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Giornata dei risvegli, ecco il 'Manifesto partecipativo' | VIDEO

L'obiettivo del Manifesto partecipativo per la Giornata dei risvegli, promosso a Bologna da Gli amici di Luca, Comune e Ausl

"Diffondere il concetto di cura come azione collettiva e condivisa da parte della comunità, che sia in grado di fornire risposte integrate ai bisogni - sanitari, assistenziali e relazionali - delle persone con esiti di coma e gravi cerebrolesioni acquisite (Cga)".

E' l'obiettivo del Manifesto partecipativo per la Giornata dei risvegli, promosso a Bologna da Gli amici di Luca, Comune e Ausl. Il progetto, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune, è realizzato in collaborazione con Fondazione Cineteca, Teatro Dehon, Coop perLuca, Lama impresa sociale e dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna. Come partner sono coinvolti anche l'Istituto comprensivo 12, l'istituto Aldrovandi Rubbiani, l'istituto Salvemini e l'istituto Crescenzi-Pacinotti-Sirani.

Il percorso partecipativo porterà alla scrittura condivisa di un documento per l'integrazione delle politiche sanitarie e di welfare. Sarà inoltre attivata una "rete per la cura" fra istituzioni, enti del terzo settore, cittadini, sanitari, esperti, terapeuti, famigliari delle persone con esiti di coma. Il prossimo 7 ottobre la Giornata dei risvegli compirà 25 anni e l'obiettivo è arrivare a farne un'occasione "condivisa con un pubblico molto ampio che va dagli stakeholders alle scuole, dal teatro al cinema e ai percorsi assistenziali con l'Ausl", afferma nella conferenza stampa di presentazione Fulvio De Nigris, direttore del Centro studi per la ricerca sul Coma - Gli amici di Luca. Questo avverrà tramite "una serie di tavoli di lavoro che da oggi al 7 ottobre- continua De Nigris- promuoveranno una sorta di manifesto di intenti, di diritti e di impegni che il Comune validerà con un delibera per far proseguire un percorso che sarà molto ben incastonato dentro la città".

Un percorso che ha anche un respiro nazionale ed europeo: da un lato il disegno di legge presentato da Andrea De Maria (Pd) per l'istituire la Giornata dei risvegli in tutto il Paese, dall'altro l'intenzione di presentare tutto il progetto a Bruxelles nei prossimi mesi. Su questo cammino "mi piacerebbe mettere un cartello con scritto: valori in corso", dice lo scrittore Alessandro Bergonzoni, testimonial del progetto e de Gli amici di Luca.

Si tratta di "aprire l'orizzonte a tutte quelle famose persone che di solito arrivano soltanto se coinvolte. Il tema- aggiunge Bergonzoni- è coinvolgerle prima, farlo durante l'anno e qui c'è l'apporto delle città: aspettiamo che le persone comincino a incuriosirsi e ad aprirsi ad un tema che non è solo sanità ma anche cultura, istruzione e giustizia".

Attorno alla Casa dei risvegli negli anni si è costruito "un vero e proprio servizio pubblico" e ora, dichiara il sindaco Matteo Lepore, "le parole d'ordine e i principi che hanno accompagnato questa bella esperienza possono dare speranza anche ad altri territori, con l'obiettivo di far conoscere e raccogliere sempre di più i bisogni delle persone".

Questo progetto parte dal presupposto che "c'è bisogno della città intera per costruire pratiche di cura", afferma Cristina Ceretti, consigliera comunale con delega alla Disabilità. La partecipazione dei cittadini a progetti di questo tipo "è fondamentale per accrescere la consapevolezza dei beni pubblici e i beni comuni: in questo caso del valore comunitario del welfare", afferma l'assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano. Per l'Ausl si tratta "non solo di integrare competenze sanitarie ma anche di lavorare fianco a fianco con chi gestisce gli aspetti di accettazione e comunicazione", sottolinea il direttore generale Paolo Bordon.

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