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Cronaca

25 settembre 1943: il bombardamento che devastò Bologna

70 anni fa, tra le 11 e mezzogiorno, per Bologna l'evento più devastante della guerra: 120 aerei sganciarono un'enorme quantità di ordigni. Si contarono quasi 1.000 morti civili, poi l'esodo degli sfollati

Esattamente 70 anni fa, tra le 11 e mezzogiorno, per Bologna l'evento più devastante della guerra: 120 aerei sganciano un'enorme quantità di bombe su tutta la città, 840 ordigni da 500 libbre, per un totale di 210 tonnellate di esplosivo.

Il sistema di allarme antiaereo fece cilecca e suonò quando gli aerei stavano già sorvolando la città.

Era un sabato, centro affollato e gente al mercato della Piazzola. Si accertano 936 morti tra i civili e più di mille feriti, ma molte altre persone, polverizzate dalle esplosioni, risultano disperse. Oltre 500 edifici sono distrutti, tra cui il teatro Verdi, l'Arena del Sole, il teatro Apollo, il cinema Italia, lo Sferisterio.

Tra i monumenti colpiti le chiese del Sacro Cuore, San Martino, Santa Maria Maggiore e San Francesco. Un ordigno distrugge l'antica farmacia delle Lame, seppellendo il dott. Gattamorta e sua figlia. Centinaia di persone trovano la morte in un rifugio di fortuna ricavato nel tunnel del canale Cavaticcio, tra le odierne vie Marconi e Leopardi, centrato in pieno da alcuni ordigni.

Il bombardamento del 25 settembre provoca un grande esodo di popolazione civile da Bologna. Migliaia di profughi transitano in file interminabili: a piedi, in bicicletta, i più fortunati su carri e carretti. Scappano sulle colline o in campagna, trovando provvisori rifugi presso parenti e amici. (Fonte: Sala Borsa)

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