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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

25° centro regionale trapianti, ma il primo a Bologna è del 1967: le storie dal Sant'Orsola

Ci sono Marco, primo trapiantato al mondo di cuore da donatore covid positivo, Eleonora, operata a soli 13 mesi di vita ... Un percorso che parte alla fine del secolo scorso. L’Emilia-Romagna è stata la prima ad adottare un’apposita legge regionale

I trapianti d’organo nella nostra regione vengono effettuati presso le Aziende ospedaliero-universitarie di Parma, Modena e Bologna. Storicamente il primo trapianto di rene da cadavere è stato eseguito a Bologna il 24 ottobre 1967, il primo trapianto di rene da vivente, sempre a Bologna, il 26 gennaio 1971; il primo trapianto di fegato a Bologna il 9 aprile 1986; il primo di cuore a Bologna il 23 settembre 1991; il 30 dicembre 2000 il primo trapianto di intestino a Modena e il 16 febbraio 2001 il primo trapianto multiviscerale a Modena; il 10 settembre 2001 il primo trapianto di polmone, a Bologna. 

Sono 25 le candeline da spegnere per il Centro Regionale Trapianti che, come si legge nella nota del Policlinico Sant'Orsola, hanno "restituito la vita a 7772 persone, rendendo così possibili, dal 1997, altre migliaia di compleanni".  

Al Sant'Orsola sono stati trapiantati ad esempio, Marco, 64 anni, primo trapiantato al mondo di cuore da donatore covid positivo; Sara, 16 anni, con una grave insufficienza renale e un rene donato dalla mamma per ridarle la sua adolescenza; Eleonora, 43 anni, operata a soli 13 mesi di vita per una cardiopatia congenita e che dopo più di 40 anni ha affrontato il trapianto e oggi dice "mi avete ridato la speranza di invecchiare"; Miguel e Jherson, fratelli di rene. E poi ancora le "maratone dei trapianti"; l'ultima: 9 trapianti in 24 ore, 123 professionisti al lavoro e 11 équipe coinvolte. 

"Anche se giovane, il Centro Riferimento Trapianti della Regione Emilia Romagna, istituito il 16 giugno 1997, primo in Italia, è cresciuto tanto e ci ha abituato a risultati incredibili e fino a poco tempo fa insperabili: multitrapianti di più organi contemporaneamente, trapianti da donatore a cuore fermo, trapianti con gruppi sanguigni diversi, la nuova frontiera del trapianto di microbiota intestinale, con il Sant'Orsola primo ospedale pubblico in Italia a eseguirlo - fa sapere il Sant'Orsola - dietro questi successi c'è il lavoro instancabile di una grande squadra di professionisti che ha trapiantato, dalla nascita a oggi, 8296 organi a 7.772 persone, regalando loro una nuova vita". 

In Emilia-Romagna la prima legge

L’Emilia-Romagna è stata la prima regione ad adottare un’apposita legge regionale per strutturare e rendere più efficiente la collaborazione tra gli ospedali in tema di trapianti: un modello pionieristico per la realtà italiana, a tal punto da essere preso ad esempio, pochi anni dopo l’istituzione, per la stesura della legge nazionale in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti (legge 91 del 1999), ricordano da viale Aldo Moro.

“La Regione ha creduto nella la Rete Donativo-Trapiantologica e ne ha sostenuto e promosso l’attività sia attraverso finanziamenti dedicati sia accogliendo le istanze e le proposte di crescita e di innovazione del Centro regionale Trapianti, di cui oggi celebriamo i 25 anni di attività - ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -.  In questi anni si è voluto definire il ruolo e il riconoscimento dei Coordinamenti Ospedalieri Procurement dando loro una struttura organizzativa e di responsabilità all’interno delle Aziende sanitarie. Questo ha prodotto una reale ricaduta in termini di risultati con l’aumento del numero delle segnalazioni di donatori e l’incremento dei trapianti eseguiti”. 

“Siamo partiti da lontano, costruendo una casa che oggi può vantare solide fondamenta, portando ottimi risultati – afferma la direttrice del Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna, Gabriela Sangiorgi-. Ma non basta. Sappiamo di avere ancora molti obiettivi che possono essere raggiunti grazie alla professionalità degli operatori della rete donativo-trapiantologica e al sostegno delle istituzioni regionali. Il Centro e la rete compiono 25 anni. Tante sono state le sfide e le difficoltà, ma tante anche le soddisfazioni e le innovazioni e tante ce ne saranno in futuro. Vogliamo continuare a crescere per dare risposte ai pazienti e ai loro familiari”.
“Ringrazio tutti per questo importante lavoro di squadra- ha concluso l’assessore- e ringrazio soprattutto tutti coloro che con la propria visione e il proprio impegno hanno precorso i tempi, creando le basi per costruire questa realtà che dona speranza a tante persone”.

(Foto Sant'Orsola)

Al Sant'Orsola due trapianti salvavita in 48h per una bimba di 4 mesi ed un ragazzo di 24 anni | VIDEO
   

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