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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca San Vitale / Via Giuseppe Massarenti

Sant'Orsola, 50enne muore durante Tac. Tre medici sotto accusa

Allergico a liquido di contrasto, muore durante l'esame. I familiari sporgono denuncia: era da anni che si sottoponeva a queste tac di controllo. Aperto fascicolo per omicidio colposo

Un uomo di 50 anni, Alessandro Cuda, è morto il 7 ottobre all'ospedale Sant'Orsola di Bologna, il giorno prima del suo compleanno, mentre si sottoponeva ad una Tac cardiotoracica: un controllo che faceva ogni sei mesi, dopo che, nel 2008, era stato operato nel policlinico bolognese per un aneurisma.

La famiglia ha sporto querela, attraverso l'avvocato Stefania Scarpati e il pm Manuela Cavallo ha aperto un'inchiesta che vede indagati per omicidio colposo un medico, un tecnico radiologo e un infermiere.

Venerdì è stata fatta l'autopsia: la morte è avvenuta per un arresto cardiaco improvviso e per saperne le cause bisognerà attendere l'esito degli esami dei tessuti. L'uomo, che viveva a Firenze con la moglie e due figli e che era dipendente di una società di vigilanza privata, era allergico al liquido di contrasto e ogni volta che si sottoponeva alla tac, dopo l'intervento nel quale gli era stata applicata una protesi all'aorta, seguiva una profilassi.

Doveva prendere un medicinale antiallergico dodici e sei ore prima del controllo. Una prassi che avrebbe seguito regolarmente anche questa volta. Prima di entrare nella sala, gli è stata fatta una flebo preparatoria: subito dopo è entrato, si è sdraiato sul lettino e ha cominciato a star male. Inutili, i tentativi di rianimarlo. All'esame autoptico hanno assistito anche i consulenti della difesa degli indagati, sostenuta dall'avvocato Pietro Giampaolo. Qualche giorno prima ne era già stata fatta una, in via amministrativa, eseguita dall'ospedale e alcuni organi erano già stati prelevati.

 

(ANSA)

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