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Cronaca San Donato / Via del Lavoro

Via del Lavoro, preoccupazione per l'antenna 4G: "Troppo vicini asili e parrocchie"

I cittadini raccolgono firme, il Quartiere ha organizzato un incontro pubblico e l'assessore Marco Lombardo ha spiegato a che punto siamo: Arpae darà il verdetto sulla nuova antenna di Iliad

Preoccupazione al Quartiere San Donato per l'installazione di un'antenna 4G in via del Lavoro, che sarebbe troppo vicina a luoghi frequentati da bambini come asili, scuole, parchi e parrocchie: a lanciare l'allarme un gruppo di residenti, alcuni dei quali riuniti nel comitato di zona "Bulldog Brioche". Di fatto l'antenna non c'è ancora (il posizionamento previsto è sul tetto del civico 37/2) e la richiesta di installazione da parte del gestore Iliad è al vaglio di Arpae, che valuterà in base ai parametri stabiliti per legge se si potrà o non si potrà posizionare in quel punto preciso.

«Molti cittadini e in particolare quelli che risiedono nelle strette vicinanze dello stabile che potrebbe ospitare l'antenna hanno espresso seria preoccupazione per il fatto che la zona è molto frequentata dai bambini - ricostruisce Nazario Voto, residente, portavoce del comitato di zona e attivista per alcune associazioni ambientaliste - c'è il Nido Arcobaleno, la parrocchia che ospita l'Estate Ragazzi, un asilo comunale e diversi parchi con giochi. Ci dicono che non sia dimostrabile al momento che faccia male alla salute, ma è sempre inquinamento elettromagnetico e bene di certo non può fare. Si tratta di nuove tecnologie e molti articoli che leggiamo a riguardo ci intimoriscono. Quello che non ci è andato giù in particolare è che il progetto non sia stato sufficientemente comunicato alla cittadinanza: molti non ne sapevano nulla fino ad oggi». 

Ma un incontro pubblico c'è già stato, lo scorso 16 settembre nella Sala Consiliare del Quartiere San Donato: «La critica sulla "scarsa comunicazione" del progetto e dell'incontro organizzato appositamente offende il lavoro che abbiamo fatto per coinvolgere i cittadini in questo dibattito - spiega Simone Borsari, presidente Quartiere San Donato - oltre alla convocazione pubblicata sul sito del quartiere e inviata nella nostra newsletter, abbiamo distribuito volantini in tutta la zona interessata. In particolare, due persone della mia segreteria hanno dedicato un'intera giornata per affiggere la comunicazione sulle bacheche condomiliali e alle pensiline degli autobus. Ci abbiamo messo il massimo impegno. Premesso che neanche a me piace l'idea di antenne che spuntano qua e là nella città, il Quartiere è interessato a dare il maggior numero di informazioni possibili affinché i cittadini sappiano qual è la legge applicabile in questi casi (che purtroppo non da quasi alcun potere ai Comuni) e quali sono gli strumenti di tutela. Questo è  esattamente il motivo per cui abbiamo voluto l'incontro, e ne organizzeremo altri ogni volta che sarà necessario. Non c'è proprio nulla da nascondere, anzi». Borsari ha aggiunto che si è fatto anche mediatore con Arpae per richiedere un incontro: «Arpae ci sta rispondendo che al momento non ritiene opportuno farlo, ma noi insisteremo e daremo ai cittadini gli estremi per dei contatti diretti». 

5G, la posizione di Legambiente Bologna 

E' Marco Lombardo, assessore alle Attività Produttive del Comune di Bologna, a chiarire per bene tutti i punti: dalla legge in vigore per regolare le installazioni del 4G e del 5G, l'impegno di Palazzo d'Accursio per una corretta informazione evitando che  due estremi opposti: da un lato, l’allarmismo dei cittadini non giustificato su fondate basi scientifiche e, dall’altro, la minimizzazione dei possibili rischi connessi all’avvento della nuova tecnologia.

