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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Vent'anni senza Cinzia, morta a 15 anni sotto un treno al passaggio a livello Due Madonne

Il ricordo della mamma Rosa Barba e l'appello ai giovani: "Siate prudenti". Una dramma che ha colpito due famiglie il 27 novembre del 2002

Era il 27 novembre del 2002 quando Cinzia Anastasio ha perso la vita a 15 anni, travolta da un treno insieme a un'amica, al passaggio a livello Due Madonne. Erano le 18.40 e loro, a bordo di uno scooter, erano davanti ai binari. Passato il treno sono partite, ma dopo quello ce n'era un altro: "Oggi sono passati vent'anni da quella tragedia che mi ha portato via una figlia. - racconta la mamma Rosa Barba nel giorno del triste anniversario - Una ragazza meravigliosa, dolce,solare, amica di tutti". 

"Ricordo la chiesa piena, ho dovuto farmi largo anche al cimitero, le sono stati tutti vicini anche dopo, a casa nostra: ognuno di loro voleva un ricordo di Cinzia. Poi 10 anni di processo e un altro calvario per noi. Voglio ricordare ai giovani di essere sempre prudenti, di non giocare con la vita perché è già troppo breve per sprecarla e per far stare male chi vi ama" l'appello della donna.  

"Oggi sono 20 anni che ci manchi - il messaggio della mamma alla figlia che non c'è più - Ero orgogliosa di avere una figlia così buona e dolce con le sorelle. Alla più piccola hai insegnato a parlare facendole leggere le tue labbra: io ero felice come non mai, la mia famiglia, le mie figlie meravigliose insieme, si giocava, si guardano i cartoni animati..... poi è finito tutto con unaa telefonata, la corsa sul posto e tu che non c'eri più". 

Il racconto della mamma che ha perso la figlia: Rosa e il dramma della sua famiglia 

Cinzia Anastasio aveva solo 15 anni quando insieme a un'amica, a bordo del suo motorino, è stata travolta da un convoglio al passaggio a livello Due Madonne: entrambe le ragazze sono morte e ancora non si è certi chi delle due fosse alla guida dello scooter nuovo fiammante, concesso alla ragazza dalla madre, che non smette di fare i conti con i sensi di colpa: "Visto che il motorino era intestato a me, ho dovuto prendermi tutte le responsabilità - spiega Rosa Barba - sia nei confronti della famiglia dell'altra ragazza uccisa che nei confronti di Ferrovie dello Stato e del macchinista alla guida del treno, che fra l'altro (fatalità) stava portando a termine l'ultimo giorno di lavoro prima della pensione" aveva spiegato Rosa Barba. 

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