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Cronaca

Lotte ambientali bolognesi, sabato la Rete in corteo: "Stop immediato al passante autostradale"

"Pensiamo che Bologna sia il luogo in cui fare scelte radicali e decisive: alle opere inutili e dannose – prima fra tutte l’allargamento del Passante"

Si chiama "Rete lotte ambientali bolognesi", e include anche "Extinction Rebellion", il movimento che qualche giorno fa ha "mascherato" i monumenti cittadini: sabato 24 ottobre alle 14.30, da Piazza XX settembre, sfilerà in corteo e chiede di trovare soluzioni efficaci e urgenti per affrontare il riscaldamento globale, e in particolare per chiedere lo stop al passante, il progetto di potenziamento del sistema autostradale e tangenziale di Bologna. 

Teschi spaventosi sulle statue del centro. Blitz notturno anche a Bologna | FOTO

"A livello locale Bologna dichiara di voler far parte delle 100 città europee che guideranno la transizione climatica - si legge nella nota degli organizzatori - ma contemporaneamente le istituzioni locali e regionali continuano testardamente a voler investire su grandi opere - prima fra tutte il passante autostradale - dannose per l’ambiente e incapaci di promuovere quel radicale cambio di sistema necessario per dare a tutte e tutti un futuro di benessere, salute e sicurezza" continua la Rete che la scorsa primavera, ha scritto un Piano per la rivoluzione ambientale per il territorio della Città Metropolitana di Bologna, indicando una serie di soluzioni per contribuire ad affrontare l’emergenza.

"Siamo consapevoli che, nel nostro territorio e nel mondo, non c’è più tempo da perdere. Per questo torneremo in piazza a Bologna il 23 ottobre 2021: vogliamo costruire un percorso collettivo di mobilitazione che intrecci gli obiettivi globali alle scelte locali, mettendo in discussione le grandi opere e la cementificazione per dare vita a una rivoluzione ambientale capace di costruire comunità eque e sostenibili - annuncia la Rete - nell’ambito delle più ampie mobilitazioni contro i vertici internazionali, pensiamo che Bologna sia il luogo in cui fare scelte radicali e decisive: alle opere inutili e dannose – prima fra tutte l’allargamento del Passante autostradale del quale chiediamo lo stop immediato – vogliamo contrapporre soluzioni per migliorare la qualità della vita in città e la salute di coloro che la vivono". 

Sfileranno in corteo "per dimostrare la nostra opposizione alla cementificazione che, dall’autostrada alle ex caserme passando per le aree residenziali e i nuovi distributori di carburante su terreni agricoli, avanza nonostante l’urgenza di porre fine al consumo di suolo; per fermare opere che non consentono a Bologna di liberarsi dalla morsa velenosa dello smog; per rivendicare le alternative possibili, che abbiamo iniziato ad abbozzare nel nostro Piano per la rivoluzione ambientale, costruendo un movimento capace di sfidare le istituzioni sul terreno del cambiamento possibile e necessario. Vogliamo una città nella quale ecologia, diritti e dignità trovino eguale spazio nella transizione climatica".

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