Sulla questione di via del Lavoro, in particolare: «Siamo nella fase in cui le valutazioni tecniche sono in mano ad Arpae e il procedimento in corso verificherà se si rispetta il parametro di legge nazionale dei 6 Volt/metro - dice Lombardo facendo riferimento ai limiti italiani, che sono fra i più bassi d'Europa - qualora il parere fosse positivo per esempio noi come Comune non potremmo imporci perchè il Tar ci darebbe torto applicando ciò che vale per legge. Vorrei sottolineare che la scelta di porre l'antenna molto in alto (se si farà sarà su un tetto) con le onde a "effetto ombrello" riduce notevolmente e ulteriormente il rischio di esposizione». 

Lombardo parla anche del 5G, uan tecnologia in arrivo che desta altrettante preoccupazioni, ma sul quale si sa ancora poco: «Il Comune di Bologna ha deciso di aprire un Tavolo con gli operatori telefonici e con la comunità scientifica ed accademica (compresi alcuni comitati dei cittadini) per mettere a disposizione della cittadinanza un patrimonio di conoscenza comune rispetto al tema. Gli obiettivi di questo Tavolo, coordinato dal mio assessorato e da quello del collega Giuliano Barigazzi, sono: costruire un patrimonio comune di conoscenza sul 5G, valutando insieme ad esperti e soggetti indipendenti, le nuove opportunità per le imprese ed i cittadini legate ai servizi che utilizzano l’infrastruttura del 5G; provare a elaborare insieme agli operatori telefonici ed alle altre parti del Tavolo un Piano di Azione Locale che delinei le possibili linee quadro di intervento in questa materia, sostituendo ove possibili gli impianti già esistenti, accelerando le procedure amministrative per il rilascio delle autorizzazioni su siti pubblici ovvero su siti privati che non presentano problematiche, evitando l’installazione di impianti in siti sensibili (asili, scuole, ospedali, aree ortive)». 

Intanto i cittadini interessati hanno dato il via a una raccolta di firme perchè, sostengono: «Servono standard di sicurezza valutando la distanza dai luoghi sensibili». Ad Arpae la decisione definitiva. 

Il Comitato Bulldog Brioche nasce circa tre anni fa dall'incontro di proprietari di animali per prendere in mano parchi e giardini degradati e oggi conta circa 400 iscritti tutti residenti nel quartiere. Ha in gestione due aree di sgambatura cani e alcuni orti del popolo nel parco Lennon insieme ad altre realtà: «Da poco abbiamo ottenuto l'installazione di una nuova area di sgambatura nel Parco in via Sante Vincenzi. Collaboriamo attivamente con il Quartiere e le autorità, presentiamo segnalazioni e problematiche. Spesso chiediamo tavoli di incontro in Quartiere per risolvere problemi specifici» spiega ancora Nazario Voto. 

La posizione di Arpae

Arpae, dal canto suo, precisa che «in riferimento all’antenna in questione, non siamo stati contattata e quindi non abbiamo risposto negativamente a richieste di incontro o per avere specifiche informazioni sul procedimento di valutazione».

E ancora: «Nell'ambito dei procedimenti autorizzativi per l'installazione di nuovi impianti, modifica di impianti esistenti, o l'aggiunta di un nuovo impianto su un'infrastruttura già esistente, è previsto che Arpae si esprima rilasciando all'Autorità comunale competente un parere preventivo di compatibilità delle emissioni rispetto ai limiti di esposizione, valori di attenzione e obiettivi di qualità stabiliti dalla normativa vigente in materia di Campi elettromagnetici (DPCM 08/07/2003). In particolare, tali valori devono essere rispettati negli edifici a permanenza prolungata di persone e loro pertinenze esterne e presso aree intensamente frequentate, quali parchi e aree giochi all'aperto.

«Arpae non ha alcuna competenza sulla valutazione delle scelte localizzative delle nuove installazioni, in riferimento ai vincoli posti dalla pianificazione e dagli strumenti urbanistici comunali - precisano dall'Agenzia regionale per la prevenzione, l´ambiente e l´energia dell´Emilia-Romagna - Garantiamo comunque la più ampia informazione sulle tematiche ambientali, qualora richiesta, e mette a disposizione agli enti e ai cittadini diversi canali per i contatti telefonici e online, indicati sul sito web dell’Agenzia».

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