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Food, 16 nuovi progetti in centro (apre anche un ristorante con chef stellato)

Sedici nuovi progetti speciali nell’ambito della normativa UNESCO sulle attività dedicate al food & beverage. Ecco quali sono

Bologna si rifà il look, almeno per quanto riguarda il centro storico: venerdì scorso la Giunta ha approvato sedici progetti speciali per altrettante aperture commerciali nel cuore della città. Si tratta di nuove attività dedicate al food & beverage, tutte nell’ambito della normativa UNESCO che vincola il Comune di Bologna sull’insediamento di nuove attività alimentari. Di fatto, i nuovi esercizi aprono in deroga, possibile solamente nel caso di progetti speciali compatibili con il rispetto e la valorizzazione “delle aree di pregio e della bellezza urbana”, come si legge nella nota del Comune. 

Le proposte in tutto sono state ventitré, presentate tutte dall’1 al 30 novembre 2022, e sono state valutate da una commissione che ha tenuto conto “dello stato e della vocazione dei siti proposti”, nonché della “diversificazione dell’offerta commerciale in relazione al contesto, alle innovazioni su target, servizi, orari, fasce d’età e tradizioni territoriali”. I criteri di base sottostanti alle nuove aperture sono tre: responsabilità sociale delle imprese, cura e impatto sul territorio, innalzamento della qualità e della definizione puntuale della progettazione.

Dei sedici progetti approvati, nove sono nuove aperture mentre sette modificano attività già esistenti. Il Comune, nella nota, sottolinea come i progetti “sono stati valutati anche complessivamente rispetto ad un mercato che non ha visto innesti nel 2022 e che non ne vedrà fino al 2024”. I progetti hanno sei mesi di tempo per iniziare l’attività in caso non abbiano bisogno di lavori di ristrutturazione; in caso contrario, entro sei mesi le attività dovranno presentare il progetto di ristrutturazione.

I progetti

Le nuove aperture, come detto, sono nove:

  • Teatro Romano – via de’ Carbonesi 5/bc-7/bc
    Il progetto propone di rendere visibile gratuitamente il sito archeologico rappresentato dalle Vestigia Romane che si elevano a partire dal piano interrato, restituendo così alla città un luogo di grande interesse culturale e contribuendo alla tutela della valorizzazione delle aree urbane di pregio storico e architettonico. L’offerta per la somministrazione sarà limitata al 10% della superficie complessiva, ci sarà un’area co-working, saranno sviluppati progetti con l’Assessorato alla Cultura e con l’associazione Succede solo a Bologna come visite guidate e conferenze.
  • Starbucks – via d’Azeglio 34 (Qui i dettagli)
  • Fabbri 1905 – via Rizzoli 42
    La storica azienda bolognese apre il suo shop monomarca nel cuore della città. Qui ci saranno spazi per mostre d’arte e corsi professionali.
  • Galleria Acquaderni – Galleria Acquaderni 3/a-3/b-3/c-3/d-4
    Oltre ad uno spazio di co-working condiviso a disposizione di studenti e lavoratori, ci saranno mostre e incontri di tipo culturale. La novità più importante è l’apertura di un ristorante guidato da uno chef stellato, la cui identità è ancora ignota. La supervisione artistica dell’intensa programmazione culturale è affidata a Renè Pfister.
  • Terre Audaci – via de’ Fusari 14/d
    La particolarità di questo esercizio è la vendita di prodotti alimentari realizzati in aree confiscate alle mafie. L’impegno dell’azienda proponente è quello di aiutare persone a rischio di marginalità sociale nell’inserimento nel mondo lavorativo a favore di attività economiche che esercitano quotidianamente pratiche che contrastano la criminalità organizzata.
  • Ceneri – via Solferino 4/e
    Un forno di quartiere all’interno di un edificio dichiarato di interesse culturale. La proponente, in accordo con l’amministrazione, realizzerà corsi da effettuare presso le Case di Riposo e servizi di consegna gratuita per anziani e persone fragili che abitano nei pressi dell’attività.
  • Bottiglieria del Borgo – via d’Azeglio 42
    Enoteca e libreria tematica sul mondo dei vini e sulla produzione enogastronomica che ospiterà incontri periodici sul tema con il sostegno di associazioni settoriali. L’obiettivo è quello di consentire al consumatore di maturare consapevolezza sulle buone pratiche del bere orientando le proprie scelte.
  • Il forno e la sfoglia di un chicco – via S. Stefano 38/c
    Punto vendita di pasta fresca bolognese e di dolci e panificati tipici del territorio. Anche qui sono previste consegne a domicilio per gli anziani e la messa a disposizione dello spazio per l’allestimento di un punto informativo a favore di realtà associative o cooperative.
  • Casa Caseus – via Nazario Sauro 6
    Attività commerciale specializzata sui formaggi. Come le altre attività, il proponente si assume l’impegno di mantenere puliti i muri e i portici di pertinenza.

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Le parole dell’assessora Guidone

A presentare i progetti speciali ci ha pensato l’assessora al Commercio Luisa Guidone in una conferenza stampa a Palazzo d’Accursio: “Quello che abbiamo messo in moto è un percorso virtuoso, per il quale i privati che intendono aprire delle attività in centro storico, visto il blocco della normativa UNESCO, devono in qualche modo dimostrare di poter portare al Comune un valore aggiunto. Questo valore aggiunto si sostanzia in attività diverse, a seconda della pertinenza e della vocazione dell’attività. Il vincolo UNESCO è per noi uno strumento di Governo per amministrare il tessuto commerciale del centro città. Serve un equilibrio di attività nel centro storico per garantire la vivibilità della zona ai residenti” ha concluso l’assessora.

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