"Così si beve acqua al Sant'Orsola": sanitari 'costretti' alle cannucce | FOTONOTIZIA
Il vestiario e i DPi, uniti al rischio di diffondere il virus, portano a soluzioni insolite
"Si dice semplice come bere un bicchier d'acqua ma nei reparti di terapia intensiva non è così" Gli infermieri del policlinico Sant'Orsola scelgono questa metafora per descrivere l'abbrivio che ha assunto la gestione del Covid dentro l'ospedale negli ultimi giorni. Il riverbero dell'aumento vertiginoso dei contagi si è fatto sentire anche in corsia, con i posti letto in rapido esaurimento e l'attività chirurgica prenotata che è slittata.
"Si beve da cannucce sudate in tute che sembrano forni crematori aiutate dai colleghi. Così lavorano gli infermieri delle terapie intensive, a un anno di distanza, durante questa terza ondata". L'appello è ad aiutare i sanitari in questo momento difficile: "Noi ci siamo, ce la stiamo mettendo tutta, ma abbiamo bisogno che tutti facciano la loro parte".