Per il segretario CGIL la sicurezza del paese non sta nelle leggi "per armarci e difenderci", chiaro riferimento alla legge sulla legittima difesa da poco approvata, ma "vogliamo non morire sul lavoro", mentre per Annamaria Furlan, segretaria Cisl, l'Italia è cambiata non in meglio: "Il tempo passa e la barca mantiene la stessa rotta, la preoccupazione aumenta. Non possiamo nemmeno pensare di scendere, ma modificare la rotta, insieme alle donne e gli uomini che lavorano" quindi "un'Europa che non sia solo coefficienti e protocolli, ma che sia carne e ossa e anche un po' d'anima", ma per cambiarla "bisogna esserci e avere proposte di cambiamento. Noi le abbiamo le proposte di cambiamento".
Maurizio Landini ha insistito sull'unità dell'Europa "dei diritti e dei valori antifascisti. Il fascismo non è un'idea, ma un crimine e lo dobbiamo ricordare sempre". "Per tornare a conquistare il primo di maggio c'è voluta la lotta di liberazione, c'è voluto il cacciare i fascisti e i nazisti dall'Italia e dall'Europa, altrimenti non saremmo qui a batterci per questi diritti".