilizzatori del trasporto pubblico salgono sul treno regionale per Forlì. Per alcuni il bus sostitutivo c'è ma quello delle linee urbane. 

I fieri utilizzatori del trasporto pubblico scendono a Forlì e mhh il bus non c'è: "Salite sul regionale che arriva a Piacenza". I fieri utilizzatori del trasporto pubblico, si precipitano, alcuni perdono il primo e salgono sul secondo. Ore 20.30 circa. "Ah finalmente".

Il treno arriva a Faenza e tutti i passeggeri che, fortunati loro, erano saliti sul primo treno e sul bus di città vengono scaricati e salgono sul secondo, e sono centinaia i fieri utilizzatori del trasporto pubblico che salgono sul regionale, armi e bagagli, tutti ammassati, con persone e valigie spiaccicate, non lo chiamerei carro bestiame che le povere bestie hanno anche loro un bel da fare in questi giorni .Da Forlì a Bologna il regionale "veloce" è stato buono di fare mezz'ora di ritardo, da Pescara a Bologna quindi 8 ore non di viaggio, ma di sali e scendi, A.D. 2023. 

Già li sento "beh perché sono partiti? Si sapeva che c'era casino". Risposta, non va sempre così. C'erano persone anziane che venivano da Lecce per andare trovare i figli a Milano che sono dovute passare da un binario all'altro, armi, bagagli e ginocchia incerte. Dove andavano? Dove li mettevamo? C'erano persone che avevo impegni importanti, c'erano persone che avevano visite importanti... Tutto comprovato eh, non notizie di seconda mano.  

Già li sento "e allora dove vuoi arrivare? Che vuoi dire?" Risposta: i treni da Roma e Firenze, sono arrivati a Bologna senza problemi. 

Già li sento "eh ma lì non c'era l'alluvione". No, non c'era l'alluvione, ma lì c'è l'alta velocità, sulla linea Adriatica no. E mi tocca ancora tradurre per non essere fraintesa, che ora va di moda: Marche, Abruzzo, Molise, Puglia sono tagliate fuori, loro pagano i treni fighi che fighi non sono."Mentre sulla linea ad alta velocità Napoli-Roma-Milano circolino Frecce Rosse-Ferrari, sulla linea adriatica circolano Frecce Rossa-Panda. E siccome sia le Ferrari che le Panda sono colorate di rosso, vengono chiamate tutte Freccia Rossa" disse in un'intervista uno che parla meglio di me, il presidente di Federconsumatori Abruzzo sulla nostra testata pescarese. Il rosso Italo invece arriva fino a un certo punto, poi gliela dà su. 

L'alta velocità, quella bella, è quella che permetterebbe di raggiungere Bologna da Bari non in 5 ore e mezza, ma in 4 al massimo. Come accade per i treni, quelli belli, che da Bologna a  Napoli – km 647- impiegano 4 ore circa. E che risentono fino a un certo punto del maltempo perchè la linea è "fatta apposta" per loro, non corre parallela al mare. Ma pare che dall'altra parte dovranno aspettare almeno 13 anni che a occhio e croce divetano 15. Hai voglia alluvioni...

Ma forse di là c'è più turismo, Roma, Firenze, la Toscana? Eh forse sì, invece di qua in Romagna non sanno più come fare, da aprile a settembre le "zimmer" sono tutte "frei" e non si affitta un ombrellone neanche a morire, infatti i balneari non protestano neanche per la riforma (?) sulle concessioni, poco gliene cale, tanto le spiagge sono vuote, non ci va nessuno, si nota anche sulla A14 il sabato mattina, deserta. 

Quindi, e ci arrivo, voglio dire che l'Italia non è "divisa in due" solo nord-sud, sopra-sotto - e di questione meridionale non se ne può più- ma anche tra destra e sinistra, o forse è meglio dire che è divisa anche "per la lunga", maltempo e non. Ma quelli di qua pagano come e a volte di più di quelli di là, al riparo da ogni forma di concorrenza: "Grazie per aver usato Trenitalia". Perchè avevamo scelta? Disse un famoso comico. 

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