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Cronaca

A Bologna il quartier generale del CTA: 'Sarà il più potente e sensibile osservatorio mai costruito'

L'INAF vince la competizione europea: si insedierà in Italia, nel capoluogo emiliano, il quartier generale dell’organizzazione internazionale al comando di una delle più prestigiose Infrastrutture della fisica moderna, raccomandata dallo European Strategic Forum for Research Infrastructures (ESFRI)

Sarà Bologna ad ospitare il quartier generale del CTA (Cherenkov Telescope Array), l’ambiziosa infrastruttura di oltre cento telescopi da installare in Cile e alle Canarie che, una volta realizzata, sarà il più potente e sensibile osservatorio per i raggi gamma di origine cosmica mai costruito. La decisione è stata presa all’unanimità dal Council del progetto CTA nella seduta del 13 giugno scorso, tenutasi a Monaco di Baviera, in Germania.

Nel nuovo centro lavoreranno circa duecento ricercatori afferenti sia all'Istituto Nazionale di Astrofisica che al Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Alma Mater. Bologna è infatti una delle realtà più importanti per gli studi in questo campo, supportati tanto dal lavoro dell'Università che dai tre centri INAF in città: l'Osservatorio astronomico, l'Istituto di astrofisica spaziale e fisica cosmica e l'Istituto di radio astronomia.

CTA è un nuovo eccezionale strumento che permetterà di studiare la radiazione di altissima energia proveniente dall’Universo, aprendo di fatto una nuova era dell’astrofisica e della fisica fondamentale. Il progetto, promosso da un consorzio di istituzioni scientifiche appartenenti a più di 30 nazioni e che vede coinvolti più di mille ricercatori in tutto il mondo, è stato raccomandato nella Roadmap  Europea dell’ESFRI (European Strategic Forum for Research Infrastructures) come una infrastruttura di ricerca di primaria importanza.

DOVE SORGERA'. Il centro operativo si insedierà nei pressi di alcune delle più prestigiose sedi territoriali dell’INAF, in un edificio condiviso con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna, in un’area in cui l’Ateneo bolognese sta realizzando interventi strutturali di crescita.

ORGOGLIO UBERTINI E GIANNINI. “Questo importante risultato è motivo di orgoglio per l’Università di Bologna”, afferma il Prof. Francesco Ubertini, Rettore dell’Università di Bologna. “Un risultato che conferma il valore strategico degli interventi strutturali rivolti al consolidamento delle sinergie fra gli Enti di Ricerca presenti sul territorio e i Dipartimenti universitari”.

“Siamo orgogliosi di questo nuovo risultato raggiunto dal nostro Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), capofila di un circuito che vede le migliori eccellenze della ricerca e dell’accademia del Paese proiettate in un contesto internazionale di alto profilo”. ​Così il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini.  “Tutto questo” -aggiunge il Ministro -“segue un altro recente risultato straordinario per il Paese, rappresentato dalla più grande commessa di sempre nella storia dell’astronomia da terra, aggiudicata dall’ESO ad un consorzio di aziende italiane nell’ambito del progetto E-ELT, e conferma la valenza globale e le capacità competitive raggiunte dall’Istituto Nazionale di Astrofisica”.

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